Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie

In ospedale le apparecchiature biomediche sono utilizzate quotidianamente dagli operatori sanitari al fine di realizzare i percorsi di cura dei pazienti (oggi meglio identificati come percorsi diagnostici terapeutici assistenziali riabilitativi, ovvero Pdta-R). Queste apparecchiature sono disciplinate sia dai regolamenti comunitari dei dispositivi medici e dei dispositivi medico-diagnostici in vitro sia dal testo unico della sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008) in quanto sono considerate anche attrezzature di lavoro e gli operatori sanitari assumono la veste di lavoratori. Pur in seno all’attuale trasformazione delle scienze della salute che, sostenuto dal recente D.M. n. 77/2022, è incernierata al nuovo modello di sanità focalizzato sulla continuità e sinergia tra hub ospedalieri e presidi di medicina territoriale (fino a coinvolgere la rivoluzione digitale del Pnrr), il connubio fra tecnologia biomedica e prevenzione incendi permane e soffre per la vetustà (edile, impiantistica, ma anche di compliance clinica) di una parte di strutture sanitarie italiane la cui messa a norma necessita di fondi ingentissimi e tempi di realizzazione di lungo termine (vuoi in caso di dismissione con creazione di nuovi ospedali vuoi, ancor più, in caso di riqualificazione dell’esistente).

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