Dissesto idrogeologico: adottato il Piano operativo

In allegato l'elenco degli interventi proposti afferenti alla linea di finanziamento

Adottato il Piano operativo sul dissesto idrogeologico per il 2019. La manovra, finalizzata a dare attuazione al Piano operativo «Ambiente» FSC 2014-2020 - Linea di azione 1.1.1 «Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione  costiera» di  cui alle delibere Cipe n. 55/2016, n. 99/2017, n. 11/2018 e  n. 31/2018, è riportata nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019 (in Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2020, n. 14).

Soggetti beneficiari sono i presidenti  delle regioni - commissari straordinari per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e i presidenti delle Province autonome di
Trento e Bolzano.

Al ministero dell'Economia e delle  finanze - dipartimento della Ragioneria generale dello  Stato è affidato il compito di monitorare gli interventi.

Il valore complessivo del piano ammonta a 361.896.975,37 euro.

Di seguito il testo del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019. In fondo alla pagina sono disponibili gli allegati in pdf, rispettivamente recanti:

  • le risorse del piano operativo "Ambiente" FSC 2014-2020 (delibere Cipe n. 55/2016, n. 99/2017, n. 11/2018 e n. 31/2018);
  • l'elenco degli interventi proposti afferenti alla linea di finanziamento "Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e dell'erosione costiera" del piano operativo "Ambiente" Fsc 2014-2020 (delibera Cipe n. 55/2016).

 

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Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 dicembre 2019

Piano operativo per il dissesto idrogeologico per il 2019. (20A00278) 

in Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 2020, n. 14

              IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

su proposta del

MINISTRO DELL'AMBIENTE

E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE

Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme

in materia ambientale» ed, in particolare, la  parte  III  «Norme  in

materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di  tutela

delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche»;

Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito in  legge,

con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.  116,  concernente:

«Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e

l'efficientamento    energetico    dell'edilizia     scolastica     e

universitaria,  il  rilancio  e  lo  sviluppo   delle   imprese,   il

contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per

la definizione immediata di  adempimenti  derivanti  dalla  normativa

europea»;

Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133,  convertito,  con

modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164;

Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1,  concernente  il

«Codice della protezione civile»;

Visto il decreto-legge 28 settembre 2018,  n.  109,  convertito  in

legge, con modificazioni, dalla  legge  16  novembre  2018,  n.  130,

recante: «Disposizioni urgenti per la citta' di Genova, la  sicurezza

della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi

sismici del 2016 e 2017, il lavoro  e  le  altre  emergenze»,  e,  in

particolare l'art. 40, che  prevede  l'istituzione  di  una  apposita

Cabina di regia interministeriale;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15

febbraio 2019, recante l'istituzione della Cabina di regia  Strategia

Italia, di cui all'art. 40 del decreto-legge 28  settembre  2018,  n.

109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018,  n.

130;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  28

maggio 2015,  recante  criteri  e  modalita'  di  assegnazione  delle

risorse  destinate  agli  interventi  di  mitigazione   del   rischio

idrogeologico,  in   attuazione   dell'art.   10,   comma   11,   del

decreto-legge n. 91 del 2014;

Preso  atto  dei  criteri  contenuti  nel  predetto   decreto   del

Presidente del Consiglio dei ministri 28  maggio  2015,  che  tengono

conto, tra l'altro, delle classi di priorita' indicate dalle  regioni

con il supporto delle loro strutture di protezione civile, dei pareri

delle autorita' di bacino, del numero di persone  e  beni  a  rischio

idrogeologico e della frequenza dell'evento in relazione ai tempi  di

ritorno;

Visto il decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante:

«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali

per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma  dell'art.

16 della legge 5 maggio 2009, n. 42» e, in particolare, l' art. 4 del

medesimo decreto legislativo, il quale dispone  che  il  FAS  di  cui

all'art. 61 della legge n. 289/2002 assuma la denominazione di «Fondo

per lo sviluppo e la coesione» (FSC) e sia finalizzato a dare  unita'

programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a

finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e

sociale tra le diverse aree del Paese;

Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge di stabilita'  2014)

ed, in particolare, il comma 6 dell'art. 1, che individua  in  54.810

milioni di euro le risorse del FSC per il periodo  di  programmazione

2014-2020 e le destina a sostenere esclusivamente interventi  per  lo

sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80

per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per  cento  in  quelle  del

centro-nord;

Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilita'  2015)

ed, in particolare,  il  comma  703  dell'art.  1,  il  quale,  ferme

restando le vigenti  disposizioni  sull'utilizzo  del  Fondo  per  lo

sviluppo e la coesione, detta ulteriori disposizioni  per  l'utilizzo

delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15

settembre 2015 recante il «Piano stralcio per le aree metropolitane e

le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio  di

alluvioni», a valere sulle risorse assegnate dalla delibera  CIPE  n.

32 del 20 febbraio 2015, che individua una sezione attuativa  ed  una

programmatica di interventi;

Vista  la  delibera  CIPE  n.  25  del  10  agosto  2016  che,   in

applicazione  della  lettera  c)  dell'art.  1,  comma   703,   della

richiamata legge di stabilita' 2015, ha individuato le aree tematiche

di interesse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e ripartito  tra

le stesse aree tematiche le risorse disponibili;

Vista la delibera CIPE n. 55 del 1° dicembre 2016 che ha approvato,

in applicazione dell'art. 1, comma 703, lettera  c)  della  legge  n.

190/2014 (Legge di stabilita' 2015) e della delibera CIPE n. 25/2016,

il  Piano  operativo  «Ambiente»  FSC  2014-2020  di  competenza  del

Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del  mare,

suddiviso in quattro sotto-piani  di  interventi  da  realizzarsi  in

tutto il territorio nazionale, per un valore complessivo pari  a  1,9

miliardi di euro;

Considerato che  tra  i  predetti  sotto-piani  e'  individuato  il

sotto-piano «Interventi per la tutela del territorio e  delle  acque»

nell'ambito del quale e' prevista la Linea di azione 1.1.1 denominata

«Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di  erosione

costiera», afferente all'Asse tematico 1 «Promuovere l'adattamento al

cambiamento climatico e la prevenzione e gestione dei rischi» (OT5);

Vista  la  riprogrammazione  del  Piano  operativo  «Ambiente»  FSC

2014-2020 approvata con nota protocollo n. 3778 del 13  ottobre  2017

del Dipartimento per le politiche di coesione  della  Presidenza  del

Consiglio  dei  ministri  che   prevede   una   diversa   allocazione

finanziaria e territoriale delle risorse tra gli assi del Piano;

Considerato che a seguito  della  predetta  riprogrammazione,  alla

Linea di azione 1.1.1 denominata «Interventi  per  la  riduzione  del

rischio idrogeologico  e  di  erosione  costiera»  e'  assegnata  una

dotazione finanziaria pari ad euro 286.832.826,83, ripartita in  euro

272.832.826,83   per   interventi   di   mitigazione   del    rischio

idrogeologico ed euro 14 milioni per misure  di  prevenzione  tese  a

supportare  ed  ottimizzare  la  pianificazione   di   gestione,   la

programmazione e realizzazione di  interventi  di  cui  ai  P.G.R.A.,

assegnati alle autorita' di bacino distrettuali;

Considerato che, relativamente alle risorse assegnate alla Linea di

azione 1.1.1 «Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e

di erosione costiera»  per  interventi  di  mitigazione  del  rischio

idrogeologico, con atti integrativi agli accordi  di  programma  gia'

sottoscritti   sono   stati   programmati   interventi   ed   erogate

complessivamente risorse pari ad euro 226.397.800,64;

Considerato che, relativamente alle medesime risorse assegnate alla

Linea di azione  1.1.1  «Interventi  per  la  riduzione  del  rischio

idrogeologico e di erosione costiera» per interventi  di  mitigazione

del rischio idrogeologico,  residua  l'importo  complessivo  di  euro

46.434.966,92,  afferente  alle  Regioni  Basilicata,  Molise,  Valle

d'Aosta ed alla Provincia autonoma di Trento, e che queste ultime,  a

valere su tale importo residuo, hanno definito elenchi di  interventi

validandoli nella  specifica  sezione  della  piattaforma  ReNDiS-web

(Repertorio nazionale degli interventi per la  difesa  suolo),  cosi'

come previsto dal citato decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei

ministri 28 maggio 2015;

