In previsione dell'attività contro gli incendi boschivi 2018 sono stati individuati i tempi di svolgimento e rese note le raccomandazioni per un più efficace contrasto con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2018, n. 137 di un comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri.
Tra le azioni suggerite:
- definire con le Prefetture - uffici territoriali di governo e i comuni a maggior rischio attività di controllo del territorio da parte delle forze di polizia;
- provvedere alla redazione di adeguate cartografie a supporto di tutte le fasi di intervento;
- sollecitare e sostenere i sindaci nella predisposizione e nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali di protezione civile.
Confermata la composizione della flotta aerea antincendio di Stato, formata da 14 velivoli Canadair CL415 - oltre ad altri 2 velivoli co-finanziati dalla Commissione europea nell'ambito del progetto «EU-Buffer IT» che, pur se prioritariamente destinati agli altri Paesi europei nell'ambito del Meccanismo unionale di protezione civile, potranno essere utilmente impiegati anche sul territorio italiano - e 4 elicotteri Erickson S64F.
Di seguito il testo del comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri.
Comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri
Campagna estiva antincendio boschivo 2018. Individuazione dei tempi
di svolgimento e raccomandazioni per un piu' efficace contrasto agli
incendi boschivi, e di interfaccia, nonche' ai rischi conseguenti.
(18A04294)
in Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2018, n. 137
In materia di lotta agli incendi boschivi, la normativa vigente
di cui all'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90,
convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005,
n. 152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i tempi
di svolgimento delle attivita' antincendio boschivo nel periodo
estivo che, per la prossima stagione, avranno inizio il 15 giugno e
termine il 30 settembre 2018.
In vista della stagione estiva antincendio boschivo 2018, per una
piu' efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e di
interfaccia, nonche' ai rischi conseguenti, ritengo doveroso
condividere con le SS.LL. le riflessioni che seguono che ripercorrono
le azioni intraprese a valle di quanto accaduto nella stagione estiva
del 2017, durante la quale il fenomeno degli incendi boschivi e di
interfaccia ha assunto numeri ed impatti significativi in molte aree
del nostro Paese, impegnando in modo rilevante i sistemi di
spegnimento a terra ed aerei, nonche' i sistemi locali di protezione
civile a salvaguardia della pubblica e privata incolumita'.
In ragione di cio', gli eventi incendiari dell'estate del 2017,
prolungatisi fino all'inizio di novembre, sono stati analizzati lo
scorso autunno con un'intensa e strutturata attivita' di debriefing
di livello tecnico, coordinata dal Dipartimento della protezione
civile, con l'obiettivo di esaminare i punti di forza e di debolezza
delle attivita' di previsione, prevenzione e lotta attiva messe in
atto dalle Amministrazioni regionali con il concorso di quelle
statutali. In esito alle suddette attivita' di debriefing, sono state
condivise alcune proposte migliorative del sistema antincendio
boschivo nel suo complesso, per ciascuno degli ambiti specifici della
previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
Tali proposte sono state inviate dal Dipartimento della protezione
civile, lo scorso dicembre, ai Presidenti delle regioni ed ai vertici
delle Amministrazioni centrali competenti nel settore
dell'antincendio boschivo, affinche' venissero recepite nei vari
ambiti, in vista della stagione antincendio boschivo del 2018.
Per favorire maggiormente l'azione sinergica delle componenti
regionali e statuali, impegnate nelle attivita' antincendio boschivo,
e per fornire a tutti i livelli di responsabilita' le indicazioni
necessarie a predisporre tempestivamente il sistema antincendio, in
vista della campagna del 2018 - adeguandolo anche al mutato quadro
normativo introdotto dal decreto legislativo. 19 agosto 2016, n. 177
e successive modificazioni - lo scorso 27 febbraio, sono state
trasmesse specifiche raccomandazioni operative a tutte le
Amministrazioni, a vario titolo coinvolte nelle attivita' di
previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi,
pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 9 marzo 2018, le quali
si richiamano integralmente.
