Dal modello lineare a quello circolare: niente scarti nei depuratori di Gruppo CAP

depuratori di Gruppo CAP
Il progetto sviluppato nel depuratore di Robecco sul Naviglio sarà analizzato in un articolo di Ambiente&Sicurezza

Dal modello lineare a quello circolare: niente scarti nei depuratori di Gruppo CAP, l'azienda che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città metropolitana di Milano e serve oltre 2 milioni di abitanti con 6442 chilometri di rete idrica e 6611 di rete fognaria, oltre a 40 impianti di depurazione.

Profilo dell’azienda

Azienda a capitale interamente pubblico, partecipata da circa 200 enti locali, Gruppo CAP è impegnata a cercare sempre le migliori soluzioni tecniche e tecnologiche che consentano di offrire un servizio efficiente ed efficace coniugandolo con la sostenibilità economica e ambientale. Oggi le sfide più affascinanti si giocano sul terreno della depurazione, dove è ormai urgente passare da un modello lineare a un modello circolare.

depuratori di Gruppo CAP

Economia circolare: sfida raccolta

Sulla spinta operata dal pacchetto sull’economia circolare della Commissione Europea, Gruppo CAP si è attivata, anzitutto, discutendo e ragionando con gli stakeholder, sul ruolo del settore idrico nel contribuire a cambiare radicalmente il modo di produrre e consumare, con l’obiettivo di uno sviluppo veramente sostenibile del territorio e dell’utilizzo razionale delle risorse finite che costituiscono il core-business di CAP.

Nei grandi impianti di depurazione è quotidianamente in atto un processo che, nel suo schema convenzionale, è ormai poco sostenibile e energivoro, e che produce una gran quantità di rifiuti. È necessario trasformare questo processo lineare in un ciclo virtuoso:

  • da un lato, ottimizzando tutte le attività dal punto di vista organizzativo ed energetico;
  • dall’altro, riutilizzando ciò che già si produce – acqua depurata e fanghi di supero – grazie all’impiego di tecnologie innovative e all’avanguardia che permettano di estrarre tutto il valore possibile da ciò che da sempre viene considerato scarto.

Sul fronte dell’acqua depurata, l’idea di partenza è che il riutilizzo delle acque reflue depuratori di Gruppo CAPtrattate nei depuratori può contribuire a soddisfare diverse esigenze idriche sia in termini ambientali che in alcuni settori produttivi. Per questo si sta sperimentando il riutilizzo di acque depurate in agricoltura, ma anche per le spazzatrici meccaniche che operano la pulizia delle strade cittadine, per parchi e giardini, per gli autolavaggi e i sistemi di raffrescamento di grandi strutture.

Ma il fronte più ampio si apre sul terreno dei fanghi. Lo scarto per eccellenza è in realtà una potenziale fonte di numerosissime sostanze nutrienti, e il processo stesso di depurazione ha grandi potenzialità dal punto di vista della produzione energetica e di biogas e biocarburanti (biogas e biometano).

Gli impianti

Nei depuratori di CAP si produce energia elettrica attraverso la cogenerazione del biogas prodotto dai processi di digestione anaerobica, si recupera il calore delle acque depurate per scaldare gli ambienti di lavoro e le infrastrutture, si producono fertilizzanti ai sensi del D.Lgs. n. 75/2010, acidi grassi volatili per sperimentare la produzione di bioplastiche. Nell’impianto di Bresso- Niguarda si produce biometano dai reflui fognari, che viene utilizzato per alimentare il parco auto aziendale e viene immesso in rete. A Sesto San Giovanni è in fase di realizzazione una bioraffineria che unirà in una sola struttura il depuratore e il termovalorizzatore, in un progetto di simbiosi industriale fra il settore dei rifiuti e quello della depurazione delle acque reflue.

L’ultimo nato nel campo dei progetti innovativi di Gruppo CAP è incentrato sulla simbiosi industriale fra il settore dei rifiuti e quello della depurazione: si tratta della Biopiattaforma di Sesto San Giovanni.

In questo schema complessivo si inseriscono i progetti sviluppati nel depuratore di Robecco sul Naviglio, che saranno analizzati in un articolo di Ambiente&Sicurezza di prossima pubblicazione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome