Il 21 dicembre 2011 sono stati pubblicati due distinti accordi grazie ai quali è stato compiuto un altro passo in avanti fondamentale, il completamento del modello formativo universale delineato dal D.Lgs. n. 81/2008, attraverso l'introduzione di nuovi e articolati regimi formativi costituiti da condizioni e parametri minimi di adeguatezza, accomunati dall'obiettivo del conseguimento della qualità del cosiddetto “processo educativo” con aperture, forse anche troppo eccessive, anche alla tanto discussa e-learning. Al tempo stesso i due regimi sono stati modellati sulla base del “principio di proporzionalità” tra sforzo formativo minimo ed entità del rischio globale dell'attività svolta dal soggetto da formare, quest'ultimo parametrizzato, per esigenze di semplificazione, in base ai codici ATECO. Sul tema proponiamo un contributo video a cura di Carmelo G. Catanoso, consulente aziendale in materia di sicurezza e autore di Ambiente&Sicurezza.