Tali raccomandazioni individuano puntualmente le priorita' di
azione delle varie componenti del sistema, alla luce delle criticita'
individuate nel 2017 e pertanto, l'auspicio e' che ne sia stata data
dalle SS.LL., per quanto di competenza, tempestiva attuazione, al
fine di affrontare la campagna del 2018 con una risposta piu'
efficace ed efficiente.
In seguito alla citata attivita' di debriefing sulla campagna
antincendio boschivo del 2017, il Dipartimento della protezione
civile ha promosso e costituito, lo scorso mese di aprile, anche un
Tavolo tecnico interistituzionale, volto al monitoraggio del settore
antincendio boschivo per la proposizione di soluzioni operative ed
allo sviluppo dettagliato di alcune delle proposte migliorative
individuate nel 2017 che necessitano di ulteriori approfondimenti
tecnici. Nella composizione di tale Tavolo tecnico
interistituzionale, di prima e finora unica costituzione, sono
rappresentate sia le Amministrazioni regionali, pienamente titolari
della materia antincendio boschivo, che le componenti statuali quali
il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, l'Arma dei carabinieri, il
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nonche'
una rappresentanza anche dei comuni attraverso l'ANCI.
Cio' premesso, trattando nello specifico la prossima campagna
estiva antincendio boschivo 2018, si ritiene utile evidenziare gli
esiti delle analisi compiute sulle condizioni idrologiche del
territorio nazionale, nel periodo «settembre 2017 - maggio 2018», che
mostrano precipitazioni meteorologiche mediamente abbondanti, con un
incremento positivo rispetto all'analogo periodo della stagione
precedente 2016-2017. Cio' ha, evidentemente, limitato le condizioni
favorevoli all'innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi,
contribuendo a far registrare, nella stagione invernale, un basso
numero di incendi boschivi e nessun evento di particolare rilievo. La
disponibilita' idrica favorisce, tuttavia, la crescita della
vegetazione, in particolare arbustiva ed erbacea, la quale, durante
il periodo estivo ed in concomitanza di eventuali prolungati periodi
con condizioni meteoclimatiche favorevoli all'innesco ed alla
propagazione degli incendi boschivi, potra' fornire un importante
contributo al carico di combustibile.
Nel corso dei recenti incontri, tenutisi presso il Dipartimento
della protezione civile, con i referenti tecnici delle
Amministrazioni regionali e statuali, sono emersi diversi elementi di
miglioramento dei sistemi di risposta antincendio boschivo regionali
rispetto all'anno 2017, ma anche la persistenza di alcune criticita';
queste, in particolare, sono ravvisabili sia nella fase di
coordinamento delle operazioni di spegnimento degli incendi da terra
e dal cielo - soprattutto in quelle realta' dove vi era un
consolidato rapporto di collaborazione con il preesistente Corpo
forestale dello Stato - sia nell'approntamento delle flotte aeree
regionali, a causa dei tempi di approvazione di alcuni bilanci
regionali ovvero della limitata disponibilita' di risorse rispetto
alle esigenze operative.
E' necessario, pertanto, mantenere alto il livello di attenzione
sul problema degli incendi boschivi e di interfaccia, affinche' venga
affrontato in maniera sinergica fra tutte le componenti e strutture
operative, sia regionali sia statali, nell'ambito del Servizio
nazionale della protezione civile. Al riguardo, pertanto, si auspica
che le SS.LL. proseguano negli sforzi di organizzazione dei propri
sistemi regionali di antincendio boschivo, in termini di risorse
umane e di mezzi terrestri ed aerei, nell'ottica di una sempre
maggiore efficienza, al fine di garantire adeguati livelli di
risposta.