Vista la delibera CIPE n. 99 del 22 dicembre 2017  di  approvazione

del primo Addendum al Piano operativo «Ambiente»  FSC  2014-2020  che

assegna una dotazione finanziaria integrativa alla  Linea  di  azione

1.1.1 «Interventi per la riduzione del  rischio  idrogeologico  e  di

erosione   costiera»,   dell'importo   complessivo   pari   ad   euro

94.526.557,50;

Vista la delibera CIPE n. 11 del 28 febbraio 2018  di  approvazione

del secondo Addendum al Piano operativo «Ambiente» FSC 2014-2020;

Vista la delibera CIPE n. 31 del 21 marzo 2018 «Presa d'atto  degli

esiti della Cabina di regia del  16  marzo  2018  relativi  ai  piani

operativi e interventi approvati con le delibere CIPE numeri 10,  11,

14, 15 e 18 del 28 febbraio 2018;

Considerato che con la predetta delibera CIPE n. 31  del  21  marzo

2018 resta individuata, nell'ambito del  secondo  Addendum  al  Piano

operativo  «Ambiente»  FSC  2014-2020,   la   dotazione   finanziaria

integrativa alla Linea di azione 1.1.1 «Interventi per  la  riduzione

del rischio idrogeologico e di erosione  costiera»,  il  cui  importo

complessivo e' pari ad euro 226.972.712,47;

Considerato che, in base a quanto fin qui rappresentato, alla Linea

di  azione  1.1.1  «Interventi   per   la   riduzione   del   rischio

idrogeologico  e  di  erosione   costiera»   sono   state   assegnate

complessivamente risorse pari ad euro 608.332.096,80;

Considerato che con note ministeriali del 29 novembre 2018 e del  7

maggio 2019 il Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio

e del  mare  ha  comunicato  l'avvio  della  fase  istruttoria  sugli

interventi relativi alla Linea di azione  1.1.1  «Interventi  per  la

riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera»,  di  cui

al primo e secondo Addendum al Piano operativo «Ambiente»,  ai  sensi

del citato decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  28

maggio 2015;

Considerato  che  nel  corso  dell'istruttoria  sull'intervento  in

Comune  di  Palermo,  di  importo  pari  ad   euro   6.018.689,51   e

contraddistinto con codice ReNDiS 19IR021/G3, e' emersa la necessita'

di acquisire integrazioni documentali, giuste note dell'Autorita'  di

bacino del distretto idrografico della Sicilia protocollo n. 4492 del

1° agosto 2019 e  del  Commissario  di  Governo  contro  il  dissesto

idrogeologico nella Regione Siciliana protocollo n.  5866/UC  del  27

agosto 2019 e protocollo n. 6796 del 2 ottobre 2019, e che, pertanto,

non ricorrono le condizioni per l'ammissibilita' a finanziamento  con

il presente provvedimento, come comunicato alla Regione Siciliana con

nota ministeriale protocollo n. 22648 del 6 novembre 2019;

Considerati  gli  esiti  positivi   dell'istruttoria   svolta   dal

Ministero dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare

sulle altre richieste di finanziamento validate dalle  Regioni  sulle

specifiche sezioni della piattaforma  ReNDiS-web  relative  al  Piano

operativo «Ambiente» e corredate dal previsto parere delle  Autorita'

di bacino distrettuali competenti per territorio;

Considerato  che  in   esito   all'istruttoria   predetta   restano

individuati duecentotrentasei interventi  di  difesa  del  suolo  che

comportano un fabbisogno finanziario pari ad euro  361.896.975,37,  a

valere sulle risorse del Piano operativo «Ambiente» FSC 2014-2020;

Considerato che con note ministeriali  del  6  novembre  2019  sono

stati comunicati alle regioni e alle province  autonome  gli  elenchi

degli interventi per i quali e' stata conclusa la fase istruttoria;

