Consorzio recupero vetro: con il D.M. 22 ottobre 2019 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11 novembre 2019), il ministero dell'Ambiente ha approvato lo statuto del consorzio CoReVe. In particolare, il decreto stabilisce i seguenti punti:
- la struttura e l'attività del Consorzio recupero vetro (titolo I);
- gli organi interni del Consorzio recupero vetro (titolo II)
- le disposizioni generali, finanziarie e transitorie finali del Consorzio recupero vetro (titolo III).
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Consorzio recupero vetro: le finalità
La finalità del Consorzio recupero vetro è sintetizzata all'art. 2 il quale recita che: "Il Consorzio opera su tutto il territorio nazionale nel rispetto dei criteri e dei principi di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, e di libera concorrenza, garantendo il ritiro, la raccolta, il recupero e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggi in vetro in via sussidiaria all'attività di altri operatori economici del settore, senza limitare, impedire o comunque condizionare direttamente né indirettamente il fondamentale diritto alla libertà d'iniziativa economica individuale".
Consorzio recupero vetro: i finanziamenti
I mezzi finanziari per il funzionamento del CoReVe provengono dai contributi versati dai consorziati o da terzi, in particolare dall'eventuale contributo annuo previsto all'art. 9, comma 2, lettera i); dal contributo ambientale attribuito al CoReVe da Conai, con apposita convenzione ai sensi dell'art. 224, comma 8 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e versato dal Conai medesimo ai sensi dell'art. 223, comma 3. Il predetto contributo ambientale, costituisce mezzo proprio del Consorzio ed è utilizzato per il ritiro degli imballaggi primari o comunque conferiti al servizio pubblico, nel rispetto della libera concorrenza nelle attività di settore; dai proventi della cessione dei rifiuti di imballaggi in vetro raccolti e ritirati a seguito di convenzioni stipulate da CoReVe con i comuni o loro delegati, nonché delle prestazioni di servizi connesse; dai proventi della gestione patrimoniale ivi comprese eventuali liberalità; dall'utilizzazione dei fondi di riserva; dall'eventuale utilizzazione del fondo consortile con le modalità indicate al precedente art. 5, commi 4 e 2; da eventuali contributi e finanziamenti provenienti da enti pubblici e/o privati; dalle eventuali somme, diverse da quelle previste all'art. 14 dello statuto del Conai, versate al consorzio dal Conai per le finalità consortili.
Consorzio recupero vetro: chi ne fa parte
Adesriscono al Consorzio recupero vetro i seguenti soggetti: fabbricanti e trasformatori di imballaggi in vetro, nonché gli importatori di imballaggi di vetro vuoti (i trasformatori); i fornitori di materiali di imballaggio in vetro, categoria che comprende i produttori e gli importatori di materie prime di imballaggio. Inoltre possono partecipare al Consorzio recupero vetro i recuperatori e i riciclatori che non corrispondono alla categoria dei produttori, come definiti ai sensi dell'art. 218, comma 1, lettere l), m), n) e o) del D.Lgs. n. 152 del 2006, previo accordo con gli altri consorziati ed unitamente agli stessi, secondo criteri e modalità determinati nel regolamento consortile da adottarsi a norma del successivo art. 19.
Qui di seguito il testo integrale del decreto.
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
DECRETO 22 ottobre 2019
Approvazione dello Statuto del Consorzio Recupero Vetro (CoReVe).
(19A06959)
(GU n. 264 del 11-11-2019)
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE
di concerto con
IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Vista la direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
del 20 dicembre 1994, come integrata e modificata dalla direttiva
2004/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, sugli imballaggi
ed i rifiuti di imballaggio, che prevede misure volte a limitare la
produzione di rifiuti d'imballaggio, a promuovere il riciclaggio, il
riutilizzo e altre forme di recupero di tali rifiuti;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme
in materia ambientale» ed, in particolare la Parte IV, Titolo II,
Gestione degli imballaggi;
Visto l'art. 223 del decreto legislativo n. 152 del 2006 che
disciplina i consorzi per la corretta gestione degli imballaggi e dei
rifiuti di imballaggio ed, in particolare il comma 2 che prevede che
i predetti consorzi adeguino il proprio Statuto allo schema tipo
approvato dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare di concerto con il Ministro dello sviluppo economico;
Visto il decreto 24 giugno 2016 del Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare di concerto con il Ministro dello
sviluppo economico, di approvazione dello schema di Statuto-tipo per
i consorzi per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di
imballaggio, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana n. 158 dell'8 luglio 2016;
Visto il decreto 3 maggio 2017 del Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare «Correttivo del decreto 24 giugno
2016 concernente l'approvazione dello schema di Statuto-tipo per i
consorzi per gli imballaggi», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana n. 118 del 23 maggio 2017;
Visto lo Statuto del Consorzio Recupero Vetro (CoReVe) approvato
dall'assemblea straordinaria del 21 novembre 2017, trasmesso ai fini
dell'approvazione ai sensi e per gli effetti di quanto previsto
dall'art. 223 del decreto legislativo n. 152/2006, con nota del 6
dicembre 2017;
Vista l'istruttoria eseguita, che ha coinvolto anche l'ufficio
legislativo, volta a verificare l'adeguatezza dello Statuto trasmesso
allo schema di Statuto-tipo di cui al decreto 3 maggio 2017 del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
Vista la nota del 30 luglio 2019, acquisita agli atti in pari data
al protocollo n. 13768/RIN, con la quale il CoReVe ha recepito gli
ulteriori elementi giuridici richiesti per l'approvazione dello
Statuto adeguato;
Visto il supplemento istruttorio con il quale si e' accertato che
il Consorzio avesse recepito nel testo di Statuto le integrazioni e
le modifiche richieste;
Ritenuto, pertanto, sulla base dell'attivita' istruttoria, che le
norme statutarie sono conformi alle previsioni del suddetto schema di
Statuto tipo del 3 maggio 2017;
Decreta:
Art. 1
Statuto
1. E' approvato, ai fini e per gli effetti dell'art. 223, comma 2
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, lo Statuto del
Consorzio Recupero Vetro (CoReVe) di cui all'Allegato 1, che
costituisce parte integrante del presente decreto.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Titolo I
STRUTTURA ED ATTIVITÀ DEL CONSORZIO
Allegato 1
Statuto del Consorzio Recupero Vetro (CoReVe)
Art. 1.
Natura, sede e durata del Consorzio
1. Ai sensi di quanto previsto dall'art. 223 del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e' costituito con sede in Milano
il consorzio denominato «Consorzio Recupero Vetro» o «CoReVe» (di
seguito anche «Consorzio»), con il fine di perseguire gli obiettivi e
svolgere i compiti indicati al successivo art. 3.
2. Il Consorzio opera su tutto il territorio nazionale nel
rispetto dei criteri e dei principi di efficacia, efficienza,
economicita', trasparenza, e di libera concorrenza, garantendo il
ritiro, la raccolta, il recupero e il riciclaggio dei rifiuti di
imballaggi in vetro in via sussidiaria all'attivita' di altri
operatori economici del settore, senza limitare, impedire o comunque
condizionare direttamente ne' indirettamente il fondamentale diritto
alla liberta' d'iniziativa economica individuale.
3. La durata del Consorzio e' fissata al 31 dicembre 2100 e puo'
essere prorogata qualora a tale termine permangano i presupposti
normativi di costituzione.
4. Il Consorzio puo' essere anticipatamente sciolto e posto in
liquidazione con le modalita' indicate nel successivo art. 23,
qualora i presupposti normativi della sua costituzione vengano meno
prima dello scadere del termine di cui al comma 3, previo parere del
Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare (di
seguito anche «MATTM») e del Ministero dello sviluppo economico (di
seguito anche «MISE»).