Sulla base di consolidate pratiche operative, si rivela efficace
un sistema di risposta regionale che preveda presidi e squadre di
avvistamento e di sorveglianza, con funzioni deterrenti e di pronta
segnalazione; un sistema di squadre di spegnimento da terra,
coordinate per ciascun incendio da un direttore delle operazioni di
spegnimento, con adeguate competenze di settore; una flotta aerea
antincendio boschivo proporzionata all'estensione ed alla
pericolosita' potenziale del territorio regionale stesso. Tale
sistema, adeguatamente dimensionato in relazione alle caratteristiche
del territorio ed alle previsioni giornaliere del pericolo incendi,
puo' essere altresi' supportato, come concorso residuale e non
primario, dai mezzi della flotta antincendio di Stato, coordinata dal
Dipartimento della protezione civile, su richiesta delle Sale
operative unificate permanenti, in caso di incendi non piu'
controllabili con i mezzi messi in campo dalle strutture regionali.
Per quanto attiene alla flotta aerea antincendio di Stato, per la
prossima campagna estiva antincendio boschivo, essa sara' composta da
14 velivoli Canadair CL415 - oltre ad altri 2 velivoli co-finanziati
dalla Commissione europea nell'ambito del progetto «EU-Buffer IT»
che, pur se prioritariamente destinati agli altri Paesi europei
nell'ambito del Meccanismo unionale di protezione civile, potranno
essere utilmente impiegati anche sul territorio italiano - e 4
elicotteri Erickson S64F. A questi si aggiungeranno ulteriori
elicotteri del comparto Difesa, del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco e dell'Arma dei carabinieri.
Come ogni anno, per ottimizzare l'impiego di tali velivoli, a
supporto delle flotte aeree antincendio regionali, si ritiene
necessario proseguire nello sforzo comune e sinergico ed, al
riguardo, il Dipartimento della protezione civile continuera' nel
monitoraggio e nella vigilanza delle situazioni emergenziali, al fine
di garantire il concorso della componente aerea della flotta di Stato
e di assicurare la dovuta collaborazione e ogni possibile forma di
assistenza per la compiuta attuazione delle presenti raccomandazioni.
Sul sito istituzionale del Dipartimento della protezione civile
sara' reso disponibile, anche quest'anno, il numero degli assetti
regionali e statali dedicati alle attivita' antincendio boschivo e
pertanto si invitano le SS.LL. a voler verificare che i propri Uffici
abbiano gia' comunicato le informazioni richieste, secondo le
modalita' gia' rappresentate dallo stesso Dipartimento.
Per il contrasto degli incendi boschivi e di interfaccia si sono
dimostrati altresi' particolarmente efficaci il dispiegamento di
dispositivi di prevenzione, di controllo e di monitoraggio continuo
del territorio da parte delle forze di polizia, come fattore
deterrente preventivo, nonche' le attivita' di investigazione e di
ricerca degli autori degli atti incendiari. A tale proposito si
auspica una ancora piu' efficace cooperazione e scambio dei dati tra
le diverse componenti del sistema e le relative sale operative, per
migliorare ulteriormente i tempi di intervento sugli incendi ed
agevolare l'avvio delle operazioni investigative.
Il fenomeno incendiario, infatti, avendo una matrice prettamente
antropica puo' essere efficacemente contrastato con politiche di
prevenzione, strutturale e non strutturale, tra cui sono ricomprese
le attivita' di promozione, tra i cittadini, della cultura di
protezione civile e delle corrette norme di comportamento per la
salvaguardia dell'ambiente.
Alla luce della disamina effettuata sul fenomeno incendiario in
Italia, rivolgo infine alle SS.LL. le allegate raccomandazioni
operative, parte integrante della presente comunicazione, per un piu'
efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi
conseguenti per la stagione estiva 2018, confidando vivamente nella
tempestiva e puntuale attuazione delle stesse, anche con il concorso
di tutte le diverse componenti istituzionali chiamate ad intervenire
a diverso titolo, al fine di garantire il coordinamento della
risposta organizzativa ed operativa, nel rispetto di quanto previsto
dalla vigente legislazione nazionale e regionale.
