Sicurezza delle scuole: nuovi interventi urgenti di protezione civile sono stati emanati con l'ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri dipartimento della protezione civile 15 settembre 2020 (in Gazzetta Ufficiale del 25 settembre 2020, n. 238).
In particolare, al comma 3 dell'articolo 1 è disposto che la destinazione di strutture temporanee o ulteriori spazi all'attività didattica o educativa non si applica ai casi di aree o immobili soggetti a obblighi di bonifica; inoltre, restano ferme le normative sanitarie, di sicurezza antincendio e antisismica.
Clicca qui per altri contenuti in materia di sicurezza delle scuole
Di seguito il testo integrale dell'ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri dipartimento della protezione civile 15 settembre 2020.
Non sei ancora abbonato ad Ambiente&Sicurezza? Clicca qui
Ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri dipartimento della protezione civile 15 settembre 2020
Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione
all'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza
di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. (Ordinanza n.
702). (20A05198)
(in Gazzetta Ufficiale del 25 settembre 2020, n. 238)
IL CAPO DEL DIPARTIMENTO
della protezione civile
Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, ed in
particolare gli articoli 25, 26 e 27;
Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020,
con la quale e' stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza
sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso
all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili,
nonche' la delibera del Consiglio dei ministri del 29 luglio 2020 con
cui il medesimo stato di emergenza e' stato prorogato fino al 15
ottobre 2020;
Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile
- 630 del 3 febbraio 2020, recante «Primi interventi urgenti di
protezione civile in relazione all'emergenza relativa al rischio
sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti
virali trasmissibili»;
Viste le ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione
civile n. 631 del 6 febbraio 2020, n. 633 del 12 febbraio 2020, n.
635 del 13 febbraio 2020, n. 637 del 21 febbraio 2020, n. 638 del 22
febbraio 2020, n. 639 del 25 febbraio 2020, n. 640 del 27 febbraio
2020, n. 641 del 28 febbraio 2020, n. 642 del 29 febbraio 2020, n.
643 del 1° marzo 2020, n. 644 del 4 marzo 2020, n. 645, n. 646 dell'
8 marzo 2020, n. 648 del 9 marzo 2020, n. 650 del 15 marzo 2020, n.
651 del 19 marzo 2020, n. 652 del 19 marzo 2020, n. 654 del 20 marzo
2020, n. 655 del 25 marzo 2020, n. 656 del 26 marzo 2020, n. 658 del
29 marzo 2020, n. 659 del 1° aprile 2020, n. 660 del 5 aprile 2020,
- 663 e 664 del 18 aprile 2020, nn. 665, 666 e 667 del 22 aprile
2020, n. 669 del 24 aprile 2020, n. 672 del 12 maggio 2020, n. 673
del 15 maggio 2020, n. 680 dell'11 giugno 2020, n. 684 del 24 luglio
2020, n. 689 del 30 luglio 2020, n. 690 del 31 luglio 2020, n. 693
del 17 agosto 2020 e n. 698 del 18 agosto 2020, recanti: «Ulteriori
interventi urgenti di protezione civile in relazione all'emergenza
relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie
derivanti da agenti virali trasmissibili»;
Visto il decreto-legge del 23 febbraio 2020, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge, 5 marzo 2020, n. 13 recante «Misure
urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza
epidemiologica da COVID-19»;
Visto il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, recante «Misure di
potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno
economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza
epidemiologica da COVID-19»;
Visto il decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante «Misure
urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19»,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35;
Visto il decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante «Ulteriori
misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da
COVID-19», convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2020,
- 74;
Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante «Misure
urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19», convertito, con modificazioni, dalla legge del 17 luglio
2020, n. 77;
Visto il decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, recante
disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili
e, in particolare, l'art. 58-octies che prevede l'istituzione di
un'apposita sezione del Fondo unico per l'edilizia scolastica, di cui
all'art. 11, comma 4-sexies, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.
179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n.
221, per le esigenze urgenti e indifferibili di messa in sicurezza e
riqualificazione energetica degli edifici scolastici pubblici;
Visto il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, in corso di
conversione, recante misure urgenti per il sostegno e il rilancio
dell'economia e, in particolare, l'art. 32, comma 2;
Vista la nota del Ministero dell'istruzione del 1° settembre 2020 e
la successiva comunicazione del 7 settembre 2020, con le quali si
segnala la necessita' di poter reperire sul mercato ulteriori
immobili da destinare all'uso scolastico, al fine di assicurare
durante l'anno scolastico 2020-2021 il rispetto delle disposizioni in
materia di distanziamento sociale, in deroga alla vigente normativa
che disciplina la durata dei contratti di locazione;
Considerato che, ai fini dell'avvio dell'anno scolastico 2020-2021,
occorre garantire la disponibilita' di ulteriori ambienti e spazi,
anche assunti in locazione e anche in deroga alla normativa vigente
in materia di durata delle locazioni immobiliari;
Acquisita l'intesa del Presidente della Conferenza delle regioni e
delle province autonome;
Di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze;
Dispone:
Art. 1
Misure per l'edilizia scolastica
- Al fine di consentire l'avvio dell'anno scolastico 2020-2021,
gli enti locali possono stipulare contratti di locazione per spazi
ulteriori da destinare allo svolgimento delle attivita' didattiche
anche in deroga agli articoli 27 e 42 della legge 27 luglio 1978, n.
Nella Regione Friuli-Venezia Giulia le disposizioni del comma 1
si applicano anche a favore degli enti regionali titolari delle
competenze relative all'edilizia scolastica, gia' spettanti alle
soppresse Province.
- Limitatamente all'anno scolastico ed educativo 2020/21, la
destinazione di strutture temporanee o ulteriori spazi all'attivita'
didattica o educativa e' sempre consentita temporaneamente,
indipendentemente dalla destinazione urbanistica dell'area e dalla
destinazione d'uso originaria di immobili esistenti, ad esclusione
dei casi di aree o immobili soggetti a obblighi di bonifica. Restano
ferme le normative sanitarie, di sicurezza antincendio e antisismica.
- Le disposizioni di cui alla presente ordinanza si applicano alle
Province autonome di Trento e Bolzano compatibilmente con i
rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.
- Nella Regione Valle d'Aosta/Vallee d'Aoste le disposizioni del
comma 1 si applicano anche a favore della Regione titolare delle
competenze relative all'edilizia scolastica per le scuole secondarie
di secondo grado.
La presente ordinanza sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.