Prorogati Mud e Rentri
Le ultime novità in materia di rifiuti

(Prorogati Mud e Rentri)

Anche quest’anno è stato modificato il formato di invio dei dati necessari a adempiere agli obblighi di comunicazione annuale al catasto dei rifiuti. Il D.P.C.M. 29 gennaio 2025 «Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2025 MUD» - che definisce i nuovi formati di trasmissione delle informazioni è stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio 2025, n. 49. Per effetto delle disposizioni contenute nell’art. 6, comma 2-bis, della legge 25 gennaio 1994, n. 70, il termine per la presentazione della dichiarazione è stato posticipato al 28 giugno 2025.

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Un ritardo che pesa

Sembra, ormai, che il ritardo nella definizione delle modalità di trasmissione dei dati si sia trasformato da evento eccezionale a consolidata tradizione. Con il trascorrere degli anni, diviene sempre più difficile comprendere perché non si riesca a programmare in tempo utile le variazioni della modalità di raccolta dei dati funzionali a questa rilevazione statistica. Se la comunicazione annuale al catasto nazionale dei rifiuti deve consentire di ottenere dati affidabili nonché informazioni dettagliate, è evidente la necessità di comunicare con sufficiente anticipo come dovranno essere raccolti questi elementi, piuttosto che costringere i soggetti obbligati a intervenire ex post con sommarie ricostruzioni delle informazioni che, fino a quel momento, erano tenuti a predisporre con altre modalità. Per conseguire l’obiettivo di effettuare una rilevazione statistica affidabile e accurata è ovvio che le modifiche introdotte a febbraio 2025 dovrebbero divenire efficaci con la dichiarazione del 2026. Purtroppo, non è così: le modifiche appena disposte si applicano alla dichiarazione 2025 riferita all’anno precedente ed è previsto solo uno slittamento della scadenza, che ora è posta a 120 giorni dalla data di pubblicazione del D.P.C.M. La disposizione in precedenza citata fu introdotta nel 2001, su sollecitazione delle associazioni imprenditoriali e del sistema delle Camere di commercio, proprio per cercare di porre rimedio alla consolidata abitudine ministeriale di modificare le regole del gioco a partita in corso. Evidentemente, 24 anni dopo, il problema è ancora di grande attualità.

(Prorogati Mud e Rentri)

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