Prevenzione incendi nei luoghi di lavoro

D.M. 2 settembre 2021 sui «Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio ai sensi dell'art. 46, comma 3, lett. a), punto 4 e lett. b) D.Lgs. n. 81/2008». Il provvedimento è rilevante in quanto aggiorna le norme di riferimento in materia dei criteri della gestione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro - sia in emergenza sia nell’esercizio dell’attività - e precisa le modalità di formazione, informazione dei lavoratori e degli addetti, inclusa la designazione di questi ultimi e i requisiti dei formatori. Il documento ministeriale vuole infatti dare attuazione al disposto dell'art. 46, comma 3 del testo unico della sicurezza ove si prevedeva l'adozione di uno o più decreti da parte dei ministri dell'Interno e del Lavoro concernenti, tra l'altro, l'individuazione dei criteri per la gestione delle emergenze, nonché la  definizione delle caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, compresi i requisiti del personale addetto e la sua formazione, aggiornando le previgenti disposizioni in materia di cui al citato D.M. 10 marzo 1998 (specificatamente ne sostituisce, abrogandoli, l’art. 3, comma 1, lett. f) e gli artt. 5, 6, 7). Il documento consta di articoli e relativi allegati che forniscono nel dettaglio i criteri da rispettare relativamente ai seguenti elementi: 1) gestione della sicurezza antincendio in esercizio; 2) gestione della sicurezza antincendio in emergenza; 3) corsi di formazione e aggiornamento antincendio per addetti al servizio antincendio; 4) corsi di formazione e di aggiornamento dei docenti dei corsi antincendio; 5) idoneità tecnica degli addetti antincendio. PER CONTINUARE A LEGGERE L'ARTICOLO ACCEDI O ABBONATI