Vista la circolare n. 1 del Ministro per la coesione territoriale e

il Mezzogiorno del 26 maggio 2017,  recante  disposizioni  circa  gli

adempimenti di attuazione della citata delibera CIPE n.  25/2016,  in

particolare,  relative  alla   governance,   alle   modifiche,   alla

riprogrammazione  e  revoca  delle  risorse   e   alle   disposizioni

finanziarie;

Vista la delibera CIPE n. 26 del 28 febbraio 2018 che ha ridefinito

il quadro finanziario e programmatorio complessivo del Fondo  per  lo

sviluppo e la coesione 2014-2020;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  20

febbraio 2019  recante  «Approvazione  del  Piano  nazionale  per  la

mitigazione del rischio idrogeologico,  il  ripristino  e  la  tutela

della risorsa ambientale»,  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  -

Serie generale n. 88 del 13 aprile 2019;

Vista, in  particolare,  l'Azione  5  dell'allegato  A  concernente

l'ambito d'intervento 2 «Misure di prevenzione» del predetto  decreto

del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  20  febbraio  2019  che

prevede che il Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio

e del mare provvede ad elaborare  il  Piano  operativo  sul  dissesto

idrogeologico  per  l'anno  2019,  a  valere  anche   sulle   risorse

deliberate  dal  CIPE,  proponendo  eventualmente   la   modifica   e

rimodulazione di precedenti diposizioni e deliberazioni del  medesimo

Comitato;

Considerato  che  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei

ministri 20 febbraio 2019 dispone che il Piano operativo sul dissesto

idrogeologico per l'anno 2019 sia adottato con decreto del Presidente

del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro  dell'ambiente  e

della tutela del territorio e del mare;

Ritenuto che alla definizione di un Piano  operativo  sul  dissesto

idrogeologico per  il  2019  concorrono  gli  interventi  non  ancora

finanziati individuati nell'ambito del Piano operativo «Ambiente» FSC

2014-2020;

Vista la delibera CIPE n. 64 del 1° agosto 2019 «Fondo  sviluppo  e

coesione  2014-2020.  Interventi  per  la  mitigazione  del   rischio

idrogeologico  e  per  il  ripristino  e  la  tutela  della   risorsa

ambientale. Misure per  l'accelerazione  degli  interventi.  Modifica

delibera CIPE n. 25 del 2016», la quale prevede, tra l'altro, che per

gli interventi previsti nel Piano nazionale per  la  mitigazione  del

rischio idrogeologico,  il  ripristino  e  la  tutela  della  risorsa

ambientale di  cui  al  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei

ministri 20 febbraio 2019, i trasferimenti vengono  effettuati  senza

la stipula di apposito accordo di programma;

Ritenuto che, pertanto, non si procedera' alla stipula  di  accordi

di programma;

Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221, e, in  particolare  l'art.

55, che ha istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela

del territorio e del  mare,  il  Fondo  per  la  progettazione  degli

interventi contro il dissesto idrogeologico;

Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  14

luglio 2016, recante: «Modalita' di funzionamento del  Fondo  per  la

progettazione degli interventi contro il dissesto  idrogeologico»  in

attuazione del citato art. 55 della legge n. 221/2015;

Considerato che tra gli interventi per  i  quali  e'  stata  svolta

positivamente l'istruttoria sono ricompresi alcuni interventi la  cui

progettazione e' stata finanziata a valere sul predetto Fondo;

Visto, in particolare, che il predetto decreto del  Presidente  del

Consiglio dei ministri 14 luglio 2016  prevede  che  al  momento  del

finanziamento dell'esecuzione dell'intervento, la  cui  progettazione

e' stata sostenuta dal Fondo per  la  progettazione,  le  somme  gia'

assegnate sono recuperate e versate ad apposito capitolo dell'entrata

del bilancio dello Stato per essere riassegnate al medesimo Fondo;

Preso atto che con le  medesime  citate  note  ministeriali  del  6

novembre 2019 e' stata avviata la procedura  per  il  recupero  delle

predette somme trasferite attinenti al  Fondo  per  la  progettazione

degli interventi contro il dissesto idrogeologico;

