Nuovo protocollo anti Covid: in sintesi tutte le novità del protocollo 30 giugno 2022 condiviso fra le parti sociali. Un articolo di Mario Gallo, professore a contratto di "Diritto del lavoro" all'Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, esperto di sicurezza del lavoro.
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Dopo la cessazione per decreto dello stato di emergenza il 31 marzo 2022, da più parti ci si è interrogati su quali basi, anche giuridiche, continuare a gestire, a livello aziendale, le misure finalizzate alla prevenzione dal contagio da Sars-Cov-2 nei luoghi di lavoro.
Infatti, com’è noto, con il D.L. 24 marzo 2022, n. 24, convertito con modifiche dalla legge 19 maggio 2022, n. 52, a partire dal 1° aprile 2022 sono venute progressivamente meno gran parte delle restrizioni introdotte dal governo, come ad esempio il green pass, ma è risultata anche evidente l’urgenza di aggiornare i protocolli nazionali che riportavano una serie di previsioni ormai non più corrispondenti all’attuale quadro pandemico e alla correlata disciplina.
Ed ecco, quindi, che dopo una lunga attesa le parti sociali hanno siglato il 30 giugno 2022 il nuovo «Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro», che va a sostituire quello, ormai datato, del 6 aprile 2021.
Com’è noto si tratta di uno strumento importante in quanto costituisce, nei fatti, uno dei presupposti per l’elaborazione, da parte dei datori di lavoro, dei protocolli aziendali di sicurezza finalizzati al contagio di Sars-Cov-2 negli ambienti di lavoro; per altro, va anche subito evidenziato che quest’ultimo aggiornamento segue quello dello 27 aprile 2022 del «Protocollo condiviso sulle linee guida per la prevenzione della diffusione del Covid - 19 nei cantieri».
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