Harsco Infrastructure Italia è già
certificata dal 2003 secondo la ISO 9001:2008, sistema di gestione per la
qualità, che garantisce il rispetto di standard specifici elevati di processo e
di gestione. Alla fine del 2012 la sede
italiana del Gruppo ha aggiunto un importante tassello nella costruzione della
catena del valore aziendale, completando l'iter per la certificazione della
gestione ambientale ISO 14001:2004.
L'attenzione alla tutela
dell'ambiente rappresenta un must per
la filosofia del Gruppo Harsco che ha impresso precise direttive alle proprie
sedi a livello internazionale, affinché
adottassero sistemi di gestione ambientale. Harsco Italia è stata tra le prime -
la terza dopo l' Olanda e l'Inghilterra, ad accogliere
questa sfida, sottoponendosi volontariamente ai controlli previsti dalle procedure di
certificazione, finalizzati a evidenziare eventuali zone d'ombra
o lacune da colmare all'interno della sede principale di Turate. Il
sistema di gestione della qualità 14001 riguarda infatti le singole sedi e in
questo senso Harsco Italia rappresenta una rarità nel panorama del settore
italiano dei fornitori di attrezzature provvisionali.
Il percorso di analisi e di
valutazione di impatto ambientale che ha condotto all'ottenimento della
certificazione è lungo e articolato: si è partiti, un paio di anni fa, da
un'analisi documentale, ambientale, di pianificazione, di attuazione e di
sorveglianza, per approdare a interventi
correttivi in itinere e a riesami
volti ad un costante miglioramento dei processi di gestione. E' in programma anche l'estensione della
richiesta di certificazione ISO 14001 anche per le altre sedi di Roma e di San
Donà di Piave.
E' stata data priorità alla sede
di Turate perché per tipologia di
attività presenta maggiori criticità ambientali: qui viene infatti effettuata la idropulizia dei casseri e vengono
prodotti scarichi potenzialmente
impattanti per l'ambiente. Sono stati attivati processi adeguati di depurazione
che consentono di scaricare le acque reflue secondo i parametri di legge. Analoga attenzione viene prestata alla
raccolta dei rifiuti industriali, che seguono rigorose procedure finalizzate
sia al recupero (per esempio del legno) che allo smaltimento differenziato e al
rispetto della tutela ambientale in tutta la filiera della lavorazione del
cassero, affidata anche a fornitori esterni. In questo modo la certificazione
ambientale copre l'intero processo di produzione, lavorazione e manutenzione
dei casseri che si svolge all'interno del sito di Turate.
“L'aver ottenuto entrambe le certificazioni, la ISO 9001:2008 e la 14001 - ha commentato
Giuseppe Maran, amministratore delegato di Harsco Infrastructure Italia, rappresenta per l'azienda la dimostrazione di
aver voluto investire per ottenere un notevole valore aggiunto, sempre più importante
e riconosciuto da parte delle imprese. Un' impresa che si affida ad un fornitore certificato - e in questo
caso sia per la qualità che per la gestione ambientale - sa a priori di poterlo considerare un partner affidabile che ha già
operato a monte una serie di controlli a garanzia della tracciabilità, della qualità dei processi e del
rispetto dell'ambiente. I clienti ne beneficiano indirettamente perché vengono sollevati da una complessità di oneri e
responsabilità». La certificazione ISO 14001 è tra l'altro un passaggio
obbligato a livello di conformità aziendale, nell'ottica della responsabilità
amministrativa d'impresa (D.Lgs. 231/01) sui reati di natura ambientale
introdotti recentemente con il D.Lgs. 121/11. La certificazione ISO 14001 di
Harsco Italia, come la ISO 9001:2008, è valida e riconosciuta a livello
internazionale: un vero e proprio plus per Harsco Italia che ha recentemente intrapreso un nuovo corso
proponendosi come polo di eccellenza per la gestione globale di progetti di Hydropower e infrastrutture. Una carta in più da giocare nel momento in cui ci
si presenta a un' impresa, anche straniera, impegnata in progetti importanti.
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