5. Il Consorzio ha personalita' giuridica di diritto privato,
senza scopo di lucro, ed e' disciplinato, per tutto cio' che non e'
regolato dal presente statuto, dalle norme contenute dagli articoli
2602 al 2615-bis del codice civile.
6. Lo spostamento della sede nell'ambito dello stesso comune non
comporta la modifica dello Statuto.
7. Il Consorzio opera sotto la vigilanza del MATTM e del MISE.
Art. 2.
Consorziati
1. Partecipano al Consorzio:
(a) Fabbricanti e trasformatori di imballaggi in vetro, nonche'
importatori di imballaggi in vetro vuoti (di seguito anche
«Trasformatori»);
(b) Fornitori di materiali di imballaggio in vetro, categoria
che comprende i produttori e gli importatori di materie prime di
imballaggio (di seguito anche «Produttori»).
2. Possono altresi' partecipare al Consorzio i recuperatori ed i
riciclatori che non corrispondono alla categoria dei produttori, come
definiti ai sensi dell'art. 218, comma 1, lettere l), m), n) ed o)
del decreto legislativo n. 152 del 2006 (di seguito anche
«Recuperatori e Riciclatori»), previo accordo con gli altri
consorziati ed unitamente agli stessi, secondo criteri e modalita'
determinati nel regolamento consortile da adottarsi a norma del
successivo art. 19.
3. Le imprese di cui al comma 1 possono partecipare al Consorzio
anche tramite le proprie associazioni di categoria maggiormente
rappresentative a livello nazionale. Tali associazioni aderiscono
esclusivamente in nome e per conto delle imprese ad esse associate,
che abbiano conferito procura all'associazione stessa, pertanto tutte
le conseguenze economiche e giuridiche gravano esclusivamente sulle
imprese rappresentate.
4. Le imprese di cui ai precedenti commi 1 e 2 che esercitano le
attivita' proprie di piu' categorie di consorziati sono inquadrate
nella categoria prevalente secondo i criteri e le modalita'
determinati con regolamento da adottarsi a norma del successivo art.
19. La stessa disposizione si applica in caso di societa' controllate
e collegate.
5. Il numero dei consorziati e' illimitato.
6. La ripartizione e l'assegnazione delle quote consortili sono
disciplinate dal successivo art. 4.
Art. 3.
Oggetto del Consorzio
1. L'attivita' del CoReVe si conforma ai principi generali
contenuti nella parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.
152, Titolo II ed, in particolare ai principi di efficienza,
efficacia, economicita', trasparenza, e di libera concorrenza nelle
attivita' di settore.
2. Il Consorzio non ha fini di lucro, ed e' costituito per
concorrere a conseguire gli obiettivi di riciclo e di recupero di
tutti i rifiuti di imballaggio in vetro immessi al consumo nel
territorio nazionale. In particolare, il CoReVe razionalizza,
organizza, garantisce, promuove ed incentiva:
a) in via prioritaria, il ritiro dei rifiuti di imballaggi in
vetro, conferiti al servizio pubblico, su indicazione del Consorzio
Nazionale Imballaggi (di seguito «CONAI») di cui all'art. 224 del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
b) il recupero ed il riciclo dei rifiuti di imballaggio in
vetro;
c) l'utilizzo dei prodotti e dei materiali ottenuti dal
recupero e dal riciclo dei rifiuti di imballaggi in vetro;
d) lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di
imballaggio in vetro.
3. Il Consorzio, su indicazione del CONAI, adempie all'obbligo di
ritiro dei rifiuti di imballaggio in vetro provenienti dalla raccolta
differenziata effettuata dal servizio pubblico secondo le modalita'
ed i criteri previsti nell'ambito del piano specifico di prevenzione
e gestione di cui all'art. 223, comma 4, e del programma generale di
prevenzione e di gestione di cui all'art. 225 del decreto legislativo
3 aprile 2006, n. 152.
4. Il CoReVe, d'intesa con il CONAI, promuove l'informazione dei
comuni e dei loro eventuali delegati sui piu' efficaci ed efficienti
metodi di raccolta differenziata al fine di massimizzare le quantita'
riciclate dei rifiuti di imballaggi in vetro raccolti; nonche' degli
utilizzatori, degli utenti finali ed, in particolare, dei
consumatori, al fine di agevolare lo svolgimento delle funzioni
previste al precedente comma 1. L'informazione riguarda fra l'altro:
(a) i sistemi di recupero e di riciclo disponibili;
(b) il ruolo degli utilizzatori, ed in particolare dei
consumatori, nel processo di raccolta, recupero e riciclo dei rifiuti
di imballaggio in vetro;
(c) il significato dei marchi apposti sugli imballaggi in
vetro;
(d) i pertinenti elementi dei piani di gestione dei rifiuti di
imballaggi in vetro.
5. Per il perseguimento degli obiettivi indicati ai precedenti
commi, il Consorzio puo':
(a) svolgere tutte le attivita' anche complementari o
sussidiarie, direttamente o indirettamente coordinate e/o comunque
connesse quali, a titolo esemplificativo, l'acquisto e la concessione
di diritti di proprieta' intellettuale, e la promozione del mercato
di oggetti in materiale riciclato;
(b) compiere tutte le operazioni mobiliari, immobiliari e
finanziarie, e tutti gli atti necessari o utili per il raggiungimento
dell'oggetto consortile;
(c) promuovere campagne d'informazione, ricercare sinergie,
realizzare coordinamenti e stipulare accordi e contratti di programma
con soggetti pubblici e privati, universita' e istituti qualificati;
(d) porre in essere tutti gli atti di attuazione e/o
applicazione normativamente previsti.
6. Il Consorzio puo' strutturarsi in articolazioni regionali ed
interregionali, attraverso la modifica dello Statuto, secondo le
modalita' di cui all'art. 11. Il Consorzio puo' svolgere le attivita'
di cui al presente articolo anche attraverso soggetti terzi sulla
base di apposite convenzioni. Ai sensi dell'art. 177, comma 5 del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il Consorzio,
coordinandosi con il CONAI per quanto di competenza dello stesso,
puo', inoltre, stipulare, ai sensi degli articoli 181, 206 e 224 del
medesimo decreto, specifici accordi, contratti di programma,
protocolli d'intesa, anche sperimentali, con:
(a) il MATTM, il MISE, le regioni, le province, le autorita'
d'ambito, i comuni, loro aziende e societa' di servizi, concessionari
ed enti pubblici o privati;
(b) il CONAI medesimo;
(c) i consorzi, le societa', gli enti e gli istituti di ricerca
incaricati dello svolgimento di attivita' a contenuto tecnico,
tecnologico o finanziario comprese tra i fini istituzionali;
(d) i soggetti pubblici e/o privati interessati alla gestione
ambientale della medesima tipologia di materiali oggetto
dell'attivita' del Consorzio.
7. Nell'esercizio delle proprie funzioni, il CoReVe, puo'
avvalersi della collaborazione delle associazioni rappresentative dei
settori imprenditoriali di riferimento dei consorziati.
8. Per conseguire le proprie finalita' istituzionali, il
Consorzio puo' costituire enti e societa', e assumere partecipazioni
in enti e societa' gia' costituiti, previa autorizzazione del MATTM e
del MISE. La costituzione di enti e societa', e l'assunzione di
partecipazioni in altre societa' ed enti non e' consentita se sono
sostanzialmente modificati l'oggetto consortile e le finalita'
determinati dal presente Statuto. L'attivita' delle societa' e degli
enti partecipati e costituiti dal Consorzio deve, inoltre, svolgersi
nel rispetto delle norme e dei principi in materia di concorrenza, e
eventuali proventi e utili derivanti da tali partecipazioni devono
essere utilizzati esclusivamente per le finalita' previste dal
presente Statuto.
