La sicurezza sul luogo di lavoro ai tempi del Covid

Un supporto dai dispositivi di protezione individuale

La sicurezza sul luogo di lavoro ai tempi del Covid.

 Andamento della pandemia di Coronavirus in Italia. La maggior parte dei virologi internazionali è d'accordo nell'indicare che tra i mesi di gennaio e marzo 2021 la pandemia è riesplosa con grande violenza spinta soprattutto dalle varianti, più contagiose. Il virologo dell’ospedale Luigi Sacco di Milano, Massimo Galli, ha sottolineato che «la variante inglese, in Gran Bretagna, è stata scoperta a novembre ma gli studi hanno permesso di ricostruire che la prima manifestazione risaliva a settembre 2020». I Paesi più colpiti in questa fase sono stati Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Brasile. L'Italia, che era riuscita a contenere il numero di contagi sino a febbraio, vede a marzo una notevole impennata di casi. Nelle ultime settimane si parla, infatti, di terza ondata della pandemia di Coronavirus. I casi giornalieri di Covid hanno oltrepassato i 15 mila registrati il 15 marzo 2021.

Secondo le proiezioni dell’ingegnere Alberto Gerli e dell'epidemiologo Carlo La Vecchia, continueranno a salire fino a raggiungere il picco intorno al 20 marzo, dopodiché i numeri cominceranno a scendere a partire soprattutto da inizio aprile. Un quadro che vale per tutta Italia: su base nazionale, l’indice di espansione della malattia ha già rallentato la sua crescita tra il 6 e il 7 marzo. «I dati mostrano segnali di livellamento. Che la velocità di crescita sia in decremento è ormai un fatto assodato», spiega Carlo La Vecchia, epidemiologo e docente di Statistica medica all’università «Statale» di Milano.

Misure di sicurezza nei luoghi di lavoro

Nel frattempo le aziende e i luoghi di lavoro hanno dovuto seguire diversi provvedimenti per poter continuare a garantire la produttività.

All’inizio della pandemia a marzo 2020 le prime misure in ambito lavorativo invitavano i datori di lavoro a incentivare il lavoro da casa per quanto possibile, la fruizione da parte dei dipendenti di ferie e permessi e a sospendere le attività nei reparti non essenziali per la produzione.

A partire dalla progressiva riapertura a maggio dell’anno scorso e in quei settori in cui non era possibile ricorrere alle modalità di smart working, le aziende era tenute, invece, a implementare una serie di misure di sicurezza e precauzione necessarie a garantire il diritto alla salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Il 23 aprile 2020 l'Inail ha pubblicato le norme sulla sicurezza per consentire ai lavoratori di tornare a essere operativi al 100% in uffici, aziende, negozi e tutti gli altri ambienti lavorativi. Queste misure includevano, e includono tuttora:

  • misurazione della temperatura corporea all’ingresso nel luogo di lavoro;
  • rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
  • mascherina obbligatoria;
  • pannelli divisori di plexiglas negli ambienti occupati da più lavoratori;
  • sanificazione periodica;
  • installazione di stazioni di gel igienizzante.

I dispositivi di protezione in ambito lavorativo

Imprese, uffici e negozi si sono così dovuti dotare di diversi dispositivi di sicurezza, come le mascherine, le stazioni di gel igienizzanti, cartelli informativi per i lavorativi e per tutti coloro che entrano in azienda e pannelli divisori di plexiglas negli ambienti in cui lavorano più persone a distanza ravvicinata o nei luoghi a contatto diretto con i clienti.

Alcune aziende offrono la possibilità di acquistare dispositivi di protezione personalizzabili, ad esempio, con il logo della propria azienda, e di crearli e ordinarli in tutta facilità online: uno strumento sicuramente utile per aiutare aziende e negozi in questo periodo di difficoltà.

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