Veicoli a basse emissioni: rimodulati gli incentivi con la pubblicazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 20 maggio 2024 (in Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2024, n. 121).
Destinatari del provvedimento sono:
- persone fisiche e giuridiche rispondenti a determinati requisiti;
- piccole e medie imprese esercenti attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.
Previsti anche:
- maggiorazioni del contributo per l'acquisto di veicoli elettrici e ibridi plug-in;
- contributi per l'installazione di impianti a Gpl e metano per autotrazione.
Di seguito il testo del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 20 maggio 2024.
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Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 20 maggio 2024
Rimodulazione degli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse
emissioni inquinanti. (24A02694)
(Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2024, n. 121)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina
dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei ministri»;
Vista la legge 15 gennaio 1992, n. 21, recante «Legge quadro per il
trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea» e,
in particolare, l'art. 3 relativo al servizio di noleggio con
conducente;
Visto il decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, recante «Norme
di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di
dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto, nonche'
di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni» e, in
particolare, l'art. 17 relativo al versamento unitario e alla
compensazione;
Visto l'art. 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (legge finanziaria 2001)»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n. 445, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa»;
Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante «Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2008)» e, in particolare, l'art. 1, comma 53;
Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante «Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio
pluriennale per il triennio 2019-2021» e, in particolare, l'art. 1,
commi da 1031 a 1041 e da 1057 a 1064, in materia di contributi per
l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 20 marzo
2019, recante «Disciplina applicativa dell'incentivo "ecobonus"»;
Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio
pluriennale per il triennio 2021-2023» e, in particolare, l'art. 1,
commi da 652 a 659 e 691, in materia di contributi per l'acquisto di
veicoli a basse emissioni inquinanti;
Visto il decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante «Misure
urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del
gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il
rilancio delle politiche industriali» convertito, con modificazioni,
dalla legge 27 aprile 2022, n. 34 e, in particolare, l'art. 22, il
quale ha istituito un Fondo con una dotazione di 700 milioni di euro
per l'anno 2022 e 1.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal
2023 al 2030, al fine di favorire la transizione verde, la ricerca,
gli investimenti nella filiera del settore automotive finalizzati
all'insediamento, alla riconversione e alla riqualificazione verso
forme produttive innovative e sostenibili, nonche' per la concessione
di incentivi all'acquisto di veicoli non inquinanti e per favorire il
recupero e il riciclaggio dei materiali;
Visto, altresi', il comma 2, dell'art. 22, del citato decreto-legge
n. 17 del 2022, il quale prevede che con uno o piu' decreti del
Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle
imprese e del made in Italy (gia' Ministro dello sviluppo economico),
di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (gia' Ministro delle
infrastrutture e della mobilita' sostenibili) e il Ministro
dell'ambiente e della sicurezza energetica (gia' Ministro della
transizione ecologica), da adottare entro trenta giorni dalla data di
entrata in vigore del decreto, sono definiti gli interventi
ammissibili al finanziamento del Fondo di cui al comma 1 nel rispetto
della normativa europea sugli aiuti di Stato, i criteri e le
modalita' di attuazione del presente articolo, nonche' il riparto
delle risorse del Fondo di cui al comma 1;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile
2022, recante «Riconoscimento degli incentivi per l'acquisto di
veicoli non inquinanti», che ha individuato in 650 milioni di euro,
per ciascuna delle annualita' dal 2022 al 2024, le risorse del Fondo
destinate al riconoscimento degli incentivi per l'acquisto di veicoli
non inquinanti;
Visto, in particolare, l'art. 3, comma 3, del citato decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022, il quale prevede
che «con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, su proposta del Ministro per lo sviluppo economico, di
concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, delle
infrastrutture e della mobilita' sostenibili, della transizione
ecologica, anche in ragione dell'andamento del mercato e
dell'evoluzione tecnologica, possono essere rimodulati, nel limite
dello stanziamento di cui al comma 1, le destinazioni di cui al comma