9. Nei termini stabiliti dalle norme vigenti e ai sensi dell'art.
223, comma 5 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il CoReVe
mette a punto, elabora e trasmette alla competente direzione generale
del MATTM ed al CONAI un proprio piano specifico di prevenzione che
costituisce la base per l'elaborazione del programma generale di
prevenzione e di gestione di cui all'art. 225 del predetto decreto.
10. Nei termini stabiliti dalle norme vigenti e ai sensi
dell'art. 223, comma 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,
il CoReVe trasmette annualmente alla competente direzione generale
del MATTM ed a CONAI una relazione sulla gestione relativa all'anno
precedente, corredata con l'indicazione nominativa dei consorziati,
il programma specifico ed i risultati conseguiti nel recupero e nel
riciclo dei rifiuti di imballaggio in vetro.
11. Il Consorzio e' soggetto passivo del diritto di accesso alle
informazioni ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195,
recante attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del
pubblico all'informazione ambientale, e ai sensi delle altre
disposizioni europee e nazionali che disciplinano il diritto di
accesso alle informazioni ambientali.
12. Il Consorzio si astiene da qualunque atto, attivita' o
iniziativa suscettibile di impedire, restringere o falsare la
concorrenza in ambito nazionale e comunitario, con particolare
riferimento allo svolgimento di attivita' economiche e di operazioni
di gestione dei rifiuti di imballaggio regolarmente autorizzate ai
sensi della vigente normativa.
Art. 4.
Quote di partecipazione al Consorzio
1. Le quote di partecipazione al Consorzio, costituenti il Fondo
consortile, sono divise come segue:
a- una quota, pari all'85% (ottantacinque percento) attribuita
ai Trasformatori;
b- una quota, pari al 7,5% (sette virgola cinque percento)
attribuita ai Produttori;
c- una quota, pari al 7,5% (sette virgola cinque percento)
attribuita ai Recuperatori e ai Riciclatori.
2. Nell'ambito di ciascuna categoria di consorziati, la
ripartizione delle quote tra le singole imprese consorziate e'
disciplinata dal regolamento consortile da adottarsi a norma del
successivo art. 19.
3. Il consiglio di amministrazione provvede, prima della
convocazione di ciascuna assemblea e con le modalita' indicate nel
regolamento, a ripartire le quote di partecipazione tra i consorziati
di ciascuna delle categorie.
4. La variazione della quota spettante al singolo consorziato
puo' determinare obblighi di versamento a carico di quest'ultimo. In
tal caso il consorziato e' tenuto a provvedere al pagamento degli
importi dovuti, a pena dell'impossibilita' di partecipare
all'assemblea. La variazione della quota non ha mai effetto per il
passato.
5. Chi intende essere ammesso come consorziato deve presentare
domanda scritta al consiglio di amministrazione dichiarando di
possedere i requisiti indicati al precedente art. 2, e di essere a
conoscenza delle disposizioni del presente Statuto, del regolamento
consortile adottato e di tutte le altre disposizioni regolamentari
vincolanti per i consorziati.
6. Le quote di partecipazione al Consorzio possono essere
trasferite a terzi solo in caso di trasferimento dell'azienda, e
contestualmente a tale trasferimento, e/o in caso di fusione e
scissione. In ogni altro caso il trasferimento delle quote consortili
e' nullo e privo di effetti giuridici.
Art. 5.
Fondo consortile - Fondi di riserva
1. Ciascuno dei consorziati e' tenuto a concorrere alla
costituzione del Fondo consortile versando una somma corrispondente
al proprio numero di quote assegnate ai sensi del precedente art. 4.
Il valore unitario della quota di partecipazione al Consorzio e'
determinato dall'Assemblea.
2. Il Fondo consortile puo' essere impiegato nella gestione del
Consorzio, con motivata deliberazione del consiglio di
amministrazione approvata dall'assemblea, ove siano insufficienti le
altre fonti di provviste finanziarie, ma deve essere reintegrato nel
corso dell'esercizio successivo.
3. Gli importi eventualmente dovuti dai singoli consorziati per
il mantenimento del Fondo consortile sono determinati dall'Assemblea
su proposta del consiglio di amministrazione.
4. Gli eventuali avanzi di gestione non concorrono alla
formazione del reddito. E' fatto divieto di distribuire avanzi di
gestione ai consorziati. Gli eventuali avanzi di gestione sono
gestiti in conformita' ai criteri definiti nello statuto del CONAI ed
alle procedure da esso approvate.
5. Al Fondo consortile si applicano le disposizioni degli
articoli 2614 e 2615 del codice civile.
6. Non si procede alla liquidazione delle quote e nulla e'
dovuto, a qualsiasi titolo, al consorziato receduto o escluso.
7. L'assemblea puo' costituire un Fondo di riserva con gli
eventuali avanzi di gestione conformemente al disposto dell'art. 224,
comma 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
Art. 6.
Finanziamento delle attivita' del CoReVe
1. Il Consorzio e' tenuto a garantire l'equilibrio della propria
gestione finanziaria.
2. I mezzi finanziari per il funzionamento del CoReVe provengono:
a) dai contributi versati dai consorziati o da terzi, ed in
particolare dall'eventuale contributo annuo previsto al successivo
art. 9, comma 2, lettera i);
b) dal contributo ambientale attribuito al CoReVe da CONAI, con
apposita convenzione ai sensi dell'art. 224, comma 8 del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e versato dal CONAI medesimo ai
sensi dell'art. 223, comma 3. Il predetto contributo ambientale,
costituisce mezzo proprio del Consorzio ed e' utilizzato per il
ritiro degli imballaggi primari o comunque conferiti al servizio
pubblico, nel rispetto della libera concorrenza nelle attivita' di
settore;
c) dai proventi della cessione dei rifiuti di imballaggi in
vetro raccolti e ritirati a seguito di convenzioni stipulate da
CoReVe con i comuni o loro delegati, nonche' delle prestazioni di
servizi connesse;
d) dai proventi della gestione patrimoniale ivi comprese
eventuali liberalita';
e) dall'utilizzazione dei Fondi di riserva;
f) dall'eventuale utilizzazione del Fondo consortile con le
modalita' indicate al precedente art. 5, commi 4 e 2;
g) da eventuali contributi e finanziamenti provenienti da enti
pubblici e/o privati;
h) dalle eventuali somme, diverse da quelle previste all'art.
14 dello Statuto del CONAI, versate al Consorzio dal CONAI per le
finalita' consortili.
Art. 7.
Diritti e obblighi consortili
1. I consorziati hanno diritto di partecipare, nelle forme
previste dal presente Statuto, alla definizione delle decisioni del
CoReVe in vista del conseguimento degli scopi statutari, ed allo
svolgimento delle attivita' consortili. I consorziati possono fruire
dei servizi e delle prestazioni del Consorzio.
2. Il CoReVe accerta il corretto adempimento, da parte dei
consorziati, degli obblighi derivanti dalla partecipazione al
Consorzio ed intraprende le azioni necessarie per accertare e
reprimere eventuali violazioni a tali obblighi.
3. In caso d'inadempimento degli obblighi consortili, il
consiglio di amministrazione puo' comminare una sanzione pecuniaria
commisurata alla gravita' dell'infrazione. Con regolamento
consortile, da adottarsi a norma del successivo art. 19, sono
individuate le infrazioni, la misura minima e massima delle sanzioni
applicabili e le norme del relativo procedimento. In sede di
Assemblea il consorziato sanzionato non puo' esercitare il diritto di
voto fino all'avvenuto pagamento della sanzione comminata.
