Radon adempimenti gestionali, responsabilità e piano nazionale di azione

Nel complesso panorama che sta caratterizzando negli ultimi anni il processo evolutivo della disciplina in materia di salute e di sicurezza sul lavoro, una posizione certamente di assoluto rilievo occupa anche il D.Lgs. 31 luglio 2020, n. 101, con il quale il legislatore italiano ha recepito nel nostro ordinamento interno la direttiva 2013/59/Euratom che individua le direttrici fondamentali per la protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e introduce anche, per quanto riguarda il radon, la nuova figura dell’esperto in interventi di risanamento (Eir). Si tratta, invero, di un provvedimento che ancora oggi però, forse complice anche il tribolato periodo di emergenza da Covid-19 in cui è stato emanato, non è ancora molto noto, anche tra gli stessi operatori della sicurezza. Eppure, si tratta di una disciplina che presenta diversi tratti innovativi, per altro recentemente oggetto di ulteriori importanti modifiche da parte del D.Lgs. 25 novembre 2022, n. 203 e che, al suo interno, racchiude un’articolata normativa molto ampia sul radon che, è bene precisarlo subito, rappresenta - anche per caratteristiche geologiche del nostro Paese - uno dei rischi più rilevanti in moltissimi ambienti di lavoro e di vita: un gas nobile radioattivo naturale ma, al tempo stesso, anche un vero killer invisibile.

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