2 e gli incentivi di cui all'art. 2»;
Visto il decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, recante «Misure
urgenti in materia di semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla
osta al lavoro, Tesoreria dello Stato e ulteriori disposizioni
finanziarie e sociali» e, in particolare, l'art. 40-bis che, per
l'anno 2022, ha ridotto le risorse destinate alla concessione di
incentivi per l'acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella
fascia di emissione 2160 grammi di anidride carbonica per chilometro
(g/km di CO2), ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera b), del decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022, di 20
milioni di euro al fine di incrementare del medesimo ammontare la
dotazione della misura di cui all'art. 2, comma 1, lettera e), del
medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (veicoli
elettrici L1e L7e);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 agosto
2022, recante «Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 6 aprile 2022 - Riconoscimento degli incentivi per
l'acquisto di veicoli non inquinanti», che ha rimodulato le risorse
stanziate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6
aprile 2022, destinando 40 milioni all'incentivo per l'acquisto delle
infrastrutture di ricarica domestiche;
Visto il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante
«Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei
Ministeri» convertito, con modificazioni, dalla legge 16 dicembre
2022, n. 204;
Visto il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, recante
«Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi», e, in
particolare l'art. 12, comma 3, il quale prevede che la misura di cui
all'art. 2, comma 1, lettera f-bis), del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 6 aprile 2022, e' estesa alle annualita' 2023
e 2024 e, conseguentemente, le risorse assegnate dal citato decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 per gli anni
2023 e 2024 alla concessione di incentivi per l'acquisto di nuovi
veicoli, ai sensi dell'art. 2, comma 1, lettera a), del citato
decreto, sono ridotte di 40 milioni di euro per ciascuna delle
annualita' 2023 e 2024 per essere destinate alla misura di cui
all'art. 2, comma 1, lettera f-bis), del medesimo decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, recante
«Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attivita'
economiche e finanziarie e investimenti strategici» e, in
particolare, l'art. 3, commi 4 e 5, che prevedono dalla data di
entrata in vigore del presento decreto e fino al 31 dicembre 2024, il
riconoscimento di incentivi all'acquisto di veicoli con emissioni
comprese nelle fasce 0-20, 21-60 e 61-135 di g/km di CO2, per i
vincitori del concorso straordinario per il rilascio, a titolo
oneroso, di nuove licenze per l'esercizio del servizio di taxi; per i
titolari di licenze taxi che sostituiscono il proprio autoveicolo
adibito al servizio e per i soggetti autorizzati all'esercizio del
servizio di noleggio con conducente, di cui all'art. 3, della legge
15 gennaio 1992, n. 21, che sostituiscono il proprio autoveicolo
adibito al servizio;
Visto il decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di
concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed il
Ministro dell'economia e delle finanze, del 17 ottobre 2023,
registrato alla Corte dei conti in data dicembre 2023, che ha
modificato l'art. 6, comma 2, del decreto ministeriale 20 marzo 2019
estendendo il termine per la conferma delle prenotazioni dei
contributi da centottanta giorni a duecentosettanta giorni,
decorrenti dalla data di inserimento della prenotazione sulla
piattaforma informatica;
Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 234, recante «Norme generali
sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione
della normativa e delle politiche dell'Unione europea» e, in
particolare, l'art. 52, ai sensi del quale, al fine di garantire il
rispetto dei divieti di cumulo e degli obblighi di trasparenza e di
pubblicita' previsti dalla normativa europea e nazionale in materia
di aiuti di Stato, i soggetti pubblici o privati che concedono ovvero
gestiscono i predetti aiuti trasmettono le relative informazioni alla
banca di dati istituita presso il Ministero dello sviluppo economico
ai sensi dell'art. 14, comma 2, della legge 5 marzo 2001, n. 57, che
assume la denominazione di «Registro nazionale degli aiuti di Stato»;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 maggio
2017, n. 115, recante il «Regolamento recante la disciplina per il
funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi
dell'art. 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234»;
Visto l'art. 19, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2009, ai
sensi del quale «Le amministrazioni dello Stato, cui sono attribuiti
per legge fondi o interventi pubblici, possono affidarne direttamente
la gestione, nel rispetto dei principi comunitari e nazionali
conferenti, a societa' a capitale interamente pubblico su cui le
predette amministrazioni esercitano un controllo analogo a quello
esercitato su propri servizi e che svolgono la propria attivita'
quasi esclusivamente nei confronti dell'amministrazione dello Stato.
