Nuovi obblighi e nuove sanzioni

(Come funziona la patente a crediti)

I diversi infortuni mortali plurimi di questi ultimi mesi hanno messo nuovamente al centro del dibattito il tema delle tutele della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Infatti, anche se con il D.Lgs. n. 81/2008, il nostro Paese si è dotato di uno strumento normativo molto avanzato, bisogna riconoscere però che lo stesso fa riferimento sostanzialmente a un modello produttivo ancorato alla produzione industriale.

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Un modello mutato

Specie nell’ultimo decennio, il paradigma socioeconomico ha subìto, invece, profondi cambiamenti nei Paesi occidentali. I segni più tangibili di questo incessante fenomeno evolutivo sono la spinta, sempre più forte, verso i processi di esternalizzazione con la proliferazione degli appalti e dei subappalti.

La coesistenza, infatti, in uno stesso teatro lavorativo di più imprese, quindi, di lavoratrici e di lavoratori appartenenti a diversi datori di lavoro, genera ulteriori problemi gestionali, tra cui quello dell’idoneità tecnico-professionale e del corretto governo dei rischi interferenziali.

E proprio questo forse è, oggi più che mai, il nervo scoperto più evidente del D.Lgs. n. 81/2008, che non consente, insieme ad altri diversi fattori, di superare lo “zoccolo duro” rappresentato soprattutto dalla media di tre decessi sul lavoro giornalieri.

Sotto questo profilo va sottolineato che, già a partire del D.L. n. 146/2021, convertito con modifiche dalla legge n. 215/2021, il legislatore ha messo in campo interventi più incisivi. Per altro, non va nemmeno dimenticato che nei primi mesi del 2023 il ministero del Lavoro ha messo a punto una strategia d’intervento per un più efficace contrasto degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, che passa anche attraverso una collaborazione più stretta con le parti sociali e il mondo delle professioni, come testimoniano i diversi tavoli tecnici che sono stati aperti negli ultimi mesi.

Le nuove misure

E su questa nuova scia, dopo l’introduzione di un primo pacchetto di misure urgenti con il D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modifiche dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, ecco che arriva ora il D.L. 2 marzo 2024, n. 19, recante ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Pnrr, convertito con modifiche dalla legge 29 aprile 2024, n. 56.

Il D.L. n. 19/2024, ribattezzato decreto “Pnrr 4”, infatti, introduce varie misure d’intervento in materia di prevenzione e di contrasto del lavoro irregolare, di sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, nonché il rafforzamento delle attività di accertamento e di contrasto delle violazioni.

In particolare, per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul lavoro occorre rilevare che le disposizioni si rintracciano negli artt. 29 e 31 e si sostanziano in diverse misure riguardanti essenzialmente l’introduzione del nuovo sistema della patente a crediti e di nuove sanzioni per rendere gli appalti più sicuri; a corollario, poi, ulteriori interventi si registrano sul fronte del Durc e sul piano ispettivo con la previsione della cosiddetta “lista di conformità” e il potenziamento degli organici degli organi di controllo.

(Come funziona la patente a crediti)

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