Ritenuto, pertanto, di dover adottare il richiamato Piano operativo

sul dissesto idrogeologico per il 2019, a valere sulle risorse di cui

alle richiamate delibere CIPE attinenti al Piano operativo «Ambiente»

FSC 2014-2020;

Su  proposta  del  Ministro  dell'ambiente  e  della   tutela   del

territorio e del mare,

 

Adotta:

                               Art. 1 

       Piano operativo sul dissesto idrogeologico per il 2019 

1. Ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri

20 febbraio 2019, e al fine di dare  attuazione  al  Piano  operativo

«Ambiente» FSC 2014-2020 - Linea di azione 1.1.1 «Interventi  per  la

riduzione del rischio idrogeologico e di erosione  costiera»  di  cui

alle delibere CIPE n. 55/2016, n. 99/2017, n. 11/2018 e  n.  31/2018,

e' adottato il Piano operativo sul dissesto idrogeologico per il 2019

definito dagli interventi  di  difesa  del  suolo,  con  le  relative

risorse, di cui agli allegati A) e B) del presente decreto.

2. Il valore del Piano operativo sul dissesto idrogeologico per  il

2019,  di  cui  al  comma  1,  ammonta   complessivamente   ad   euro

361.896.975,37.

                               Art. 2 

                        Soggetti beneficiari 

1. All'attuazione degli interventi provvedono  i  presidenti  delle

regioni - commissari straordinari per gli interventi  di  mitigazione

del rischio idrogeologico ex art. 10, comma 1, del  decreto-legge  24

giugno 2014, n. 91, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  11

agosto 2014, n. 116, ed  i  presidenti  delle  Province  autonome  di

Trento e Bolzano, in qualita' di  soggetti  beneficiari.  I  soggetti

beneficiari sono individuati quali responsabili della gestione, della

realizzazione e del monitoraggio degli interventi di cui al  presente

provvedimento.

2. Per l'attuazione degli  interventi  finanziati  a  valere  sulle

risorse del  Piano  operativo  «Ambiente»  FSC  2014-2020,  si  fara'

riferimento a quanto definito dalle delibere CIPE sopra citate e  dal

Sistema di  gestione  e  controllo  (Si.Ge.Co.)  del  medesimo  Piano

operativo.

                               Art. 3 

         Copertura finanziaria e trasferimento delle risorse 

1. La copertura finanziaria del Piano, il cui valore e' determinato

complessivamente in euro 361.896.975,37,  e'  posta  a  carico  delle

risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014- 2020  stanziate

a favore del Piano operativo «Ambiente» e dei relativi Addendum.

2. Le modalita' e le procedure per il trasferimento  delle  risorse

del Piano operativo «Ambiente» FSC  2014-2020  sono  disciplinate  da

quanto al riguardo riportato nella delibera CIPE  n.  64/2019,  nelle

ulteriori delibere CIPE citate in premessa, nella circolare n. 1/2017

del Ministro per la coesione territoriale e il  Mezzogiorno,  nonche'

nel Si.Ge.Co. del Piano operativo «Ambiente».

3.  La  corresponsione  delle  quote  di  anticipazione   avverra',

avvenuta la registrazione del presente provvedimento da  parte  degli

organi di controllo, a seguito dell'inserimento nel Sistema nazionale

di monitoraggio (SNM) del MEF-IGRUE dei dati relativi agli interventi

di cui al presente provvedimento, attraverso  l'utilizzo  di  sistema

informativo locale implementato dal Ministero dell'ambiente  e  della

tutela del territorio e del mare.

4. Per gli interventi la cui progettazione  e'  stata  sostenuta  a

valere  sul  Fondo  per  la  progettazione  istituito  con  legge  n.

221/2015, al momento del  trasferimento  delle  risorse  relative  ad

interventi di cui al presente provvedimento, le somme gia' anticipate

ai sensi del decreto del Presidente del  Consiglio  dei  ministri  14

luglio 2016, dovranno essere riversate,  entro  trenta  giorni  dalla

comunicazione  dell'avvenuto  trasferimento  della  prima  quota   di

anticipazione, ad apposito capitolo dell'entrata del  bilancio  dello

Stato per essere riassegnate al medesimo Fondo.