4. I consorziati sono, inoltre, obbligati a:
a) concorrere alla costituzione del Fondo consortile;
b) versare l'eventuale contributo annuo deliberato
dall'assemblea ai sensi del successivo art. 9, comma 2, lettera i);
c) trasmettere al consiglio di amministrazione tutti i dati e
le informazioni da questo richiesti e attinenti all'oggetto
consortile;
d) sottoporsi a tutti i controlli disposti dal consiglio di
amministrazione, al fine di accertare l'esatto adempimento degli
obblighi consortili, con modalita' che faranno salva la riservatezza
del dati dei consorziati;
e) osservare lo Statuto, il regolamento consortile e le
deliberazioni degli organi del Consorzio, che sono vincolanti per
tutti i consorziati;
f) favorire gli interessi del Consorzio e non svolgere
attivita' contrastante le finalita' dello stesso.
5. I consorziati tenuti ad aderire al CONAI ai sensi dell'art.
221, comma 2 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sono
obbligati ad indicare al CONAI che il Consorzio e' il soggetto,
costituito ai sensi dell'art. 221, comma 3, lettera b) del citato
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, al quale partecipano.
Titolo II
ORGANI
Art. 8.
Organi del Consorzio
1. Sono organi del Consorzio:
a) l'assemblea;
b) il consiglio di amministrazione;
c) il Presidente ed, in sua assenza o impedimento, il
Vicepresidente;
d) il collegio sindacale;
e) il Direttore generale.
Art. 9.
Composizione e funzioni dell'Assemblea ordinaria
1. Ogni consorziato ha diritto ad un numero di voti
nell'assemblea pari al numero delle proprie quote di partecipazione
al CoReVe. Possono esercitare il diritto di voto i consorziati in
regola con l'adempimento degli obblighi consortili previsti al
precedente art. 7.
2. L'assemblea ordinaria:
a) elegge i componenti del consiglio di amministrazione;
b) elegge due componenti effettivi e uno supplente, nonche' il
Presidente del Collegio sindacale;
c) delibera l'affidamento dell'incarico della revisione legale
dei conti al Collegio sindacale o ad una societa' di revisione, ai
sensi del successivo art. 16;
d) approva il bilancio preventivo annuale, accompagnato dai
documenti previsti al successivo art. 18, comma 4, e il bilancio
consuntivo annuale accompagnato dai documenti previsti al successivo
art. 18, comma 6;
e) approva i programmi di attivita' e di investimento del
Consorzio;
f) determina il valore unitario delle quote di partecipazione
al Consorzio;
g) delibera circa l'eventuale assegnazione di un'indennita' di
carica al Presidente ed al Vicepresidente dell'emolumento annuale e/o
l'indennita' di seduta ai componenti del Consiglio di Amministrazione
e del Collegio sindacale;
h) delibera su tutti gli altri argomenti attinenti alla
gestione del Consorzio riservati alla sua competenza dal presente
Statuto o dalla legge e su quelli sottoposti al suo esame dal
consiglio di amministrazione;
i) delibera l'eventuale contributo annuo previsto ai precedente
art. 6, comma 2, lettera a), per il perseguimento delle finalita'
statutarie;
j) approva la relazione sulla gestione, il piano specifico di
prevenzione, nonche' i risultati conseguiti nel riciclo e nel
recupero dei rifiuti di imballaggi, di cui all'art. 3, comma 10;
k) delibera ogni opportuno provvedimento in merito ai mezzi
finanziari menzionati al precedente art. 6.
Art. 10.
Funzionamento dell'Assemblea ordinaria
1. L'Assemblea e' convocata dal consiglio di amministrazione
almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio.
2. La convocazione ha luogo mediante posta elettronica
certificata inviata ai consorziati almeno quindici giorni prima del
giorno fissato per l'Assemblea e mediante avviso depositato presso la
sede del Consorzio, divulgato attraverso il relativo sito web almeno
quindici giorni prima del giorno fissato per l'assemblea. La
convocazione deve indicare l'ordine del giorno, il luogo e la data
della prima e, eventualmente, ad almeno ventiquattro ore di distanza
da tale data, della seconda convocazione, salvo il caso di
particolare urgenza in cui deve comunque essere osservato il termine
minimo di cinque giorni.
3. In alternativa, la convocazione ha luogo a mezzo lettera
raccomandata o telefax, inviati ai consorziati, almeno quindici
giorni prima dell'adunanza, salvo il caso di particolare urgenza in
cui deve comunque essere osservato il termine minimo di cinque
giorni.
4. L'Assemblea e' convocata dal consiglio di amministrazione
quando lo ritenga necessario. La convocazione puo' essere richiesta,
con l'indicazione degli argomenti da trattare, anche da un numero di
consorziati detentori, sulla base della ripartizione effettuata
dall'ultima assemblea, almeno di un quinto di tutte le quote di
partecipazione al Consorzio.
5. La convocazione dell'assemblea puo' anche avvenire su
richiesta dal Collegio sindacale. In tale caso il consiglio di
amministrazione e' tenuto a procedere alla convocazione
dell'Assemblea entro dieci giorni dalla richiesta.
6. Il consorziato partecipa all'assemblea in persona del legale
rappresentante o di un proprio delegato. Il consorziato puo' farsi
rappresentare con delega scritta, da conservarsi da parte del
Consorzio. Non sono ammesse piu' di 10 (dieci) deleghe alla stessa
persona. Tali limiti non si applicano alle associazioni
imprenditoriali di categoria.
7. E' ammessa la partecipazione anche per teleconferenza o
videoconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere
identificati e sia loro consentito seguire la discussione ed
intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti
affrontati.
8. L'assemblea e' validamente costituita, in prima convocazione,
quando i rappresentanti delle imprese consorziate presenti
costituiscono piu' della meta' delle quote consortili
complessivamente sottoscritte ed, in seconda convocazione, qualunque
sia la percentuale di quote consortili rappresentate dai
partecipanti.
9. Ogni consorziato esprime nell'assemblea un numero di voti pari
alle proprie quote di partecipazione al Consorzio. Con regolamento
consortile adottato a norma del successivo art. 19 sono determinate
le modalita' operative volte ad assicurare il rispetto del presente
comma.
10. L'assemblea delibera in sede ordinaria con la maggioranza dei
voti presenti, anche per delega.
11. Le assemblee sono presiedute dal Presidente del CoReVe o, in
caso di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente ovvero, in
assenza del Vicepresidente, dal consigliere piu' anziano.
12. La rappresentanza puo' essere conferita per singole
assemblee, con effetto anche per la convocazione successiva per
quelle convocate durante un periodo espressamente indicato dal
consorziato nella delega, comunque non superiore a tre anni. In
mancanza di indicazioni espresse, la delega si intende conferita per
la singola assemblea. E' sempre ammessa la revoca della delega, che
deve essere comunicata per iscritto dal delegante al delegato e al
Consorzio.
13. La rappresentanza non puo' essere conferita agli
amministratori, ai sindaci e ai dipendenti del Consorzio.
Art. 11.
Assemblea straordinaria
1. L'assemblea straordinaria e' validamente costituita in prima
convocazione quando i rappresentanti dei consorziati presenti
rappresentano almeno i due terzi delle quote di partecipazione al
Consorzio complessive, e delibera con la maggioranza dei due terzi
dei voti presenti, anche per delega. In seconda convocazione e con il
medesimo ordine del giorno l'assemblea straordinaria puo' deliberare
quando i rappresentanti dei consorziati presenti rappresentano almeno
la meta' delle quote consortili complessive, e le deliberazioni
devono essere prese con la maggioranza dei voti presenti, anche per
delega.
