Apnee ostruttive del sonno: le conseguenze sulla salute dei lavoratori sono uno degli aspetti esaminati da un fact sheet di Inail, pubblicato sul sito dell'Istituto e riportato alla fine della pagina.
Cosa sono
Le apnee ostruttive del sonno (obstructive sleep apnea syndrome - Osas) sono la causa medica più comune dei disturbi respiratori del sonno, alterazioni di origine complessa che determinano alterazioni del sonno fisiologico.
Anche se le apnee colpiscono soggetti di entrambi i sessi in tutte le fasce d’età, sono più ricorrenti negli uomini, in età compresa tra i 40 e gli 80 anni, con un picco intorno ai 50 - 55 anni. In Italia i dati parlano di oltre 24 milioni di persone di età compresa tra 15 - 74 affette da forme che vanno da lievi a medio-gravi.
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Le connessioni con altre patologie
Le Osas, causando la frammentazione del sonno e ipossia intermittente, possono comportare attivazione simpatica, disfunzione endoteliale, stato ipercoagulativo, stato infiammatorio e stress ossidativo con coinvolgimento multi-organo e possibili e importanti comorbilità in particolare cardiovascolari e cerebrovascolari. Spesso, inoltre, sono associate all'obesità.
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Gli impatti
Oltre all'impatto economico diretto sui sistemi sanitari pubblici e alle conseguenze derivanti dalle patologie correlate elencate sopra, le Osas (che devono essere considerate e gestite come una condizione cronica) espongono i soggetti che ne soffrono al rischio di incidenti stradali (frequenza fino a 5 volte superiore; si stima infatti che in Italia la sindrome delle apnee ostruttive determini il 7% degli incidenti stradali) ed infortuni lavorativi (rischio di infortunio lavorativo doppio rispetto agli individui non affetti)