Gli oneri di gestione e le spese di funzionamento degli interventi
relativi ai fondi sono a carico delle risorse finanziarie dei fondi
stessi»;
Visto l'art. 63, comma 4, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n.
36, che iscrive di diritto l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli
investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. - Invitalia nell'elenco
delle stazioni appaltanti qualificate, istituito presso l'ANAC;
Vista la nota del 9 febbraio 2024 (prot. MIMIT n. 37283) con cui
Invitalia ha comunicato le risorse di cui al decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022, come modificato dal decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 4 agosto 2022, non
utilizzate per l'acquisto di veicoli per gli anni 2022 e 2023;
Considerata la necessita' di promuovere una mobilita' piu'
sostenibile attraverso strumenti di incentivazione;
Considerato che alla data del 7 febbraio 2024 le risorse non
utilizzate per l'acquisto di veicoli per l'anno 2022, per le misure
di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile
2022, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 4 agosto 2022, sono pari complessivamente ad euro
330.278.133,53;
Considerato che alla data del 7 febbraio 2024 le risorse non
utilizzate per l'acquisto di veicoli per l'anno 2023, per le misure
di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile
2022, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 4 agosto 2022, sono pari complessivamente ad euro
312.264.475,31;
Considerato che, ai sensi dell'art. 3, comma 2, lettera c), del
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 e
successive modificazioni ed integrazioni, le risorse disponibili
destinate al riconoscimento degli incentivi per l'acquisto di veicoli
per l'annualita' 2024 sono pari a complessivi 606,566 milioni di
euro;
Ritenuto di procedere, ai sensi dell'art. 3, comma 3, del decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022, alla
rimodulazione degli incentivi, in ragione dell'andamento del mercato
e dell'evoluzione tecnologica, nonche' di dare attuazione alle
disposizioni contenute nell'art. 3, commi da 4 a 7, del decreto-legge
10 agosto 2023, n. 104;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23
ottobre 2022, con il quale al Sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei ministri, dott. Alfredo Mantovano, e'
delegata la firma dei decreti, degli atti e dei provvedimenti di
competenza del Presidente del Consiglio dei ministri, ad esclusione
di quelli che richiedono una preventiva deliberazione del Consiglio
dei ministri;
Su proposta del Ministro delle imprese e del made in Italy;
Di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministro
dell'ambiente e della sicurezza energetica;
Decreta:
Art. 1
Finalita'
1. Il presente decreto rimodula le risorse e le destinazioni delle
risorse e gli incentivi per l'acquisto di veicoli di cui all'art. 2,
effettuati a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente
decreto e sino al 31 dicembre 2024, nei limiti delle risorse
individuate dall'art. 3, commi 1 e 2, del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 6 aprile 2022, come modificato dal decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 4 agosto 2022, recante
«Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6
aprile 2022 - Riconoscimento degli incentivi per l'acquisto di
veicoli non inquinanti».