2. L'assemblea straordinaria delibera:
a) sulle modificazioni da apportare al presente Statuto. Le
deliberazioni di modifica dello Statuto sono sottoposte
all'approvazione del MATTM e del MISE;
b) sull'approvazione del regolamento consortile e sulle
relative modifiche, secondo quando disposto al successivo art. 19;
c) sull'eventuale scioglimento anticipato del Consorzio
nell'ipotesi indicata nel precedente art. 1, comma 4. In questo
ultimo caso trova applicazione quanto disposto al successivo art. 23.
3. Si osservano per il resto le disposizioni del precedente art.
10 in materia di assemblea ordinaria.
Art. 12.
Composizione e funzioni del consiglio d'amministrazione
1. Il consiglio di amministrazione si compone di quattordici
membri, salvo quanto previsto al comma 3.
2. I membri del consiglio di amministrazione sono eletti
dall'assemblea, in rappresentanza dei consorziati secondo la seguente
ripartizione:
a. dodici membri in rappresentanza della categoria dei
Trasformatori (art. 2, comma 1, lettera a) del presente Statuto);
b. un membro in rappresentanza della categoria dei Produttori
(art. 2, comma 1, lettera b) del presente Statuto);
c. previo accordo con gli altri consorziati, un membro in
rappresentanza della categoria dei Recuperatori e Riciclatori (art.
2, comma 2 del presente Statuto).
In caso di partecipazione al Consorzio anche dei Recuperatori e
Riciclatori, previo accordo con gli altri consorziati, dovra' essere
garantita l'eguaglianza del numero dei consiglieri in rappresentanza
della categoria Recuperatori e Riciclatori con quella della categoria
Produttori.
3. Il consiglio di amministrazione si considera validamente
costituito anche con un numero di componenti inferiore a quattordici,
purche' risultino eletti i consiglieri in rappresentanza della
categoria dei Trasformatori, qualora una categoria di consorziati non
si costituisca o non elegga, per qualsivoglia motivo, i propri
rappresentanti in seno al consiglio di amministrazione.
4. All'elezione dei membri del consiglio di amministrazione si
procede mediante votazione su liste distinte per ciascuna categoria
di consorziati. I singoli consorziati votano per i candidati della
lista della categoria cui appartengono. Con il regolamento da
adottarsi a norma del successivo art. 19 sono determinate le
modalita' ed i sistemi di voto.
5. Alle riunioni del consiglio di amministrazione partecipano i
componenti del Collegio sindacale e, con funzioni consultive, il
Direttore generale del Consorzio.
6. Il consiglio di amministrazione e' investito dei piu' ampi
poteri per la gestione ordinaria e straordinaria del Consorzio ed ha
facolta' di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per
l'attuazione e il raggiungimento degli scopi consortili. A titolo
esemplificativo e non esaustivo il consiglio di amministrazione:
a) nomina fra i propri componenti il Presidente ed il
Vicepresidente;
b) salvo quanto previsto all'art. 14, comma 3, determina le
funzioni ed assegna le deleghe operative al Presidente, al
Vicepresidente e al Direttore generale;
c) convoca l'Assemblea, fissandone l'ordine del giorno;
d) conserva il libro dei consorziati e provvede al suo costante
aggiornamento;
e) definisce la ripartizione delle quote assembleari in
conformita' alle disposizioni del presente Statuto e dell'apposito
regolamento;
f) redige il bilancio preventivo annuale ed il bilancio
consuntivo annuale, da sottoporre all'assemblea per l'approvazione.
Questi documenti devono essere trasmessi al CONAI;
g) redige la situazione patrimoniale ai sensi dell'art.
2615-bis del codice civile;
h) definisce annualmente il fabbisogno finanziario del
Consorzio ed i criteri di finanziamento e determina l'entita' degli
eventuali contributi, di cui al precedente art. 6, comma 2, lettera
a), a carico dei consorziati e stabilisce le modalita' del relativo
versamento, da sottoporre alla delibera dell'assemblea; predispone e
approva la documentazione da fornire al CONAI, di accompagnamento
alle eventuali richieste di adeguamento del contributo ambientale
CONAI di cui al comma 8 dell'art. 224 del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152;
i) predispone il piano specifico di prevenzione previsto al
precedente art. 3, comma 10, da sottoporre all'assemblea per
approvazione;
j) adotta gli schemi di regolamenti consortili, e relative
modifiche, da sottoporre all'assemblea per l'approvazione;
k) adotta il programma pluriennale ed annuale di attivita' del
Consorzio;
l) delibera sulle eventuali proposte di articolazione regionale
ed interregionale del Consorzio nonche' sulle proposte di accordi e
di convenzioni di cui al precedente art. 3, comma 6;
m) delibera la stipulazione di tutti gli atti e contratti di
ogni genere inerenti l'attivita' consortile e di quelli relativi al
rapporto con il personale dipendente ed ai rapporti di prestazione
d'opera professionale;
n) delibera su tutte le materie di cui al precedente art. 3;
o) nomina e revoca il Direttore generale del Consorzio
stabilendone il compenso;
p) determina l'organico del personale del Consorzio;
q) delibera sulle richieste di adesione al Consorzio. La
delibera che respinge la richiesta di ammissione deve essere motivata
e comunicata al CONAI;
r) vigila sull'esatto adempimento degli obblighi dei
consorziati nei confronti del Consorzio e determina l'irrogazione di
eventuali sanzioni e la relativa entita';
s) autorizza il Presidente o il Vicepresidente a conferire
procure per singoli atti o categorie di atti;
t) compie tutti gli atti e le operazioni di ordinaria e
straordinaria amministrazione, fatta eccezione soltanto per quelli
che, per disposizione di legge o del presente statuto, siano
riservati ad altri organi del Consorzio;
u) delibera su atti e iniziative opportuni per assicurare il
necessario coordinamento con le pubbliche amministrazioni, il CONAI,
gli altri consorzi e soggetti associativi costituiti ed operanti ai
sensi degli articoli 223 e 224 del citato decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152;
v) delibera sull'esclusione dei consorziati;
w) approva le candidature da sottoporre all'assemblea del CONAI
per l'elezione dei componenti del relativo Consiglio di
Amministrazione ai sensi dello Statuto e del regolamento CONAI;
x) approva il testo dell'allegato tecnico relativo agli
imballaggi in vetro dell'accordo di programma quadro stipulato dal
CONAI con l'Associazione nazionali comuni italiani (ANCI), con
l'Unione delle province italiane (UPI) o con i soggetti o forme
associative previsti dall'art. 224, comma 5 del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152;
y) approva il testo della convenzione da stipularsi con il
CONAI per l'attribuzione del contributo ambientale, quale prevista
dall'art. 224, comma 8 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
z) propone all'assemblea le modifiche dello Statuto.
7. Il consiglio di amministrazione puo' avvalersi del supporto
consultivo delle associazioni rappresentative dei settori
imprenditoriali di riferimento dei consorziati.
8. Nei limiti di quanto indicato al presente articolo, il
consiglio di amministrazione puo' delegare al Presidente e al
Vicepresidente talune delle proprie attribuzioni, determinando i
limiti della delega. Il consiglio di amministrazione puo' altresi'
affidare al Presidente o al Vicepresidente o al Direttore generale,
specifici incarichi.
9. Non possono essere oggetto di delega la redazione del bilancio
e gli altri adempimenti indicati alla lettera f).
Art. 13.
Funzionamento del Consiglio di Amministrazione
1. I componenti del consiglio di amministrazione durano in carica
tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per
l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro
carica. I componenti del consiglio di amministrazione sono
rieleggibili. La cessazione degli amministratori per scadenza dei
termini ha effetto dal momento in cui il consiglio di amministrazione
e' stato ricostituito.
