Approvato il piano stralcio relativo agli interventi immediatamente cantierabili del piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico. Questo il contenuto della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica 24 luglio 2019 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 agosto 2019, n. 188.
Negli allegati sono riportati:
- la sintesi delle Conferenze di servizi e degli interventi proposti;
- il testo del Piano stralcio 2019.
Il piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale è stato recentemente approvato con il D.P.C.M. 20 febbraio 2019.
Di seguito il testo del Comitato interministeriale per la programmazione economica 24 luglio 2019.
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Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica 24 luglio 2019
Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il
ripristino e la tutela della risorsa ambientale di cui al decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2019. Approvazione
del piano stralcio relativo agli interventi immediatamente
cantierabili individuati dal Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare. (Delibera n. 35/2019). (19A05130)
in Gazzetta Ufficiale del 12 agosto 2019, n. 188
IL COMITATO INTERMINISTERIALE
PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Premesso che:
con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20
febbraio 2019 e' stato adottato il Piano nazionale per la mitigazione
del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa
ambientale (Piano ProteggItalia), articolato in vari ambiti di
intervento e correlate misure ed azioni attuative;
nelle more dell'iter parlamentare di approvazione del disegno di
legge di riforma e semplificazione della governance ambientale,
approvato dal Consiglio dei Ministri in via definitiva nella seduta
n. 62 del 19 giugno 2019, occorre mettere in campo ogni azione
diretta a non vanificare l'opportunita' consentita dalla clausola di
flessibilita' appositamente accordata all'Italia dalla Commissione
europea per gli interventi di natura emergenziale, tra cui rientrano
le tipologie previste dal «Piano ProteggItalia»;
il Piano ProteggItalia prevede, con l'Azione 1, ai fini di un
tempestivo avvio e di un piu' elevato livello di operativita', la
predisposizione di un Piano stralcio 2019 costituito da elenchi di
progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili gia'
nel corso dell'anno, aventi carattere di urgenza e indifferibilita' e
fino alla concorrenza di un ammontare complessivo di tre miliardi di
euro, la cui selezione e' operata in deroga ai criteri del decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015, prevedendo
che gli interventi siano definiti, per liste regionali, mediante
apposite conferenze di servizi;
in sede di riunione della Cabina di regia strategia Italia in
data 11 luglio 2019, al fine di cogliere appieno l'opportunita'
costituita dalla richiamata clausola di flessibilita' per le spese
inerenti la tipologia di interventi di che trattasi, e' scaturita
l'indicazione che il Ministero dell'ambiente possa ricorrere al
sistema di individuazione e programmazione degli interventi a valere
sulle risorse FSC mediante Conferenza di servizi, gia' efficacemente
sperimentato per il citato Piano stralcio 2019, senza la stipula di
accordi di programma anche per una ulteriore iniziativa «a stralcio
2019» finalizzata a fronteggiare gli ancora residui e rilevanti
fabbisogni connessi al dissesto idrogeologico, conseguendo un piu'
efficace impiego delle risorse FSC specificamente disponibili;
in relazione agli interventi per la mitigazione del rischio
idrogeologico ricompresi negli strumenti programmatori dell'FSC
2014-2020, in luogo delle previsioni di cui all'art. 7, comma 2 del
decreto-legge n. 133/2014 e successive modificazioni ed integrazioni,
trovano applicazione le modalita' di selezione ed attuazione
discendenti, tra l'altro, dalle previsioni di cui all'art. 1, comma
703 e sg della legge n. 190/2014;
ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20
febbraio 2019, Ambito di intervento 2, Azione 5, punto 3, le risorse
verranno assegnate, con successivo decreto del Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare senza la stipula di accordi
di programma;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive
modificazioni ed integrazioni, recante «Norme in materia ambientale»
e in particolare la parte III «Norme in materia di difesa del suolo e
lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento
e di gestione delle risorse idriche»;
Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito in legge,
con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, concernente
«Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e
l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e
universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il
contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonche' per
la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa
europea» ed in particolare l'art. 10 che detta, tra l'altro, misure
straordinarie per accelerare l'utilizzo delle risorse e l'esecuzione
degli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio
idrogeologico nel territorio nazionale;
Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, concernente
«Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle
opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione
burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa
delle attivita' produttive»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28
maggio 2015, recante «Individuazione dei criteri e delle modalita'