Art. 2
Requisiti e soggetti beneficiari
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto
ed entro il 31 dicembre 2024 sono concessi i seguenti contributi al
ricorrere dei requisiti indicati:
a) alle persone fisiche e giuridiche, a esclusione di quelle che
esercitano attivita' rientranti nel codice ATECO 45.11.0, che
acquistano, anche in locazione finanziaria, e immatricolano in Italia
veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non
inferiore a Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 0-20 g/km di
CO2, con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa
automobilistica produttrice pari o inferiore a 35.000 euro IVA
esclusa, un contributo di euro 6.000 e di ulteriori euro 5.000 se e'
contestualmente rottamato un veicolo omologato in una classe da Euro
0 a Euro 2, o di ulteriori euro 4.000 se e' rottamato un veicolo
omologato nella classe Euro 3 o di ulteriori euro 3.000 se e'
rottamato un veicolo omologato nella classe Euro 4;
b) alle persone fisiche e giuridiche, a esclusione di quelle che
esercitano attivita' rientranti nel codice ATECO 45.11.0, che
acquistano, anche in locazione finanziaria, e immatricolano in Italia
veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica omologati in una classe non
inferiore a Euro 6, con emissioni comprese nella fascia 21-60 g/km di
CO2, con prezzo risultante dal listino prezzi ufficiale della casa
automobilistica produttrice pari o inferiore a 45.000 euro IVA
esclusa, un contributo di euro 4.000 e di ulteriori euro 4.000 se e'
contestualmente rottamato un veicolo omologato in una classe da Euro
0 a Euro 2, o di ulteriori euro 2.000 se e' rottamato un veicolo
omologato nella classe Euro 3 o di ulteriori euro 1.500 se e'
rottamato un veicolo omologato nella classe Euro 4;
c) alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione
finanziaria, e immatricolano in Italia veicoli di categoria M1 nuovi
di fabbrica omologati in una classe non inferiore a Euro 6, con
emissioni comprese nella fascia 61-135 g/km di CO2, con prezzo
risultante dal listino prezzi ufficiale della casa automobilistica
produttrice pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa, un contributo
di euro 3.000 se e' contestualmente rottamato un veicolo omologato in
una classe da Euro 0 a Euro 2, o di euro 2.000 se e' rottamato un
veicolo omologato nella classe Euro 3 o di euro 1.500 se e' rottamato
un veicolo omologato nella classe Euro 4;
d) alle persone fisiche e giuridiche, a esclusione di quelle che
esercitano attivita' rientranti nel codice ATECO 45.40.1, che
acquistano, anche in locazione finanziaria, e immatricolano in Italia
veicoli elettrici nuovi di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e,
L4e, L5e, L6e e L7e e' riconosciuto un contributo pari al 30 per
cento del prezzo di acquisto, fino a un massimo di euro 3.000. Il
contributo di cui al primo periodo e' pari al 40 per cento del prezzo
di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro, nel caso sia consegnato
per la rottamazione un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3 di cui
si e' proprietari o intestatari da almeno dodici mesi ovvero di cui
sia intestatario o proprietario, da almeno dodici mesi, un familiare
convivente;
e) alle piccole e medie imprese esercenti attivita' di trasporto
di cose in conto proprio o in conto terzi che acquistano, anche in
locazione finanziaria, e immatricolano in Italia veicoli commerciali
di categoria N1 e N2 nuovi di fabbrica, e' riconosciuto un contributo
differenziato in base alla massa totale a terra e all'alimentazione
del veicolo, secondo la seguente tabella, fermo restando che, per i
veicoli commerciali di categoria N1 e N2 ad alimentazioni alternative
(CNG-GPL mono e bifuel, Ibrido) e ad alimentazione tradizionale, il
riconoscimento del contributo e' subordinato alla contestuale
rottamazione di un veicolo della medesima categoria omologato in una
classe fino a Euro 4. Una quota pari al 25 per cento delle risorse
relative a tali categorie di veicoli e' riservata ai contributi per
l'acquisto di veicoli ad alimentazione esclusivamente elettrica (BEV)
e a idrogeno (FCEV);
f) alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione
finanziaria, veicoli usati di categoria M1, di prima immatricolazione
in Italia, per i quali non sono gia' stati riconosciuti gli incentivi
di cui all'art. 1, comma 1041, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 e
di cui all'art. 1, comma 654, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e
di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile
2022 e successive modificazioni ed integrazioni, omologati in una
classe non inferiore a Euro 6, con emissioni fino a 160 g/km di CO2,
con prezzo risultante dalle quotazioni medie di mercato e non
superiore a 25.000 euro, un contributo di euro 2.000 se e'
contestualmente rottamato un veicolo della medesima categoria
omologato in una classe fino a Euro 4, di cui l'acquirente o un suo
familiare convivente siano proprietari o intestatari da almeno dodici
mesi;
g) alle persone fisiche che stipulano un contratto di noleggio a
lungo termine per la locazione di durata non inferiore a tre anni di
uno dei veicoli di cui alle precedenti lettere a), b) e c), e'
riconosciuto un contributo, nei limiti degli stanziamenti previsti
dall'art. 6, comma 2. Con decreto del Ministero delle imprese e del
made in Italy, da adottare entro centoventi giorni dalla data di
entrata in vigore del presente decreto, sono individuati l'entita'
del contributo, i criteri e le modalita' operative per usufruirne,
nonche' l'ente incaricato della gestione del programma;
h) per i veicoli di categoria L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e,
nuovi di fabbrica, non oggetto di incentivazione ai sensi della
lettera d), omologati in una classe non inferiore ad Euro 5, a
condizione che sia praticato dal venditore uno sconto pari ad almeno
il 5 per cento del prezzo di acquisto, un contributo del 40 per cento
del medesimo prezzo d'acquisto, fino ad un massimo di euro 2.500 se
e' contestualmente rottamato un veicolo di categoria euro 0, 1, 2 o 3
ovvero un veicolo che sia stato oggetto di ritargatura obbligatoria
ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti 2 febbraio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana - Serie generale - n. 76 del 2 aprile 2011.
2. I contributi di cui al comma 1, in favore delle persone fisiche,
sono riconosciuti per l'acquisto, anche in locazione finanziaria, di
un veicolo, il quale deve essere intestato al soggetto beneficiario
del contributo e la proprieta' deve essere mantenuta per almeno
dodici mesi.
3. I contributi di cui al comma 1, in favore delle persone
giuridiche, sono riconosciuti per l'acquisto, anche in locazione
finanziaria, di un veicolo, il quale deve essere intestato al
soggetto beneficiario del contributo e la proprieta' deve essere
mantenuta per almeno ventiquattro mesi.
4. Nel caso di acquisto di un veicolo commerciale di categoria N1 e
N2 BEV o FCEV effettuato da una societa' di noleggio, previa
presentazione al concessionario di un ordine finalizzato alla stipula
di un contratto di noleggio sottoscritto con una piccola e media
impresa esercente attivita' di trasporto di cose in conto proprio o
in conto terzi, di durata non inferiore a tre anni, il contributo
nella misura prevista dalla lettera e) del comma 1 e' previsto sotto
forma di uno sconto obbligatorio da ripartirsi sui canoni mensili di
noleggio per la piccola e media impresa che noleggia il veicolo
incentivato.
5. Per il riconoscimento dei contributi di cui al comma 1, sia in
favore delle persone fisiche sia in favore delle persone giuridiche,
il veicolo consegnato per la rottamazione deve essere intestato da
almeno dodici mesi al soggetto intestatario del nuovo veicolo o a uno
dei familiari conviventi alla data di acquisto del medesimo veicolo,
ovvero, in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, deve
essere intestato, da almeno dodici mesi, al soggetto utilizzatore del
suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari.
6. Fermo restando quanto previsto al comma 1, lettera g), i
contributi di cui al presente articolo sono corrisposti dal venditore
all'acquirente mediante compensazione con il prezzo d'acquisto.