2. In caso di cessazione dalla carica per qualsiasi causa di un
componente del consiglio di amministrazione, gli altri provvedono a
sostituirlo esclusivamente tramite cooptazione di altro consigliere
in rappresentanza della categoria di appartenenza del predecessore,
con apposita deliberazione, sentito il Collegio sindacale, al fine di
consentire il rispetto del criterio di rappresentativita' indicato
nel precedente art. 12, comma 1. Il consigliere cosi' nominato resta
in carica fino all'assemblea successiva.
3. Qualora, per qualunque ragione, venga a cessare dalla carica
la meta' o piu' dei consiglieri eletti, quelli rimasti in carica
convocano d'urgenza l'assemblea affinche' provveda alla sostituzione
dei consiglieri cessati. Se vengono a cessare tutti i consiglieri,
l'assemblea per la ricostituzione dell'organo e' immediatamente
convocata dal Collegio sindacale o, in mancanza, anche da un solo
consorziato.
4. Il diritto di revoca dei consiglieri spetta all'Assemblea;
tale diritto puo' essere esercitato solo per giusta causa.
5. Il consiglio di amministrazione e' convocato mediante invito
scritto dal Presidente e, in caso di assenza od impedimento, dal
Vicepresidente almeno ogni trimestre e tutte le volte in cui vi sia
materia per deliberare, oppure quando ne sia fatta richiesta da
almeno due consiglieri. In tale ultimo caso il Consiglio viene
convocato entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.
6. La convocazione deve essere fatta per iscritto, con e-mail, o
con Posta elettronica certificata, o con lettera raccomandata o con
fax, e deve indicare l'ordine del giorno, il luogo e la data della
riunione. La convocazione deve pervenire ai consiglieri almeno sette
giorni prima dell'adunanza o, in caso di urgenza, almeno due giorni
prima.
7. Le riunioni del consiglio di amministrazione, se regolarmente
convocate, sono valide quando vi sia la presenza di almeno cinque
componenti. La riunione si considera altresi' valida allorche', anche
in assenza di formale convocazione, sono presenti tutti gli
amministratori e tutti i componenti effettivi del Collegio sindacale.
8. Le riunioni del consiglio possono avere luogo sia nella sede
del Consorzio sia altrove purche' in Italia. Le adunanze del
consiglio di amministrazione possono tenersi anche per teleconferenza
o videoconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano
essere identificati e sia loro consentito seguire la discussione ed
intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti
affrontati. Verificati questi requisiti, il consiglio di
amministrazione si considera tenuto nel luogo in cui si trova chi
presiede ai sensi del successivo comma 10, e dove pure deve trovarsi
il segretario, onde consentire la stesura e la sottoscrizione del
verbale scritto sul libro.
9. Per la validita' delle deliberazioni e' necessario il voto
favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parita' prevale
il voto del Presidente ovvero, in sua assenza o impedimento, del
Vicepresidente.
10. Le riunioni del consiglio di amministrazione sono presiedute
dal Presidente o, in caso di assenza o di impedimento, dal
Vicepresidente o dal consigliere piu' anziano, in caso di assenza del
Vicepresidente.
11. Ai consiglieri spetta il rimborso delle spese di viaggio e di
soggiorno nonche' un emolumento, se deliberati dall'assemblea ai
sensi di quanto previsto al precedente art. 9, comma 2, lettera g).
12. Il verbale della riunione del consiglio e' redatto dal
segretario del consiglio di amministrazione, che assiste alla
riunione e che e' nominato da chi presiede il consiglio stesso. Il
verbale della riunione del consiglio e' sottoscritto da chi lo
presiede e dal segretario.
13. Non e' ammessa la delega neanche ad un altro componente del
consiglio.
14. Gli amministratori sono tenuti ad esercitare le loro funzioni
nell'esclusivo interesse del Consorzio ed in maniera imparziale ed
indipendente.
Art. 14.
Presidente e Vicepresidente
1. Il Presidente ed il Vicepresidente del Consorzio sono nominati
dal consiglio di amministrazione fra i propri componenti secondo
l'ordine delle categorie di cui all'art. 12, comma 1, lettere a) e
b), e durano in carica fino alla cessazione del Consiglio di
Amministrazione che li ha nominati.
2. Qualora il Presidente cessi anticipatamente dalla carica, il
nuovo Presidente e' scelto tra gli amministratori eletti nella quota
riservata alla sua stessa categoria. Il nuovo Presidente dura in
carica fino al termine del triennio iniziato dal suo predecessore.
3. Spetta al Presidente:
a) la rappresentanza legale del Consorzio nei confronti dei
terzi ed in giudizio, con facolta' di promuovere azioni ed istanze
innanzi ad ogni autorita' giurisdizionale, anche arbitrale, ed
amministrativa;
b) la firma consortile;
c) la presidenza delle riunioni del consiglio di
amministrazione e dell'Assemblea;
d) la rappresentanza del Consorzio nei rapporti con le
pubbliche amministrazioni;
e) l'attuazione alle deliberazioni adottate dal consiglio di
amministrazione;
f) la vigilanza sulla tenuta e sulla conservazione dei
documenti ed in particolare dei verbali delle adunanze dell'assemblea
e del consiglio di amministrazione;
g) accertare che si operi in conformita' agli interessi del
Consorzio;
h) conferire, previa autorizzazione del consiglio di
amministrazione, procure per singoli atti o categorie di atti;
i) esercitare ogni altro potere delegatogli dal Consiglio di
Amministrazione.
4. In caso di assoluta urgenza e di conseguente impossibilita' di
convocare utilmente il consiglio di amministrazione, il Presidente o
altro soggetto delegato puo' adottare temporaneamente i provvedimenti
piu' opportuni; in tal caso e' tenuto a sottoporli alla ratifica del
consiglio di amministrazione alla prima riunione utile.
5. In caso di assenza dichiarata od impedimento le funzioni
attribuite al Presidente sono svolte dal Vicepresidente.
6. I compiti e le funzioni del Vicepresidente sono stabiliti dal
consiglio di amministrazione.
Art. 15.
Collegio sindacale
1. Il Collegio sindacale e' composto di tre membri effettivi e
due supplenti. Uno dei componenti effettivi e uno dei supplenti sono
designati dal MATTM e dal MISE, tra i dipendenti dei detti Ministeri.
Gli altri componenti effettivi e supplenti sono eletti dall'Assemblea
tra professionisti iscritti al registro dei revisori contabili.
2. Nel caso di mancata nomina del sindaco effettivo da parte del
MATTM e del MISE, il sindaco supplente di nomina assembleare
subentrera' nella carica di terzo sindaco effettivo del Collegio
sindacale sino all'avvenuta nomina da parte del MATTM e del MISE.
3. I sindaci restano in carica tre esercizi, scadono alla data
dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo
all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili.
4. In caso di cessazione dalla carica per qualsiasi causa, la
relativa sostituzione ha luogo a mezzo dei sindaci supplenti. Il
sindaco nominato in sostituzione resta in carica fino all'Assemblea
successiva.
5. Il diritto di revoca dei sindaci spetta all'Assemblea che lo
esercita per giusta causa.
6. Il Collegio sindacale:
i. controlla la gestione del Consorzio;
ii. vigila sull'osservanza della legge, del presente Statuto e
del regolamento consortile, sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione, in particolare sull'adeguatezza dell'assetto
organizzativo, amministrativo e contabile adottato dal Consorzio e
sul suo concreto funzionamento;
iii. redige annualmente la relazione di competenza a commento
del bilancio consuntivo.
