Fanghi in agricoltura: meno restrizioni per il parametro idrocarburi

Fanghi in agricoltura
La controversa misura contenuta nell'art. 41 del "decreto Genova" (D.L. n. 109/2018); attesa per la legge di conversione

L'utilizzo di fanghi in agricoltura è all'attenzione del parlamento e dei giudici. L'art. 41 del decreto legge 28 settembre 2018, n. 109, cosiddetto "decreto Genova" è, infatti, intervenuto sul tema, chiarendo che i limiti di riferimento sono quelli del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99. Unica eccezione prevista sarà il parametro idrocarburi (C10-C40), per il quale viene, infatti, fissato un limite a ≤ 1.000 (mg/kg tal quale), da ritenersi ugualmente rispettato anche se la ricerca dei marker di cancerogenicità fornisce valori inferiori a quelli definiti ai sensi della nota L, allegato VI del regolamento (CE) n. 1272/2008 (richiamata nella decisione 955/2014/Ue della Commissione del 16 dicembre 2008).

La norma costituisce un punto di partenza consentendo nell'immediato di far fronte all'impasse determinato tra gli addetti ai lavori dalla sentenza della suprema Corte n. 27958/2018 e dal Tar Milano n. 1782/2018. Queste decisioni avevano infatti subordinato l'utilizzabilità dei fanghi in agricoltura al rispetto dei valori soglia di contaminazione dettati dalla Tabella I, Allegato V, Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 in materia di bonifica.

Dal punto di vista tecnico, se risulta apprezzabile in linea di massima il riferimento ai valori connessi alla ricerca dei marker di cancerogenicità, appare concettualmente discutibile il riferimento al parametro "idrocarburi totali". Esso è, infatti, caratterizzato, di per sé, da aspecificità e genericità tali da non permettere di distinguere ciò che è di origine minerale da ciò che ha origine biogenica, componente quest'ultima tipica dei fanghi.

La norma del decreto legge n. 109/2018 ha comunque il pregio di dipanare il caos interpretativo determinato dall'affermazione - sino alla sua entrata in vigore - di tre diversi orientamenti giurisprudenziali, chiarendo la disciplina di settore di riferimento e introducendo, per la prima volta, a livello nazionale un nuovo parametro di riferimento (idrocarburi totali) e uno specifico valore limite.

Il dibattito è aperto, anche in attesa della conversione in legge, che potrebbe portare modifiche; sul punto sarà pubblicato a breve un approfondimento su Ambiente&Sicurezza e, in anteprima, sulla Banca Dati on-line degli articoli di A&S.

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