Articolo tratto da Ambiente&Sicurezza n. 6/2013
Il filo conduttore di queste nuove disposizioni emanate dall'Istituto assicuratore, con circolare 21 dicembre 2012, n. 69, e la nota 22 gennaio 2013, prot. n.725, è rappresentato dall'ulteriore accelerazione del processo d'informatizzazione degli adempimenti a carico delle imprese; è opportuno ricordare che storicamente l'INAIL è stato l'ente che ha inaugurato questo sistema di comunicazioni per via telematica con la pubblica amministrazione. Dopo l'esperienza pluriennale maturata nel campo assicurativo, l'Istituto
ha esportato, quindi, questo modello anche in quello della salute e della sicurezza sul lavoro, seguendo la logica dell'integrazione delle procedure; in effetti, occorre osservare che questa scelta è stata imposta anche dal nuovo impegno in capo all'INAIL di gestire il nascente Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), previsto dall'art. 8, D.Lgs. n. 81/2008, che in futuro dovrà raccogliere in una “banca dati unificata” una vasta gamma d'informazioni finalizzate all'orientamento,
alla programmazione, alla pianificazione e alla valutazione dell'efficacia della attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, nonché per indirizzare le attività di vigilanza.
ha esportato, quindi, questo modello anche in quello della salute e della sicurezza sul lavoro, seguendo la logica dell'integrazione delle procedure; in effetti, occorre osservare che questa scelta è stata imposta anche dal nuovo impegno in capo all'INAIL di gestire il nascente Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), previsto dall'art. 8, D.Lgs. n. 81/2008, che in futuro dovrà raccogliere in una “banca dati unificata” una vasta gamma d'informazioni finalizzate all'orientamento,
alla programmazione, alla pianificazione e alla valutazione dell'efficacia della attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, nonché per indirizzare le attività di vigilanza.