EcoSafe è una società torinese specializzata nella consulenza in materia di sicurezza e salute sul lavoro, tutela ambientale, sistemi di gestione e nella formazione. Sviluppare nelle persone la cultura della sicurezza e del rispetto dell’ambiente è il principale obiettivo che Ecosafe si pone dal 2004, per favorire un agire consapevole e responsabile a sostegno del benessere collettivo. A Franco Arborio, amministratore delegato di Ecosafe, abbiamo chiesto di fare il punto sugli sviluppi futuri di questo settore.
Qual è – innanzitutto - la filosofia alla base delle scelte aziendali di Ecosafe?
“In Ecosafe, ogni giorno, pensiamo che quello che facciamo sia, in fondo, un’attività che apporti valore alla collettività: la sicurezza e la tutela ambientale sono un bene comune, non solo un insieme di norme. La mission di Ecosafe è sviluppare nelle persone una cultura della sicurezza e dell’agire responsabile a tutela del benessere collettivo. Le aziende più piccole possono riscontrare maggiori difficoltà a sposare questa filosofia, perché dispongono di meno risorse e meno tempo da dedicare. A queste realtà, spesso, è sufficiente essere in regola con le carte. Le grandi società sanno che l’attenzione a queste tematiche – o la disattenzione – possono avere conseguenze anche sull’immagine aziendale. Sono più ricettive in questo senso, quindi è più facile farle crescere culturalmente. La figura del responsabile della sicurezza è ancora troppo recente e sotto il profilo psicologico (in termini di gestione fattore umano e relazionale) resta ancora molto da fare. Oggi però le persone cominciano a percepire questi argomenti non più come un obbligo o un fastidio, ma come un vantaggio”.
Ecosafe: “La nostra consulenza alle aziende per crescere nella cultura della sicurezza e dell’ambiente”
Come vede il futuro sviluppo del settore e grazie a quali strumenti sarà possibile diffondere questa nuova cultura?
“E’ importante continuare a lavorare con costanza e innovazione per ottenere risultati. Occorre farlo sia con chi già lavora sia con le nuove generazioni. Alle maestranze proponiamo un tipo di formazione coinvolgente e molto attuale, una sorta di laboratorio con diverse attività. Nei nostri corsi non ci sono solo slide, per intenderci. Con le nuove generazioni facciamo incontri nelle scuole, organizzando giochi e attività interattive che prevedono la Sicurezza come tema centrale. Abbiamo progettato anche un gioco da tavolo: il prototipo è già pronto e stiamo valutando la possibilità di lancio sul mercato il prossimo anno. Ci rivolgiamo a ragazzini dai 8 ai 12 anni circa: a quell’età sono più curiosi e attenti rispetto a queste tematiche, pronti ad apprendere in maniera ludica. Ai bambini più piccoli parliamo di sicurezza attraverso favole a tema, cercando di coinvolgerli maggiormente sul piano emotivo”.
Quali novità e servizi presenterete alla prossima edizione di Ambiente Lavoro?
All’esposizione di Bologna, come Ecosafe, puntiamo su tre ambiti ben definiti. Il primo riguarda la pianificazione della sicurezza per le trasferte aziendali all’estero, con l’offerta di formazione specifica per eventuali aree geografiche più a rischio. Concetti come safety e security riguardano sia la tutela del lavoratore sia dell’azienda e della sua credibilità.
Un’azienda dev’essere supportata nella predisposizione un piano operativo di salvaguardia dei propri dipendenti e, in caso di episodi gravi – se un lavoratore in particolari territori viene rapito o ucciso –di rientro degli stessi.
L’altro aspetto riguarda il risk management, quindi la gestione complessiva del rischio aziendale, tra cui sicuramente rientrano la prevenzione di danni ambientali gravi o infortuni che possono comportare pesanti conseguenze per l’azienda. Ecosafe offre una completa assistenza per l’elaborazione di questi progetti di prevenzione.
Il terzo punto, infine, mette al centro la comunicazione. In Ecosafe abbiamo notato che nel campo della sicurezza e delle tutela ambientale si investono molte energie - in termini di risorse finanziarie e umane - e si genera molto valore; le aziende però non danno risalto a questi sforzi, non li comunicano né ai propri clienti né alle pubbliche amministrazioni. Vanno quindi aiutate a diffondere questi valori. Oggi, gli uffici di comunicazione delle aziende sono più concentrati sull’aspetto commerciale, sulla promozione dei prodotti. Il fatto è che non esiste solo il prodotto, ma tutto il contesto che gli ruota intorno”.
(Costanza Peretti)