Allegato
Attivita' antincendio boschivo (AIB) per la stagione estiva 2018.
Raccomandazioni per un piu' efficace contrasto agli incendi
boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti
a) Attivita' di previsione e prevenzione
Favorire un adeguato scambio di informazioni fra le strutture
locali, regionali e statuali impiegate a vario titolo nelle attivita'
AIB con quelle di protezione civile.
Utilizzare le informazioni disponibili presso i Centri funzionali
decentrati per attivita' di previsione delle condizioni di
pericolosita' degli incendi boschivi e favorire, qualora non
presente, la produzione di uno specifico bollettino incendi cosi'
come previsto dal decreto ministeriale. 20 dicembre 2001. Allo scopo
si rammenta che il Dipartimento della protezione civile ha sviluppato
un proprio modello previsionale, disponibile in via continuativa e
per tutti i giorni dell'anno presso i predetti Centri funzionali.
Promuovere forme di sensibilizzazione e di stimolo degli Enti e
delle Societa' che gestiscono le infrastrutture, affinche' attuino i
necessari interventi di manutenzione mirati alla riduzione delle
condizioni favorevoli all'innesco e alla propagazione degli incendi,
indicando come prioritari gli interventi nelle fasce perimetrali
delle zone antropizzate, delle infrastrutture strategiche, della rete
viaria e di quella ferroviaria.
Supportare e promuovere presso le Amministrazioni comunali le
attivita' di prevenzione non strutturale, indicando come prioritaria
l'istituzione e l'aggiornamento del catasto dei soprassuoli percorsi
dal fuoco, cosi' come previsto dall'art. 10, comma 2 della legge n.
353 del 2000, strumento necessario per l'applicazione dei vincoli
dettati dalla predetta legge.
Definire con le Prefetture - Uffici territoriali di Governo ed i
comuni a maggior rischio di incendi boschivi attivita' di controllo
del territorio da parte delle Forze di polizia, anche attraverso
l'elaborazione di specifiche procedure di comunicazione tra le Sale
operative al fine di attivare, in particolare nelle aree e nei
periodi a maggior rischio, un efficace dispositivo deterrente delle
possibili cause di innesco.
Promuovere ogni azione necessaria a potenziare ed ottimizzare
l'organizzazione ed il coordinamento del personale appartenente alle
Organizzazioni di volontariato, riconosciute secondo la vigente
normativa, ed impiegate, ai diversi livelli territoriali, nelle
attivita' di sorveglianza, vigilanza e presidio del territorio,
nonche' a supporto alle Autorita' preposte per la lotta attiva, nelle
aree e nei periodi di maggior rischio.
Coinvolgere le Associazioni di categoria silvo-pastorali presenti
sul territorio, attraverso specifici protocolli d'intesa, con
l'obiettivo di mettere a disposizione del sistema antincendio
boschivo specifiche conoscenze e risorse delle stesse Associazioni.
Stabilire, ai sensi dell'art. 7, comma 6, della legge n. 353 del
2000, forme di incentivazione per il personale stagionale utilizzato,
strettamente correlate ai risultati ottenuti in termini di riduzione
delle aree percorse dal fuoco.
b) Attivita' di pianificazione ai sensi della legge quadro sugli
incendi boschivi
Provvedere alla revisione annuale del Piano regionale per la
programmazione delle attivita' di previsione, prevenzione e lotta
attiva contro gli incendi boschivi, di cui all'art. 3, comma 3, della
legge n. 353 del 2000, redatto secondo le linee guida di cui al
decreto ministeriale. 20 dicembre 2001, evidenziando inoltre le
procedure ed il modello di intervento da adottare anche in situazioni
complesse che possono interessare sia le aree boscate che quelle di
interfaccia e che possono richiedere l'impiego di forze facenti capo
a diversi soggetti, anche rispetto a quanto stabilito dal decreto
legislativo. n. 177 del 2016.