7. I sindaci partecipano alle sedute dell'assemblea ed alle
riunioni del consiglio di amministrazione. Possono, inoltre chiedere
agli amministratori notizie sull'andamento delle operazioni
consortili o su determinati affari e possono procedere, anche
individualmente, ad atti di ispezione e di controllo.
8. Ai sindaci spetta il rimborso delle spese di viaggio e di
soggiorno nonche' un emolumento se deliberati dall'assemblea al sensi
di quanto previsto al precedente art. 9, comma 2, lettera g).
Art. 16.
Revisione legale dei conti
1. Il controllo contabile sul Consorzio e' esercitato dal
Collegio sindacale o da una societa' di revisione legale iscritta
nell'apposito registro.
2. Il Collegio sindacale o la societa' incaricata della revisione
legale:
a) esprimono con apposita relazione un giudizio sul bilancio di
esercizio;
b) verificano nel corso dell'esercizio la regolare tenuta della
contabilita' sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione
nelle scritture contabili.
3. La relazione, redatta in conformita' ai principi di cui
all'art. 11 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39,
comprende:
a) un paragrafo introduttivo che identifica i conti annuali o
consolidati sottoposti a revisione legale e il quadro delle regole di
redazione applicate dalla societa';
b) una descrizione della portata della revisione legale svolta
con l'indicazione dei principi di revisione osservati;
c) un giudizio sul bilancio che indichi chiaramente se questo
e' conforme alle norme che ne disciplinano la redazione e se
rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e
finanziaria e il risultato economico dell'esercizio;
d) eventuali richiami di informativa che il revisore sottopone
all'attenzione dei destinatari del bilancio, senza che essi
costituiscano rilievi;
e) un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione
con il bilancio.
4. Nel caso in cui il revisore esprima un giudizio sul bilancio
con rilievi, un giudizio negativo o rilasci una dichiarazione di
impossibilita' di esprimere un giudizio, la relazione deve illustrare
analiticamente i motivi della decisione.
5. La relazione e' datata e sottoscritta dal responsabile della
revisione.
6. La societa' di revisione legale ha diritto a ottenere dagli
amministratori documenti e notizie utili all'attivita' di revisione
legale e puo' procedere ad accertamenti, controlli ed esame di atti e
documentazione.
7. L'assemblea determina ogni triennio l'affidamento della
revisione legale.
8. L'assemblea, su proposta motivata del Collegio sindacale,
conferisce l'incarico di revisione legale dei conti e determina il
corrispettivo spettante alla societa' di revisione legale per
l'intera durata dell'incarico e gli eventuali criteri per
l'adeguamento di tale corrispettivo durante l'incarico.
9. L'incarico ha la durata di tre esercizi, con scadenza alla
data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio
relativo al terzo esercizio dell'incarico.
10. L'Assemblea revoca l'incarico alla societa' di revisione
legale, sentito il Collegio sindacale, quando ricorra una giusta
causa, provvedendo contestualmente a conferire l'incarico ad altra
societa' di revisione legale secondo le modalita' del comma 8. Non
costituisce giusta causa di revoca la divergenza di opinioni in
merito a un trattamento contabile o a procedure di revisione.
11. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del Capo
IV del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.
Art. 17.
Direttore generale
1. L'incarico di Direttore generale e' conferito dal consiglio di
amministrazione, su proposta del Presidente, a persona che abbia
maturato significative esperienze di tipo manageriale.
2. Il rapporto di lavoro del Direttore generale e' regolato dal
contratto di diritto privato.
3. Le funzioni e le deleghe del Direttore generale sono
determinate dal consiglio di amministrazione. In ogni caso il
Direttore generale:
a) coadiuva il Presidente nell'esecuzione delle deliberazioni
degli organi consortili;
b) effettua le operazioni correnti amministrative, civili,
commerciali e fiscali, queste ultime anche con riguardo all'eventuale
contenzioso, necessarie per assicurare il buon funzionamento del
Consorzio;
c) gestisce i rapporti con le banche e gli enti previdenziali;
d) assume, nel rispetto dell'organico stabilito dal consiglio
di amministrazione, il personale dipendente ivi inclusi i dirigenti e
quadri.
L'assunzione ed il licenziamento del singolo dirigente e quadro
sono soggetti alla preventiva autorizzazione del consiglio di
amministrazione;
e) cura, in accordo con il Presidente, i rapporti ordinari con
i consorziati, le istituzioni, le autorita', il CONAI, gli altri
consorzi e soggetti previsti dagli articoli 223 e 221, comma 3,
lettere a) e c) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, gli
altri terzi.
4. Il Direttore generale partecipa alle riunioni dell'assemblea e
del consiglio di amministrazione, senza diritto di voto.
5. Il Direttore generale firma la corrispondenza del Consorzio,
salva altresi' la possibilita' di ricevere dal Presidente, a cio'
autorizzato dal consiglio di amministrazione, specifiche procure per
singoli atti o categorie di atti.
Titolo III
DISPOSIZIONI GENERALI, FINANZIARIE TRANSITORIE E FINALI
Art. 18.
Esercizio finanziario - Bilancio
1. L'esercizio finanziario del Consorzio ha inizio il 1° gennaio
e termina il 31 dicembre di ogni anno.
2. Il Consorzio adotta un sistema di separazione contabile ed
amministrativa finalizzato ad evidenziare nei bilanci di cui ai commi
successivi le componenti patrimoniali, economiche e finanziarie
relative al contributo ambientale e al suo impiego per gli scopi cui
e' preposto.
3. Entro quattro mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, il
consiglio di amministrazione deve convocare l'assemblea ordinaria per
l'approvazione del bilancio consuntivo e del bilancio preventivo. La
convocazione puo' avvenire nel termine di sei mesi dalla chiusura
dell'esercizio, qualora particolari esigenze lo richiedano; in tale
ultima ipotesi gli amministratori sono tenuti a comunicare le ragioni
che giustificano la convocazione nel piu' ampio termine di sei mesi.
4. Il bilancio preventivo e' accompagnato da:
a) una relazione illustrativa sui programmi di attivita' da
realizzare nell'esercizio;
b) una relazione sulle differenze di previsione in rapporto
all'esercizio precedente.
5. I documenti menzionati ai precedenti commi 3 e 4 devono
restare depositati presso la sede del Consorzio in modo da consentire
a ciascun consorziato prenderne visione almeno cinque giorni prima
dello svolgimento dell'assemblea e finche' sia approvato il bilancio
consuntivo.
6. Il bilancio consuntivo e' costituito dal conto economico,
dallo stato patrimoniale e dal rendiconto finanziario del Consorzio
ed e' accompagnato dalla nota integrativa e dalla relazione sulla
gestione, cosi' come previsto dall'art. 2423 del codice civile.
7. La situazione patrimoniale redatta osservando le norme
relative al bilancio di esercizio per le societa' per azioni, e'
depositata presso il Registro delle imprese entro due mesi dalla
chiusura di esercizio ai sensi dell'art. 2615-bis del codice civile.
8. I progetti di bilancio devono essere comunicati al soggetto
incaricato della revisione legale dei conti e al Collegio sindacale
almeno trenta giorni prima della riunione dell'assemblea convocata
per la loro approvazione.
9. Il bilancio preventivo ed il bilancio consuntivo sono
trasmessi al CONAI, al MATTM e al MISE.
10. Le norme specifiche di amministrazione, finanza e
contabilita' sono definite nel regolamento adottato ai sensi del
successivo art. 19.
11. E' vietata la distribuzione degli avanzi di gestione alle
imprese consorziate.
Art. 19.
