La valutazione del rischio incendio
Il rischio incendio può sussistere in qualsiasi contesto, anche nei luoghi di lavoro, sebbene con probabilità differenti in relazione alle attività svolte. È quindi di primaria importanza garantire la salute e la sicurezza di ogni singolo lavoratore, nonché dell’ambiente circostante, attraverso una specifica e dettagliata analisi delle attività che possono determinare un innesco, per prevedere e soprattutto prevenire il rischio incendio.
Come elaborare una corretta valutazione del rischio incendi: scopri di più
Per analizzare il rischio incendio devono essere individuare le più severe, ma credibili, ipotesi d’incendio e le relative conseguenze sulle persone, sui beni e sull’ambiente così da definire e mettere in atto i necessari provvedimenti per svolgere ogni attività lavorativa in completa sicurezza.
A questo scopo, entra in gioco uno strumento importantissimo: la valutazione del rischio antincendio.
La valutazione del rischio incendio
In che cosa consiste quindi la valutazione del rischio antincendio? Si tratta di uno strumento essenziale, perché è attraverso di esso che il datore di lavoro può analizzare i rischi incendio della sua azienda. È grazie a questa analisi attenta e scrupolosa che è possibile definire le necessarie misure di sicurezza antincendio per ogni singolo e diverso caso.
Come previsto dall’art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008, sia la valutazione del rischio incendio che le attuali misure di protezione devono far parte di un unico documento: il documento di valutazione dei rischi (DVR). Come definito da Testo Unico sulla Sicurezza, il DVR è obbligatorio per tutte quelle aziende in cui è presente almeno un lavoratore subordinato.
Ma quali criteri deve considerare il datore di lavoro per effettuare una corretta valutazione del rischio incendio? In questo articolo lo vediamo più nel dettaglio.
I criteri per la valutazione del rischio incendio
Le attività di valutazione del rischio incendio devono seguire e rispettare alcuni precisi criteri all’interno dei luoghi di lavoro e nei centri produttivi, come sancito dal Decreto Ministeriale del 3 settembre 2021. Questi criteri vengono definiti a seconda che un luogo di lavoro venga classificato come a basso o a non basso rischio, e cioè:
- tra i luoghi a basso rischio incendio rientrano tutte quelle strutture in cui si svolgono attività non soggette ad infiammabilità, le cui condizioni non offrono elevate possibilità di innesto incendio e la cui probabilità di propagazione è limitata. In effetti, i criteri per individuare i luoghi a basso rischio incendio sono riportati nell’Allegato I del D.M. 3/9/21. Tale decreto riporta anche i criteri per la valutazione del rischio incendio dei luoghi di lavoro a basso rischio incendio (il cosiddetto “Minicodice di prevenzione incendi”.
- tra i luoghi non a basso rischio incendio invece rientrano tutti quei luoghi di lavoro che non hanno le caratteristiche dei luoghi a basso rischio (indicate come si è visto nel D.M. 3/9/21), e quindi che, in genere, utilizzano sostanze infiammabili, presentano facile possibilità di propagazione, sono soggetti ad affollamento e presentano limitazioni per il movimento delle persone, e quindi difficoltà durante ipotetica evacuazione.
Come redigere la valutazione del rischio incendio
Nel redigere un’utile ed esaustiva valutazione, è importante coprire una serie di aspetti: dall’individuazione dei pericoli, alla descrizione del contesto, alla determinazione di quantità e tipologia di occupanti e beni esposti, fino alla valutazione quantitativa e qualitativa delle conseguenze dell’incendio.
In generale, la valutazione redatta secondo le indicazioni del recente D.M. 3 settembre 2021, consente di considerare “Accettabile” il rischio solo nel caso in cui l’attività sia conforme ai requisiti previsti (a seconda dei casi), dal Minicodice o dal Codice di Prevenzione Incendi o da eventuale specifica regola tecnica verticale applicabile al caso specifico.
La valutazione del rischio incendio deve essere anche periodicamente rielaborata.
Scopri quando è obbligatorio aggiornare
la valutazione del rischio incendio con Vega Formazione