Provvedere alla redazione di adeguate cartografie a supporto di
tutte le fasi di intervento legate al fenomeno degli incendi
boschivi, dall'individuazione delle possibili aree a maggior rischio
incendio boschivo e di interfaccia, alla produzione di strati
informativi quali le fonti di approvvigionamento idrico, nonche' una
suddivisione del territorio per tipo di vegetazione.
Assicurare il fondamentale raccordo tra il suddetto Piano
regionale ed i Piani per i parchi e le riserve naturali dello Stato,
predisposti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, ai sensi dall'art. 8, della legge n. 353 del 2000.
Definire, con le Societa' di gestione o gli Enti interessati, un
adeguato modello di intervento per le aree particolarmente sensibili
agli incendi, come viabilita' principale ed altre infrastrutture
strategiche che, in caso di evento, possa limitare i rischi per
l'incolumita' pubblica e privata.
c) Attivita' di pianificazione di protezione civile
Sollecitare e sostenere i Sindaci nella predisposizione e
nell'aggiornamento dei piani comunali o intercomunali di protezione
civile, anche di carattere speditivo, con particolare riferimento al
rischio di incendi di interfaccia, oltreche' nella definizione delle
procedure di allertamento del sistema locale di protezione civile,
nella mappatura del territorio secondo i diversi livelli di rischio
di incendi di interfaccia e nelle attivita' di informazione alla
popolazione. Stante la peculiarita' del periodo estivo, si raccomanda
altresi' la promozione dell'elaborazione di specifici piani di
emergenza per gli insediamenti, le infrastrutture e gli impianti
turistici, anche temporanei, prossimi ad aree boscate o comunque
suscettibili all'innesco.
Provvedere, ove possibile, alla definizione di specifiche intese
ed accordi tra regioni e province autonome, anche limitrofe,
nell'ambito delle quali trovare un'appropriata e coordinata sintesi
delle iniziative volte ad assicurare una pronta ed efficace
cooperazione e condivisione di uomini e mezzi, in particolare del
volontariato, nonche' di mezzi aerei da destinare ad attivita' di
vigilanza e di lotta attiva agli incendi boschivi, sia in caso di
eventi particolarmente intensi sia durante i periodi ritenuti a
maggior rischio.
d) Attivita' di lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e
di gestione dell'emergenza
Adeguare i dispositivi regionali antincendio, di fondamentale
importanza nella prima risposta e nel contenimento degli incendi
boschivi e di interfaccia, al regime degli eventi che interessano il
territorio regionale, modulando e potenziando opportunamente le forze
di terra con quelle aeree.
Formare costantemente gli operatori antincendio boschivo a tutti
i livelli, per implementare al meglio le tecniche di spegnimento ed
aumentare la sicurezza degli operatori stessi.
Porre il massimo sforzo nel diversificare con mezzi ad ala
rotante e ad ala fissa la flotta regionale, concetto piu' che mai
attuale vista l'effettiva composizione della flotta aerea di Stato,
sia in termini di assetti disponibili sia in termini di tipologia.
Assicurare la piena integrazione procedurale e operativa con le
Amministrazioni statali, centrali e periferiche, in relazione
all'impiego sia di risorse strumentali sia di conoscenze
specialistiche, valutando, altresi', il ricorso ad accordi per
l'utilizzo di figure professionali adeguate alle esigenze operative,
ove non presenti nella struttura regionale o provinciale.
Garantire, altresi', l'indispensabile presenza di un adeguato
numero di direttori/responsabili delle operazioni di spegnimento,
dotati di professionalita' e profilo di responsabilita' tali da
consentire l'ottimale coordinamento delle attivita' delle squadre
medesime con quelle dei mezzi aerei.