L'importo dei contributi previsti dal comma 1, lettera f) del
presente articolo, e' riconosciuto all'acquirente dal venditore, che
recupera tale importo quale credito d'imposta. Per i contributi di
cui al comma 1, lettere a), b), c), d), e), h) del presente articolo,
le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano
al venditore l'importo del contributo e recuperano tale importo quale
credito di imposta. Il credito d'imposta e' utilizzabile
esclusivamente in compensazione, ai sensi dell'art. 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241, senza applicazione dei limiti di
cui all'art. 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e all'art. 1,
comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, presentando il
modello F24 unicamente attraverso i servizi telematici messi a
disposizione dall'Agenzia delle entrate, pena il rifiuto
dell'operazione di versamento, a decorrere dal giorno 10 del mese
successivo a quello in cui e' stata confermata l'operazione.
L'ammontare del credito di imposta utilizzato in compensazione non
deve eccedere l'importo concesso dal Ministero, pena lo scarto
dell'operazione di versamento. I fondi occorrenti per la regolazione
contabile delle compensazioni effettuate ai sensi del presente
articolo sono trasferiti sulla contabilita' speciale n. 1778 «Agenzia
delle entrate - Fondi di bilancio». Il Ministero delle imprese e del
made in Italy trasmette all'Agenzia delle entrate, entro il giorno 5
di ciascun mese e con modalita' telematiche definite d'intesa,
l'elenco delle imprese ammesse a fruire dell'agevolazione e l'importo
del credito d'imposta concesso. Con le stesse modalita' sono
comunicate le eventuali variazioni o revoche, anche parziali, dei
crediti d'imposta concessi. L'Agenzia delle entrate trasmette al
medesimo Ministero con modalita' telematiche e secondo termini
definiti d'intesa, l'elenco delle imprese che hanno utilizzato in
compensazione il credito d'imposta, con i relativi importi.
7. Ai fini dell'attuazione del presente articolo si applicano, in
quanto compatibili, le disposizioni di cui al decreto del Ministro
dello sviluppo economico 20 marzo 2019 e di cui ai commi da 1033 a
1038 e da 1058 a 1062 dell'art. 1, della legge n. 145 del 2018 e al
comma 656, secondo periodo, dell'art. 1, della legge 30 dicembre
2020, n. 178.
Art. 3
Maggiorazione del contributo per l'acquisto di veicoli elettrici e
ibridi plug-in di categoria M1 da parte di persone fisiche con ISEE
inferiore a 30.000 euro
1. Il contributo per l'acquisto di veicoli previsto dall'art. 2,
comma 1, lettere a) e b), e' aumentato del 25 per cento nel caso in
cui l'acquirente, persona fisica, abbia un indicatore della
situazione economica equivalente (ISEE) inferiore a euro 30.000.
2. Il contributo per l'acquisto di veicoli previsto dall'art. 2,
comma 1, lettere a) e b), in caso in cui l'acquirente, persona
fisica, abbia un indicatore della situazione economica equivalente
(ISEE) inferiore ad euro 30.000, e' riconosciuto anche se e'
contestualmente rottamato un veicolo omologato nella classe Euro 5,
ed e' rispettivamente pari ad euro 8.000 (art. 2, comma 1, lettera
a)) ed euro 5.000 (art. 2, comma 1, lettera b)).
3. L'innalzamento del contributo di cui al primo comma e il
contributo di cui al secondo comma sono riconosciuti a un solo
soggetto per nucleo familiare, previa presentazione, al momento della
prenotazione, della dichiarazione sostitutiva resa dall'acquirente ai
sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000,
n. 445, attestante che il valore dell'ISEE relativo al nucleo
familiare di cui fa parte e' inferiore a 30.000 euro e che i
componenti dello stesso nucleo non hanno gia' fruito dei medesimi
contributi, corredata dalla copia del documento di identita' e del
codice fiscale dell'acquirente e degli altri componenti del nucleo
familiare.
