Slitta al 31 dicembre 2018 l'entrata in vigore del D.M. 14 novembre 2016 di modifica dell'allegato I al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31
Nuova proroga in materia di acque destinate al consumo umano. In particolare, il decreto del ministero della Salute 6 luglio 2017 (in Gazzetta ufficiale del 15 luglio 2017, n. 164) ha fatto slittare al 31 dicembre 2018 l'entrata in vigore del D.M. 14 novembre 2016 di modifica dell'allegato I al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31. In particolare, la variazione introdotta dal D.M. 14 novembre 2016 riguarda i limiti del cromo esavalente (Cr VI) pari a 10 µg/l, limite oltre il quale il parametro diventa oggetto di indagine ai fini della determinazione della potabilità.
Di seguito il testo del decreto del ministero della Salute 6 luglio 2017, disponibile anche in pdf alla fine della pagina.
Decreto del ministero della Salute 6 luglio 2017
Proroga dell'entrata in vigore del decreto 14 novembre 2016, recante:
«Modifiche all'allegato I del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n.
31, recante: "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla
qualita' delle acque destinate al consumo umano"». (17A04886)
in Gazzetta ufficiale del 15 luglio 2017, n. 164
IL MINISTRO DELLA SALUTE
di concerto con
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE
Vista la direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998,
concernente la qualita' delle acque destinate al consumo umano;
Visto il decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, e successive
modifiche recante «Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla
qualita' delle acque destinate al consumo umano» e in particolare gli
articoli 4, comma 2, lettera a) e 11, commi 1, lettera b), e 2;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme
in materia ambientale», che prevede per «le acque superficiali
destinate alla produzione di acqua potabile» il valore limite di 50
µg/l per il cromo e per le «acque sotterranee» una concentrazione
soglia di contaminazione di 50 µg/l per il cromo totale e di 5 µg/l
per il cromo+6, valore al di sopra del quale occorre la
caratterizzazione dei sito e l'analisi del rischio;
Visto il parere del Consiglio superiore di sanita' del 14 luglio
2016;
Visto il decreto del Ministro della salute, di concerto con il
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, 14
novembre 2016 recante «Modifiche all'allegato I del decreto
legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, recante: «Attuazione della
direttiva 98/83/CE relativa alla qualita' delle acque destinate al
consumo umano», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16
gennaio 2017, la cui entrata in vigore e' prevista per il 15 luglio
2017, con cui viene fissato il valore di parametro per il cromo
esavalente pari a 10 µg/l;
Vista la nota del 29 maggio 2017 con la quale Utilitalia
(Federazione delle imprese energetiche idriche ambientali), alla luce
delle criticita' connesse all'entrata in vigore del sopra citato
decreto, ha richiesto formalmente al Ministero della salute di
valutare la possibilita' di una proroga del termine di entrata in
vigore del decreto stesso e, al riguardo, ha comunicato gli esiti di
un'indagine avviata tra i propri consociati al fine di stimare
l'impatto dell'entrata in vigore del decreto medesimo;
Visto il parere del Consiglio superiore di sanita' - sezione III
del 19 giugno 2017 con cui si ritiene che possa essere accettata la
proposta avanzata dalla Direzione generale della prevenzione
sanitaria di proroga al 31 dicembre 2018 dell'entrata in vigore del
piu' citato decreto 14 novembre 2016;
Decreta:
Art. 1
1. La data di entrata in vigore del decreto del Ministro della
salute, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, 14 novembre 2016 recante «Modifiche
all'allegato I del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31,
recante «Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualita'
delle acque destinate al consumo umano», pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2017, e' prorogata al 31 dicembre
2018.
Il presente decreto e' trasmesso agli organi di controllo e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

