Rifiuti speciali: i dati del nuovo rapporto Ispra sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa e sono ora disponibili sul portale dell'Istituto.
Il lavoro, realizzato dall’Istituto in collaborazione con Snpa, si basa su oltre 60 indicatori proposti a livello nazionale, di macroarea geografica e regionale.
Di seguito alcuni dati; in fondo alla pagina è disponibile il rapporto sui dati di sintesi, disponibile anche sul portale di Ispra.
Trend in crescita
In aumento la produzione dei rifiuti speciali in Italia: + 3,3% (circa 4,6 milioni di tonnellate) di cui oltre 4 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi e 376 mila tonnellate di pericolosi.
Le fonti
- settore costruzioni e demolizioni: 60 milioni di tonnellate;
- trattamento dei rifiuti e di risanamento: oltre 38 milioni di tonnellate;
- attività manifatturiere: 28,6 milioni di tonnellate;
- restanti attività economiche: 15,8 milioni di tonnellate.
Aree geografiche di produzione
- nord Italia: 84,9 milioni di tonnellate (59,2% del dato complessivo nazionale);
- centro Italia: 25,1 milioni di tonnellate (17,5% del totale);
- sud Italia: 33,4 milioni di tonnellate (23,3%).
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La distribuzione degli impianti di gestione
Al 2018 se ne registravano 10.813 di cui:
- 6.232 situati al nord;
- 1.880 al centro;
- 2.701 al sud.
L'incenerimento
L'ammontare pari a 1,2 milioni di tonnellate, equivalente a una flessione di quasi 64 mila tonnellate (-5%), è suddivisibile in:
- quasi 772 mila tonnellate (64,5% del totale) di non pericolosi;
- oltre 424 mila tonnellate (35,5% del totale) di pericolosi.
Lo smaltimento in discarica
Anch'esso in flessione (-1,2%), riguarda circa 11,9 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui circa:
- 10,6 milioni di tonnellate di non pericolosi;
- 1,3 milioni di tonnellate di pericolosi.
[fonte: https://www.snpambiente.it/2020/05/26/i-numeri-del-rapporto-rifiuti-speciali-di-ispra/]