Fondi per l’ambiente: al via il secondo addendum del Fsc 2014-2020

Tra gli obiettivi il sostegno a misure contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche.

Al via il secondo addendum dei fondi per l'ambiente previsti nell'ambito del Fsc (fondo sviluppo e coesione) 2014-2020. L'ufficialità è arrivata con la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica 28 febbraio 2018 (in Gazzetta Ufficiale del 30 luglio 2018, n. 175), che ne ha stabilito l'articolazione finanziaria nei seguenti termini:

  • anno 2018: 30,00 milioni di euro;
  • anno 2019: 30,00 milioni di euro;
  • anno 2020: 30,00 milioni di euro;
  • anno 2021: 100,00 milioni di euro;
  • anno 2022: 50,00 milioni di euro;
  • anno 2023: 10,00 milioni di euro;
  • anno 2024: 10,00 milioni di euro;
  • anno 2025: 522,00 milioni di euro.

Tra gli obiettivi il sostegno a misure contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche.

Di seguito il testo della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica 28 febbraio 2018.

 

Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione
economica 28 febbraio 2018

Fondo  sviluppo  e  coesione  2014-2020  -  Secondo  Addendum   Piano
operativo Ambiente (articolo 1, comma 703, lettera c) della legge  n.
190/2014). (Delibera n. 11/2018). (18A05019)

         in Gazzetta Ufficiale del 30 luglio 2018, n. 175


                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE

                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA


  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.

78, convertito, con modificazioni, dalla legge  30  luglio  2010,  n.

122, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri,  o  al

Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di

cui all'art. 24, comma 1, lettera  c),  del  decreto  legislativo  30

luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo  per  le  aree

sottoutilizzate di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre  2002,  n.

289 e successive modificazioni;

  Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e in particolare

l'art.  4  il  quale  dispone  che  il  citato  Fondo  per  le   aree

sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione  -

di seguito  FSC  -  e  finalizzato  a  dare  unita'  programmatica  e

finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi  a  finanziamento

nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le  diverse

aree del Paese;

  Visto  l'art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101,

convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013,  n.  125,

che istituisce l'Agenzia per la coesione territoriale,  la  sottopone

alla vigilanza del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  o  del

Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica  di

coesione tra la Presidenza del Consiglio dei  ministri  e  la  stessa

Agenzia;

  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15

dicembre  2014  che  istituisce,  tra  le  strutture  generali  della

Presidenza del Consiglio dei ministri, in attuazione del citato  art.

10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, il Dipartimento  per  le

politiche di coesione;

  Considerato  che  la  legge  27  dicembre  2013,  n.  147   e,   in

particolare, il comma 6 dell'art. 1, individua in 54.810  milioni  di

euro le risorse del FSC per il periodo  di  programmazione  2014-2020

iscrivendone in bilancio l'80 per cento  pari  a  43.848  milioni  di

euro;

  Considerato che la legge 23 dicembre 2014, n. 190 ed in particolare

il comma 703 dell'art. 1,  ferme  restando  le  vigenti  disposizioni

sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori  disposizioni  per  l'utilizzo

delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020;

  Considerato che la legge 11 dicembre 2016, n. 232 per gli anni 2020

e successivi integra la dotazione FSC 2014-2020 della restante  quota

del 20 per cento inizialmente non iscritta in bilancio, pari a 10.962

milioni di euro;

  Considerato che la legge 27  dicembre  2017,  n.  205,  recante  il

bilancio di previsione dello Stato  per  l'anno  finanziario  2018  e

bilancio pluriennale per  il  triennio  2018-2020,  ha  integrato  la

dotazione del FSC 2014-2020 di ulteriori 5.000 milioni di euro;

  Viste la delibera di questo Comitato n. 55 del 2016, con  la  quale

e' stato approvato il  Piano  operativo  Ambiente  FSC  2014-2020  di

competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela del  territorio

e del mare e la delibera n. 99  del  2017,  con  la  quale  e'  stato

approvato  un  Addendum  al  citato  Piano  operativo  Ambiente   FSC

2014-2020;

  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  del  12  dicembre

2016 con il quale, tra l'altro,  e'  stato  nominato  Ministro  senza

portafoglio il prof. Claudio De Vincenti;

  Visti il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  12

dicembre  2016  con  il  quale  allo  stesso  Ministro  e'  conferito

l'incarico relativo alla coesione territoriale e al Mezzogiorno e  il

decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 gennaio 2017

recante la delega di funzioni al Ministro stesso;

