In
che modo i soggetti che operano nella filiera degli appalti sono legati tra
loro anche di fronte al fisco? Fino a che punto l'impresa che ha vinto un
appalto, ad esempio per costruire un centro commerciale deve subentrare e
versare stipendi e contributi dovuti e non pagati dal subappaltatore a cui ha
delegato la parte impiantistica?
Il
decreto sviluppo ha rafforzato la solidarietà sulle somme dovute al fisco e
agli enti previdenziali tra appaltatore e subappaltore, che ora non è più
limitata a due anni.
Per
cui può capitare, ad esempio, che un'azienda che ha affidato a un'altra il
servizio di mensa per i propri dipendenti venga chiamata a rispondere dell' Iva
dovuta e non versata dalla ditta che eroga i pasti.
La
Guida pratica “Appalti e responsabilità” in regalo all'interno
del Sole 24 Ore di venerdì 26 ottobre fa il punto sui rapporti che legano a
doppio filo tutti questi soggetti (committente di un servizio, appaltatore e
subappaltatore) . In primo luogo su quali sono le somme per cui chi ha
conquistato il contratto può essere chiamato a rispondere e fino a che punto.
E fornisce indicazioni pratiche sui controlli da fare e su come
essere esonerati dalla responsabilità solidale, attraverso le due procedure
dell'autocertificazione e dell'asseverazione.
Un
focus è dedicato anche alle situazioni che coinvolgono la pubblica
amministrazione e ai risarcimenti, anche essi solidali, per gli infortuni.
Approfondimenti saranno disponibili su www.ilsole24ore.com/appalti-responsabilita