Regolamenti consortili
1. Per l'applicazione del presente Statuto ed ai fini
dell'organizzazione del Consorzio e dello svolgimento delle sue
attivita' il consiglio di amministrazione adotta uno o piu' schemi di
regolamenti consortili e li sottopone all'assemblea straordinaria per
l'approvazione.
2. I regolamenti approvati dall'assemblea straordinaria, e le
relative modifiche, sono comunicati al MATTM ed al MISE. Tali
Ministeri, qualora accertino che le norme regolamentari sono in
contrasto con le disposizioni del presente Statuto, possono in ogni
momento richiedere al Consorzio di adottare le necessarie modifiche.
3. Nel regolamento sono indicati eventuali ulteriori documenti o
libri che, in aggiunta a quelli previsti per legge, debbano essere
conservati obbligatoriamente, tra i quali necessariamente deve
risultare il libro dei consorziati.
Art. 20.
Rapporti con il Consorzio Nazionale Imballaggi - CONAI
1. Il Consorzio svolge le proprie attivita' in stretto
collegamento ed in costante collaborazione con il CONAI, come
previsto dai principi e con le modalita' indicati nella Parte IV del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.
2. A tal fine, tra l'altro, il Consorzio:
a) comunica regolarmente a CONAI i nominativi dei propri
iscritti e le relative variazioni, al fine di consentire le opportune
verifiche sulla partecipazione dei medesimi a CONAI;
b) interagisce costantemente con CONAI, eventualmente anche
attraverso la stipula di apposite convenzioni, allo scopo di
verificare la regolare riscossione del contributo ambientale dovuto
dai propri iscritti;
c) provvede, nei termini di legge, agli adempimenti indicati al
precedente art. 3, commi 9 e 10, nei casi e con le modalita' ivi
previsti.
3. Il Consorzio partecipa alle assemblee di CONAI in
rappresentanza dei propri consorziati, che gli abbiano conferito
delega, ad esclusione di quei consorziati che partecipino in proprio
o che abbiano conferito apposita delega a terzi.
Art. 21.
Rapporti con gli altri consorzi, con gli utilizzatori
e loro organizzazioni
1. Il Consorzio svolge le proprie attivita' in stretto
collegamento ed in costante collaborazione con gli altri consorzi ed
i soggetti associativi previsti all'art. 223 del decreto legislativo
3 aprile 2006, n. 152. In particolare, il Consorzio elabora, laddove
possibile e opportuno, forme di concertazione permanente per tutto
cio' che attiene alle materie di interesse dei
Produttori-Trasformatori.
2. Il Consorzio collabora altresi' con gli altri Produttori, con
gli utilizzatori e/o con le loro organizzazioni di categoria, per le
materie di comune interesse.
Art. 22.
Ingresso, recesso ed esclusione dei consorziati
1. I soggetti giuridici appartenenti alle categorie indicate al
precedente art. 2 possono chiedere di aderire al Consorzio inviando
domanda scritta di adesione al consiglio di amministrazione, con la
quale devono dichiarare di possedere i requisiti ivi previsti e di
essere a conoscenza delle disposizioni del presente Statuto, dei
regolamenti consortili e di tutte le altre disposizioni regolamentari
vincolanti per il Consorzio.
2. Il consiglio di amministrazione, previa indicazione dei dati e
delle informazioni che l'aspirante consorziato deve fornire
contestualmente o successivamente alla domanda, delibera sulla
richiesta. La richiesta di adesione puo' essere respinta nel caso in
cui il richiedente non abbia i requisiti per l'ammissione al
Consorzio secondo quanto previsto dall'art. 2, ovvero in presenza di
giustificate e comprovate ragioni. La decisione di rigetto della
richiesta di adesione deve essere comunicata a CONAI.
3. Le imprese iscritte nelle categorie dei Produttori e dei
Trasformatori possono recedere dal Consorzio in presenza di uno dei
presupposti di seguito indicati:
i. cessazione dell'attivita';
ii. variazione dell'oggetto sociale o dell'attivita' con
cessazione della produzione di imballaggi e relativi semilavorati;
iii. adozione o partecipazione ad altro sistema alternativo
istituito ai sensi dell'art. 221, comma 3, lettere a) o c) del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 debitamente autorizzato ai
sensi di legge.
4. Nei casi indicati nei paragrafi i) e ii) i consorziati possono
recedere previa comunicazione da inviarsi al consiglio di
amministrazione almeno sei mesi prima della fine dell'esercizio
annuale. Il consorziato e' tenuto al versamento dell'eventuale
contributo per l'anno in corso.
5. Nei casi indicati nel paragrafo iii) il recesso e' efficace
solo dal momento in cui, intervenuto il riconoscimento, il MATTM
accerta il corretto funzionamento del sistema alternativo e ne da'
comunicazione al Consorzio ai sensi e per gli effetti dell'art. 221,
comma 5 del suddetto decreto legislativo. Tale comunicazione e'
inviata per conoscenza al CONAI.
6. Le imprese iscritte nelle categorie dei Recuperatori e
Riciclatori possono recedere liberamente dal Consorzio, previa
comunicazione da inviare al consiglio di amministrazione almeno sei
mesi prima della fine dell'esercizio annuale. Il consorziato e'
tenuto al versamento dell'eventuale contributo dovuto per l'anno in
corso.
7. Il consiglio di amministrazione puo' deliberare l'esclusione
dal Consorzio se il consorziato perde i requisiti per l'ammissione al
Consorzio, se e' sottoposto a procedure concorsuali che non
comportino la continuazione dell'esercizio, anche provvisorio,
dell'impresa e in ogni altro caso in cui non puo' piu' partecipare
alla realizzazione dell'oggetto consortile.
8. Il regolamento di cui all'art. 19 puo' prevedere e
disciplinare altre esclusioni dal Consorzio per i casi in cui il
consorziato si rende responsabile di gravi violazioni agli obblighi
derivanti dalla sua partecipazione al Consorzio medesimo.
9. Una volta deliberata dal consiglio di amministrazione,
l'esclusione ha effetto immediato e deve essere comunicata, entro
quindici giorni, al consorziato e al CONAI, anche ai fini della
verifica dell'adempimento degli obblighi previsti nella Parte IV del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Titolo II.
10. Il Consorzio comunica al CONAI i nominativi dei consorziati
che hanno cessato di fare parte del Consorzio stesso.
11. Non si procede alla liquidazione della quota e nulla e'
dovuto a qualunque titolo al consorziato receduto o escluso.
Art. 23
Liquidazione - Scioglimento del Consorzio
1. Qualora il Consorzio si sciolga e sia posto in liquidazione,
l'assemblea straordinaria provvede alla nomina di uno o piu'
liquidatori determinandone i poteri, e delibera sulla destinazione
del patrimonio rimanente una volta effettuato il pagamento di' tutte
le passivita'.
2. La destinazione del patrimonio avviene nel rispetto delle
indicazioni impartite dal MATTM, e dal MISE, in conformita' alle
norme applicabili.
Art. 24.
Vigilanza
1. L'attivita' del Consorzio e' sottoposta alla vigilanza del
MATTM, e del MISE.
2. In caso di gravi irregolarita' nella gestione del Consorzio o
di impossibilita' di normale funzionamento degli organi consortili,
il MATTM, e il MISE possono disporre lo scioglimento di uno o piu'
organi e la nomina di un commissario incaricato di procedere alla
loro ricostituzione, e se non e' possibile procedere alla
ricostituzione di detti organi possono disporre la nomina di un
commissario incaricato della gestione del Consorzio.
Art. 25.
Norma finale
1. Per tutto quanto non espressamente disposto si applicano, in
quanto compatibili, le norme del codice civile e le altre comunque
regolanti la materia.