5. Per gli interventi di cui al comma 4,  la  mancata  restituzione

delle risorse anticipate con il  Fondo  per  la  progettazione  degli

interventi   contro    il    dissesto    idrogeologico    comportera'

l'impossibilita' di erogare  le  quote  successive  sugli  interventi

finanziati a valere sul presente provvedimento, fino al  momento  del

recupero delle somme, come disciplinate dal precedente comma.

6. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del  territorio  e  del

mare provvede con proprio decreto ad individuare gli  interventi  cui

assegnare  la  dotazione  finanziaria  residua  del  Piano  operativo

«Ambiente» FSC 2014-2020 e dei relativi Addendum,  coerentemente  con

l'attribuzione delle  risorse  a  livello  regionale  disposta  dalle

delibere CIPE sopra citate.

                               Art. 4 

                    Monitoraggio degli interventi 

1. Allo scopo di assicurare una visione unitaria delle risorse  per

gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico  e  garantire

un tempestivo ed efficace  monitoraggio  sullo  stato  di  attuazione

degli  interventi,  i  dati  di  attuazione  finanziario,  fisico   e

procedurale dovranno essere trasmessi alla Banca dati unitaria  (BDU)

istituita  presso  il  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  -

Dipartimento della Ragioneria generale  dello  Stato,  attraverso  il

colloquio telematico tra il Sistema di monitoraggio nazionale  ed  il

sistema informativo locale implementato dal Ministero dell'ambiente e

della tutela del territorio e del mare. Le informazioni acquisite dal

Sistema nazionale di monitoraggio sono rese  disponibili  al  sistema

ReNDiS-web attraverso un adeguato protocollo di colloquio telematico.

2.  In  attesa  dell'avvio  di  apposito  protocollo  di  colloquio

telematico tra sistemi  di  cui  al  comma  1,  gli  interventi  sono

monitorati, oltre che attraverso il Sistema nazionale di monitoraggio

(SNM), anche tramite l'inserimento, a cura dei soggetti  beneficiari,

di tutti i dati nella piattaforma telematica ReNDiS-web. Nel  sistema

ReNDiS-web dovranno, comunque, essere inseriti, a cura  dei  medesimi

soggetti beneficiari, i  dati  di  carattere  tecnico,  ambientale  e

geografico.

3. E' fatto obbligo, ai soggetti  beneficiari,  di  aggiornare  con

cadenza bimestrale, attraverso l'inserimento dei dati di monitoraggio

nel   Sistema   informativo   locale   implementato   dal   Ministero

dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, lo  stato  di

avanzamento procedurale, fisico e  finanziario  degli  interventi.  I

medesimi soggetti beneficiari devono garantire, anche  attraverso  la

trasmissione di relazioni semestrali sullo stato di avanzamento degli

interventi,  che  il  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del

territorio e del mare riceva tutte le  informazioni  necessarie  alla

elaborazione della relazione annuale di attuazione di cui al punto 2,

lettera b), della delibera CIPE n. 25/2016  ed  al  punto  A.1  della

circolare n. 1/2017 del Ministro per la coesione  territoriale  e  il

Mezzogiorno.

                               Art. 5 

        Modifiche, riprogrammazioni, revoche degli interventi 

                       e recupero delle somme 

1. Eventuali modifiche, riprogrammazioni, revoche degli interventi,

recupero delle somme,  inclusa  la  riprogrammazione  delle  economie

derivanti   dall'attuazione   degli   interventi   finanziati,   sono

disciplinate da quanto al  riguardo  riportato  nelle  delibere  CIPE

richiamate in premessa, nella circolare n. 1/2017 del Ministro per la

coesione territoriale e il Mezzogiorno,  nonche'  nel  Si.Ge.Co.  del

Piano operativo «Ambiente» FSC 2014-20120.

Il  presente  decreto  sara'  trasmesso  ai  competenti  organi  di controllo.

Allegati

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