Art. 4
Maggiorazione del contributo per l'acquisto di veicoli di categoria
M1 da parte dei titolari di licenze di taxi e di soggetti
autorizzati all'esercizio del servizio di noleggio con conducente
1. Nel caso in cui l'acquirente sia un soggetto vincitore del
concorso e assegnatario di nuove licenze, ai sensi dell'art. 3, commi
2 e 3, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, dalla data di
entrata in vigore del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 e fino al
giorno precedente l'entrata in vigore del presente decreto, e'
raddoppiato il contributo per l'acquisto di veicoli previsto
dall'art. 2, comma 1, lettere a), b) e c), del decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022. Per la medesima tipologia
di beneficiario, dalla data di entrata in vigore del presente decreto
e fino al 31 dicembre 2024, e' raddoppiato il contributo per
l'acquisto di veicoli previsto dall'art. 2, comma 1, lettere a), b) e
c) del presente decreto.
2. Il contributo per l'acquisto di veicoli e' raddoppiato, secondo
le modalita' indicate al comma 1, inoltre, per:
a) i titolari di licenza taxi che sostituiscono il proprio
autoveicolo adibito al servizio;
b) i soggetti autorizzati all'esercizio del servizio di noleggio
con conducente, di cui all'art. 3, della legge 15 gennaio 1992, n.
21, che sostituiscono il proprio autoveicolo adibito al servizio.
3. La misura di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo e'
riconosciuta nel rispetto della normativa europea sugli aiuti in
misura «de minimis». Agli adempimenti connessi alla registrazione
della misura nel Registro nazionale degli aiuti di Stato di cui al
decreto del Ministro dello sviluppo economico 31 maggio 2017, n. 115,
provvede il Ministero delle imprese e del made in Italy.
Art. 5
Contributo per l'installazione di impianti a GPL e metano per
autotrazione su autoveicoli di categoria M1
1. Alle persone fisiche che installano impianti nuovi a GPL o a
metano per autotrazione su autoveicoli di categoria M1 omologati in
una classe non inferiore a Euro 4, e' riconosciuto un contributo
fisso:
a) pari ad euro 400 per il GPL;
b) pari ad euro 800 per il metano.
2. Il contributo e' corrisposto dall'installatore al beneficiario
dell'impianto di alimentazione a GPL o metano mediante compensazione
con il prezzo relativo all'impianto ed all'operazione di
installazione.
3. Le imprese costruttrici degli impianti di alimentazione a GPL o
metano rimborsano all'installatore l'importo del contributo e, per
l'esercizio in cui si provvede all'aggiornamento della carta di
circolazione del veicolo, recuperano tale importo quale credito di
imposta, secondo la disciplina di cui all'art. 2, comma 6, del
presente decreto.
4. Con uno o piu' provvedimenti direttoriali del Ministero delle
imprese e del made in Italy sono stabilite le modalita' di attuazione
delle disposizioni di cui al presente articolo.
Art. 6
Rimodulazione delle risorse
e delle destinazioni delle risorse
1. Le risorse non utilizzate per l'anno 2022 di cui all'art. 3,
comma 2, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 6 aprile 2022 e successive modificazioni ed integrazioni,
pari complessivamente ad euro 330.278.133,53, sono cosi' rimodulate e
destinate ai sensi dell'art. 3, comma 3, del decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri anzidetto, nei limiti degli stanziamenti
previsti dalla medesima lettera a):
il 94,7% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera c);
il 5,3% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera d).
2. Le risorse non utilizzate per l'anno 2023 di cui all'art. 3,
comma 2, lettera b), del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 6 aprile 2022 e successive modificazioni ed integrazioni,
pari a complessivi euro 312.264.475,31, sono cosi' in parte
rimodulate e destinate ai sensi dell'art. 3, comma 3, del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri anzidetto, nei limiti degli
stanziamenti previsti dalla medesima lettera b):
il 19,21% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera a);
il 9,61% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera b);
il 28,55% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera c);
lo 0,05% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera d);
il 16,97% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera e). Una quota pari al 25% e' riservata all'acquisto di
veicoli elettrici (BEV) e a idrogeno (FCEV);
il 6,40% ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2, comma 1,
lettera f);
il 16,01% ai contributi di cui all'art. 2, comma 1, lettera g);
il 3,20% ai contributi di cui all'art. 5, da ripartirsi in
proporzione alle domande ricevute e, comunque, in misura non
inferiore al 30% con riferimento ai contributi di cui alla lettera b)
del comma 1 del medesimo art. 5.