  Vista la nota del  Ministro  per  la  coesione  territoriale  e  il

Mezzogiorno prot. n. 151 del  21  febbraio  2018  e  l'allegata  nota

informativa predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione

della Presidenza del Consiglio dei ministri concernente  la  proposta

di approvazione di un secondo Addendum al  Piano  operativo  Ambiente

FSC 2014-2020 e di assegnazione di un importo complessivo  di  817,13

milioni di euro;

  Considerato che  il  citato  secondo  Addendum  ha  come  obiettivi

strategici prioritari l'avvio di un piano nazionale di interventi  di

bonifica da  amianto  negli  edifici  pubblici,  la  mitigazione  del

rischio idrogeologico con la prosecuzione di un piano di interventi a

completamento dell'azione gia' avviata con  il  piano  stralcio  aree

metropolitane centro nord, un programma di interventi di  adeguamento

del sistema fognario e depurativo e di  riduzione  delle  perdite  di

rete  acquedottistica  e  miglioramento  dell'impiego  delle  risorse

idriche, un programma di interventi per la  gestione  del  ciclo  dei

rifiuti ed e' cosi' articolato nella versione proposta:

    1)  sotto-piano  «Interventi  per  la  gestione  del  ciclo   dei

rifiuti»;

      1.1 assegnazione di 31,85 milioni di euro per interventi per la

gestione del ciclo dei  rifiuti,  in  aggiunta  alla  dotazione  gia'

disponibile;

    2) sotto-piano «Interventi per la tutela del territorio  e  delle

acque»;

      2.1 assegnazione di 82,96 milioni di euro per interventi per il

miglioramento del servizio idrico integrato;

      2.2 assegnazione  di  455,32  milioni  di  euro  per  un  Piano

nazionale di rimozione dell'amianto  dagli  edifici  pubblici  e  per

ulteriori interventi di bonifica e  messa  in  sicurezza  delle  aree

inquinate;

      2.3 assegnazione di 226,97 milioni di euro  per  interventi  di

mitigazione del rischio idrogeologico e di erosione costiera;

    3) Assistenza tecnica;

      3.1 assegnazione di 20,03 milioni di euro;

  Considerato  che  l'Addendum  al  Piano  evidenzia   i   fabbisogni

finanziari suddivisi per linee di azione e interventi, fornendo anche

il  cronoprogramma  di  attuazione  e  un  set   di   indicatori   di

risultato/realizzazione e indica la prevista evoluzione  annua  della

spesa, suddivisa per territori di  riferimento  e  intervento  e  che

rimanda alle regole di governance  e  alle  modalita'  di  attuazione

previste dal Piano anche per cio' che attiene al Sistema di  Gestione

e controllo, alle  strutture  organizzative  di  riferimento  e  alle

connesse responsabilita' gestionali;

  Tenuto conto, che in data 14 febbraio 2018 la  Cabina  di  Regia  -

istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del

25 febbraio 2016 per lo svolgimento delle funzioni di  programmazione

del FSC 2014-2020 previste dalla lettera  c)  del  citato  comma  703

dell'art. 1 della legge n. 190 del 2014 - ha condiviso l'opportunita'

di una ulteriore  assegnazione  di  risorse  al  sopra  citato  Piano

operativo Ambiente FSC 2014-2020;

  Vista la nota del 27 febbraio 2018, prot.  n.  1183-P,  predisposta

congiuntamente  dalla  Presidenza  del   Consiglio   dei   ministri -

Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica

economica e dal Ministero dell'economia e delle finanze, posta a base

della odierna seduta del Comitato;

  Considerato che il Ministro  per  la  coesione  territoriale  e  il

Mezzogiorno, nell'illustrazione della proposta  resa  in  seduta,  ha

comunicato la modifica dell'assegnazione complessiva  al  sopracitato

Piano, che viene stabilita in 782 milioni  di  euro,  in  particolare

attraverso  la  rimodulazione  dell'assegnazione  proposta  per   gli

interventi  per  il  miglioramento  del  servizio  idrico  integrato,

fissata  in  63,04  milioni  di  euro;  attraverso  la  rimodulazione

dell'assegnazione  proposta  per  il  Piano  nazionale  di  rimozione

dell'amianto dagli edifici pubblici e  per  ulteriori  interventi  di

bonifica e messa in sicurezza delle aree inquinate, fissata in 440,34

milioni  di  euro;  attraverso  la  rimodulazione   dell'assegnazione

proposta per l'Assistenza tecnica, fissata in 19,80 milioni di euro;

