Depurazione acque: Italia in prima linea

Lauro Prati, presidente Aqua Italia
Scenari attuali e prospettive evolutive nelle parole di Lauro Prati, presidente di Aqua Italia

Nel 2017 il settore degli impianti e delle apparecchiature per le acque primarie civili ha registrato una crescita del 3,1% e un aumento degli investimenti del 9,4%. Le previsioni per il 2018 parlano di un consolidamento del trend positivo, supportato anche dalla conferma degli incentivi fiscali per l'efficienza energetica: "L'anno appena concluso - dichiara Lauro Prati, presidente di Aqua Italia, associazione costruttori e componenti per il trattamento delle acque primarie - è stato caratterizzato dal superamento di un periodo complesso e a tratti stagnante dove l'export è stato di fondamentale aiuto nel galleggiamento del settore e che oggi continua a valere tra il 40 e il 50% del totale".

Nel mercato italiano le piccole e medie imprese rimangono lo zoccolo duro di riferimento, ma spostando lo sguardo all'estero, il sud est asiatico si presenta come una delle concorrenze più forti del settore, insieme alla Cina: "L'export si concentra nel territorio europeo - precisa Prati - ovvero quello che per primo ha sviluppato questo tipo di business, poi nei Paesi del Golfo e in parte anche negli Stati Uniti".

Quali sono stati i fattori determinanti per la ripresa? "L'edilizia è uscita dalla crisi più buia - continua il presidente di Aqua Italia - rendendo necessario per ogni casa nuova un impianto di riscaldamento con relativo trattamento. In seconda battuta, gli incentivi energetici alla ristrutturazione, dalle caldaie a tutti i tipi di impianti di trattamento delle acque e filtraggio, hanno contribuito a consolidare la crescita. Questa ha contagiato positivamente anche il mondo delle strutture ricettive, dagli hotel ai villaggi turistici, ma anche un fenomeno più nuovo, ovvero quello legato al servizio Airbnb, promotore in molti casi della ristrutturazione degli appartamenti per poter ospitare i turisti".

Con l'uscita dalla crisi sono aumentati anche gli investimenti, supportati da incentivi anche significativi. Grazie al “Piano industria 4.0”, in cui ricade anche il trattamento delle acque, si può accedere a un super ammortamento fino al 250% per la digitalizzazione dell'impresa: "Essendo entrata in vigore nel 2017 - conclude Prati - non ha ancora avuto un impatto importante, ma, grazie alla riconferma, speriamo che nel 2018 sempre più aziende possano usufruire di questi benefici immediati per la propria attività".

Il comparto industriale, grazie a una piccola crescita della domanda, soprattutto nei settori dove l'Italia primeggia come quello del food e quello turistico, ha puntato sulle tecnologie volte al riuso e riciclo: "Le acque di un processo produttivo - sempre secondo il presidente di Aqua Italia - invece di essere scaricate con costi spesso onerosi, possono essere riutilizzate attraverso dei meccanismi di filtraggio, nell’ambito del processo produttivo stesso o per uso tecnologico. Pensiamo poi al grande dispendio d'acqua e manutenzione che può avere una struttura ricettiva come un villaggio turistico e al risparmio che potrebbe trarre da un sistema di riutilizzo”. Il tutto deve essere pensato anche nell'ottica di un risparmio idrico a favore dell'ambiente, con un uso più razionale della risorsa idrica, diminuendo gli scarichi inquinanti e gli sprechi. L'impiego dell'acqua reflua recuperata da una determinata attività e in sostituzione di quella superficiale o sotterranea può prevedere il riutilizzo industriale come acqua antincendio, di processo, di lavaggio e per i cicli termici, oppure ancora il riutilizzo civile come acqua per il lavaggio delle strade, l’alimentazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Invece, le acque “grigie”, ovvero quelle provenienti dai lavandini, dalle docce e dalle vasche da bagno, costituiscono circa il 70% delle acque domestiche. Il loro recupero è particolarmente valido in tutte quelle strutture che possono avere da questo impiego un forte risparmio, dai campi sportivi ai centri fitness fino alle piscine.

Il mondo del filtraggio delle acque comprende, però, anche il settore del drink water, uno di quelli che ha investito maggiormente nelle nuove tecnologie: "C'è stata un’importante evoluzione dal punto di vista delle opzioni disponibili per i sistemi di filtraggio dell'acqua dal rubinetto” - precisa Prati – “che ora è disponibile non solo per il consumo diretto, ma anche frizzante, refrigerata o calda per le tisane”. L'Italia in questa fetta di mercato è in prima linea. Ad Aquateck, la fiera europea di riferimento per il mondo della depurazione, potabilizzazione e scarico dell’acqua, che si svolge ad Amsterdam, quasi il 30% delle aziende che espongono sono italiane". Sulla penetrazione dei trattamenti domestici dell'acqua in Italia, lo studio “Open mind research 2018”, parla di un 22,1% di italiani che possiedono un sistema di affinaggio dell'acqua, con un trend in crescita del 22% rispetto al 2016. Tra questi sistemi, l'8,7% è rappresentato dalle caraffe filtranti (rispetto al 6,1% nel 2016), il 6,3% dai sistemi per l'eliminazione del cloro (contro il 5,1% nel 2016) e il 3,2% dagli apparecchi con sistema di osmosi inversa. A trainare la crescita sono soprattutto le famiglie con cinque o più componenti, che nel 35% dei casi possiedono almeno un apparecchio filtrante. Tra tutti coloro che hanno un apparecchio di affinaggio dell'acqua domestico circa un terzo ha sottoscritto un abbonamento per la manutenzione periodica.

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Aqua Italia, dalla seconda metà degli anni settanta, è l'associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti, prodotti chimici, accessori e componenti per il trattamento delle acque primarie (non reflue) per uso civile, industriale e per piscine. Fa parte di ANIMA (Federazione delle Associazioni Nazionali dell'Industria Meccanica Varia ed Affine). Aderisce a AQUA EUROPA (Federazione Europea delle Associazioni per il trattamento dell'acqua) di cui è socio fondatore ed opera attivamente all'interno di numerosi comitati tecnici del CEN (Comitato Europeo di Standardizzazione) e dell'UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione).

Le aziende associate ad Aqua Italia operano nei seguenti campi:

  • impianti di produzione di acqua destinata ad uso potabile;
  • impianti di trattamento di acqua ad uso domestico;
  • impianti per il trattamento delle acque per uso tecnologico;
  • impianti per l'industria alimentare, farmaceutica e ospedaliera;
  • impianti trattamento acqua per piscine ad uso pubblico e privato;
  • impianti per la produzione di acqua refrigerata/gassata ed affinata.

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