3. Le risorse non utilizzate negli anni 2022 e 2023, che si
renderanno disponibili successivamente alla data di entrata in vigore
del presente decreto, sono rimodulate e destinate al riconoscimento
degli incentivi per l'acquisto dei veicoli di cui all'art. 2, secondo
i criteri di ripartizione di cui ai commi 1 e 2 del presente
articolo.
4. Per l'anno 2024 una quota pari a 310 milioni di euro delle
risorse di cui all'art. 3, comma 2, lettera c), del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022 e successive
modificazioni ed integrazioni, e' rimodulata come segue:
180.000.000,00 euro ai contributi per i veicoli di cui all'art.
2, comma 1, lettera a);
110.000.000,00 euro ai contributi per i veicoli di cui all'art.
2, comma 1, lettera b);
5.000.000,00 euro ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2,
comma 1, lettera h);
15.000.000,00 euro ai contributi per i veicoli di cui all'art. 2,
comma 1, lettera d).
5. Una quota pari a 20 milioni di euro delle risorse riconosciute
dal presente articolo ai contributi di cui alle lettere a), b) e c)
dell'art. 2, comma 1, e' riservata ai beneficiari di cui all'art. 4;
in particolare, 10.000.000,00 euro per i veicoli di cui all'art. 2,
comma 1, lettera a), 4.000.000,00 euro per i veicoli di cui all'art.
2, comma 1, lettera b), e 6.000.000,00 euro per i veicoli di cui
all'art. 2, comma 1, lettera c).
6. Le risorse per l'annualita' 2024, di cui all'art. 3, comma 2,
lettera c), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6
aprile 2022, non utilizzate ai sensi del comma 4 del presente
articolo saranno destinate con successivo decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del
made in Italy, di concerto con i Ministri dell'economia e delle
finanze, delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della
sicurezza energetica.
Art. 7
Attivita' di gestione
1. Per la gestione dei contributi, l'effettuazione delle attivita'
di accompagnamento, monitoraggio e controllo della misura di
incentivo, nonche' la gestione dell'apposito sistema informatico, il
Ministero delle imprese e del made in Italy si avvale dell'Agenzia di
cui all'art. 6, comma 1, del decreto del Ministero dello sviluppo
economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti e il Ministro dell'economia e delle finanze, 20 marzo 2019,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie
generale - n. 82 del 6 aprile 2019, recante «Disciplina applicativa
dell'incentivo "ecobonus"», nonche', ove necessario, per la misura
agevolativa di cui dall'art. 2, comma 1, lettera g), di altro ente
pubblico con idonee competenze in materia di servizi legati alla
mobilita', anche a titolo oneroso, nel rispetto della vigente
normativa applicabile. A tal fine, la percentuale di cui all'ultimo
periodo del suddetto art. 6, comma 1, del richiamato decreto 20 marzo
2019 e' incrementata per il solo anno 2024, dell'1,4%, con
riferimento alle risorse di cui all'art. 3, comma 2, lettera c), del
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 aprile 2022.
Art. 8
Disposizioni finali e di invarianza finanziaria
1. Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente
decreto, si rinvia al decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 6 aprile 2022, come modificato dal decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri 4 agosto 2022.
2. Il presente decreto interviene su stanziamenti gia' previsti a
legislazione vigente e, pertanto, non comporta nuovi o maggiori oneri
a carico della finanza pubblica.
Il presente decreto e' trasmesso ai competenti organi di controllo
ed e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
nonche' sul sito istituzionale del Ministro delle imprese e del made
in Italy.