  Tenuto conto che, nell'illustrare la proposta, il Ministro  per  la

coesione territoriale e il Mezzogiorno ha altresi' precisato  che  il

Piano  aggiornato  con  le  modifiche   sopraindicate   deve   essere

sottoposto alla citata Cabina di Regia nella  prossima  seduta  della

stessa;

  Sulla proposta del Ministro  per  la  coesione  territoriale  e  il

Mezzogiorno, come aggiornata nell'illustrazione delle modifiche  resa

nella seduta odierna di questo Comitato;




                              Delibera:




1. Approvazione del secondo Addendum al Piano  operativo  Ambiente  e
  assegnazione di risorse del Fondo per lo  sviluppo  e  la  coesione
  2014-2020.

  1.1 E' approvato il secondo Addendum al Piano  operativo  Ambiente,

di  competenza  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela   del

territorio e del mare, per un valore complessivo di  782  milioni  di

euro,  con  le  modifiche  proposte  dal  Ministro  per  la  coesione

territoriale   e   il   Mezzogiorno   in   seduta,   subordinatamente

all'espressione dell'avviso conforme da parte della Cabina  di  Regia

di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  25

febbraio 2016.

  1.2 Al Piano e' assegnata una dotazione finanziaria complessiva  di

782 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo  sviluppo

e la  coesione  2014-2020,  come  integrate  dalla  citata  legge  27

dicembre 2017, n. 205.

  1.3 Con  delibera  di  questo  Comitato  verra'  preso  atto  della

condivisione da parte della Cabina di Regia del Piano aggiornato  che

sara' allegato alla medesima e ne fara' parte integrante.

  1.4 Secondo quanto previsto dalla lettera l) del  comma  703  della

citata legge n.  190  del  2014,  l'articolazione  finanziaria  della

presente assegnazione e' la seguente:

    Anno 2018: 30,00 milioni di euro;

    Anno 2019: 30,00 milioni di euro;

    Anno 2020: 30,00 milioni di euro;

    Anno 2021: 100,00 milioni di euro;

    Anno 2022: 50,00 milioni di euro;

    Anno 2023: 10,00 milioni di euro;

    Anno 2024: 10,00 milioni di euro;

    Anno 2025: 522,00 milioni di euro.

  1.5 Tale  profilo,  ancorche'  diverso  dalla  modulazione  annuale

indicata nel cronoprogramma del Piano operativo o nel  cronoprogramma

del complesso dei singoli interventi che lo  compongono,  costituisce

limite per i trasferimenti dal Fondo all'Amministrazione proponente.

  1.6 Dell'assegnazione disposta dalla  presente  delibera  si  tiene

conto nel calcolo complessivo del rispetto del criterio normativo  di

riparto percentuale dell'80 per cento al Mezzogiorno  e  del  20  per

cento al Centro-Nord in relazione alla dotazione complessiva del  FSC

2014-2020.



2. Attuazione e monitoraggio degli interventi.

  2.1 L'Addendum rimanda alle regole di governance e  alle  modalita'

di attuazione previste dal  Piano  anche  per  cio'  che  attiene  al

Sistema di Gestione e  controllo,  alle  strutture  organizzative  di

riferimento e alle connesse responsabilita' gestionali ed e' soggetto

alle prescrizioni e agli adempimenti disposti dalla  delibera  n.  55

del 2016 di approvazione del Piano.

  2.2 Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e  del

mare riferira' annualmente e, in ogni caso, su specifica richiesta  a

questo Comitato sull'attuazione dell'ulteriore  secondo  Addendum  al

Piano, anche con riferimento agli utilizzi  delle  risorse  assegnate

per assistenza tecnica.

  2.3 Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e  del

mare dara' informativa degli interventi previsti contro  il  dissesto

idrogeologico  alla  Struttura  di  missione   contro   il   dissesto

idrogeologico  e  per  lo  sviluppo  delle  infrastrutture   idriche,

istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di

garantire  il  necessario  coordinamento  della  programmazione   nel

settore.

  2.4 Gli interventi infrastrutturali sul servizio idrico  integrato,

ove compatibili per tipologia, confluiscono nel  Piano  nazionale  di

interventi nel settore  idrico  in  corso  di  definizione  ai  sensi

dell'art. 1, commi 516 e seguenti, della legge 27 dicembre  2017,  n.

205, e ne costituiscono uno stralcio.

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