Garantire un costante collegamento tra le Sale operative
unificate permanenti (SOUP), di cui all'art. 7, della legge n. 353
del 2000, e le Sale operative regionali di protezione civile, laddove
non gia' integrate, nonche' il necessario e permanente raccordo con
il Centro operativo aereo unificato (COAU) e la Sala situazione
Italia del Dipartimento della protezione civile, ai fini,
rispettivamente, della richiesta di concorso aereo e del costante
aggiornamento sulla situazione a livello regionale delle emergenze
derivanti dagli incendi di interfaccia. In proposito e'
indispensabile che il COAU abbia immediata, piena e costante
visibilita' dell'impiego tattico degli assetti regionali al fine di
poter far intervenire le risorse strategiche aeree statali ove piu'
necessario in ogni momento. Cio' al fine di evitare diseconomie in
continui spostamenti attraverso la Penisola e di rendere piu'
tempestivo ed efficace l'intervento.
Assicurare, cosi' come previsto dall'art. 7 comma 3, della legge
n. 353 del 2000, un adeguato assetto della propria SOUP prevedendone
un'operativita' di tipo continuativo nei periodi di maggior rischio
di incendio boschivo, ed integrando le proprie strutture con quelle
del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dei Corpi forestali
regionali e/o provinciali, nonche', ove necessario, con personale
delle organizzazioni di volontariato riconosciute, delle Forze
armate, delle Forze di polizia e delle altre componenti e strutture
operative di cui alla legge n. 225 del 1992.
Valutare la possibilita' di definire gemellaggi tra regioni, e
tra regioni e province autonome, per l'attivita' di lotta attiva agli
incendi boschivi, intesi non solo come scambio di esperienze e
conoscenze tra strutture ed operatori ma, soprattutto, come strumento
di potenziamento del dispositivo di intervento. Il Dipartimento della
protezione civile assicurera' il proprio supporto alle iniziative di
gemellaggi tra le regioni che coinvolgono le organizzazioni di
volontariato, nei limiti dei fondi disponibili.
Assicurare la diffusione e la puntuale attuazione delle
«Disposizioni e procedure per il concorso della flotta aerea dello
Stato nella lotta attiva agli incendi boschivi», emanate dal
Dipartimento della protezione civile, onde garantire la prontezza,
l'efficacia e la tempestivita' degli interventi, nonche' l'impiego
ottimale dei mezzi aerei rispetto alle tipologie di evento.
Provvedere alla razionalizzazione delle richieste di spegnimento
indirizzate al COAU del Dipartimento della protezione civile, per
situazioni di reale necessita' rispetto all'attivita' di contrasto a
terra.
Promuovere un'attivita' di sensibilizzazione presso gli aeroclub
presenti sul territorio affinche', nell'ambito delle normali
attivita' di volo e di addestramento, i piloti svolgano anche
attivita' di avvistamento, segnalando prontamente eventuali principi
di incendio boschivo all'Ente preposto alla gestione del traffico
aereo.
Adottare tutte le misure necessarie, compresa l'attivita' di
segnalazione all'Ente nazionale per l'aviazione civile ai sensi dell'
art. 712 del Codice della navigazione, affinche' impianti,
costruzioni ed opere che possono costituire ostacolo per il volo
degli aeromobili antincendio ed intralcio alle loro attivita', siano
provvisti di segnali, incrementando in tal modo la sicurezza dei voli
della flotta aerea antincendio.
Ampliare per quanto possibile la disponibilita' di fonti idriche
idonee al prelievo di acqua da parte degli aeromobili impiegati in
AIB; fornire il continuo aggiornamento delle informazioni, con
particolare riferimento alla presenza, anche temporanea, di ostacoli
e pericoli per la navigazione aerea ed al carico d'acqua.
Definire opportune intese con le Capitanerie di porto sia per
identificare e garantire aree a ridosso delle coste idonee per il
pescaggio dell'acqua a mare da parte dei mezzi aerei, tali da
consentire anche la sicurezza per le attivita' di pesca e
balneazione, sia per assicurare l'eventuale intervento da mare per il
soccorso alle popolazioni qualora minacciate da incendi prossimi alla
linea di costa.