per stabilire le priorita' di attribuzione delle risorse agli
interventi di mitigazione del rischio idrogeologico», ai sensi
dell'art. 10, comma 11, del richiamato decreto-legge n. 91/2014;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 221 «Disposizioni in materia
ambientale per promuovere misure di green economy e per il
contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali», e in
particolare l'art. 55, che ha istituito presso il Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Fondo per
la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14
luglio 2016, concernente le modalita' di funzionamento del Fondo per
la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico;
Visto l'art. 1, comma 111, della legge 27 dicembre 2013, n. 147
(Legge di stabilita' 2014), che ha previsto, nel bilancio del
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
risorse per il finanziamento di interventi per la messa in sicurezza
contro il dissesto idrogeologico, rifinanziate dall'art. 1, comma 99,
della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilita' 2016);
Visto l'art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232
(Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e
Bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019), che ha istituito un
Fondo presso il Ministero dell'economia e delle finanze per il
finanziamento degli investimenti e dello sviluppo infrastrutturale
nel Paese;
Visto l'art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, (Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e Bilancio
pluriennale per il triennio 2018-2020), che ha rifinanziato il
predetto Fondo e, in particolare, i commi 1072, 1073, lettera b) e
1074;
Visto il decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito in
legge, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018 n. 130,
recante «Disposizioni urgenti per la citta' di Genova, la sicurezza
della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi
sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze», e, in
particolare l'art. 40, che prevede l'istituzione di una apposita
Cabina di regia interministeriale;
Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145, concernente «Bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio
pluriennale per il triennio 2019-2021», e, in particolare, l'art. 1,
commi 156, 171;
Visto il decreto-legge c.d. Sblocca cantieri 18 aprile 2019, n. 32,
convertito dalla legge 14 giugno 2019, n. 55;
Visto il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, come convertito dalla
legge 28 giugno 2019, n. 58, concernente Misure urgenti di crescita
economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi;
Vista la delibera CIPE del 20 febbraio 2015, n. 32 di assegnazione
di risorse ad un piano stralcio di interventi relativi alle aree
metropolitane e alle aree urbane con un alto livello di popolazione
esposta a rischio alluvione;
Viste le delibere CIPE del 10 agosto 2016, n. 26 e del 1° dicembre
2016, n. 56, che hanno destinato risorse FSC 2014-20, ai Patti per lo
sviluppo, stipulati dal Governo con le regioni e le citta'
metropolitane, per finanziare interventi di mitigazione del rischio
idrogeologico;
Vista la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n.
2007/2/CE, che istituisce un'infrastruttura per l'informazione
territoriale nella Comunita' europea (INSPIRE);
Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6 che per la tracciabilita' dei flussi finanziari a fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il CUP
ove obbligatorio ai sensi della sopracitata legge n. 3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice;
Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, recante
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio
sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»;
Viste le delibere di questo Comitato sulla obbligatorieta'
dell'attribuzione del codice unico di progetto (CUP);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15
settembre 2015, concernente il «Piano stralcio per le aree
metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione
esposta al rischio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15
febbraio 2019, recante l'istituzione della Struttura di missione
denominata «InvestItalia», di cui all'art. 1, comma 179, della legge
30 dicembre 2018, n. 145;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15
febbraio 2019, recante l'istituzione della Cabina strategia Italia,
di cui all'art. 40 del richiamato decreto-legge 28 settembre 2018, n.
109;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20
febbraio 2019 con il quale e' stato adottato il Piano nazionale per
la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela
della risorsa ambientale, il quale all'art. 2, comma 1, prevede tra
l'altro che ai fini di un tempestivo avvio ed elevazione di livello
di operativita', le competenti Amministrazioni predispongono e
sottopongono alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Cabina di
regia strategia Italia e al CIPE, un «Piano stralcio 2019, recante
elenchi settoriali di progetti e interventi infrastrutturali
immediatamente eseguibili gia' nel 2019, aventi carattere di urgenza
e indifferibilita', fino alla concorrenza di un ammontare complessivo
di tre miliardi di euro;
Considerato che il medesimo decreto, al successivo comma 2
dell'art. 2, consente la selezione degli interventi in deroga ai
criteri del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28
maggio 2015, prevedendo che gli stessi siano definiti, per liste
regionali, dai competenti Ministeri, mediante apposite conferenze di
servizi, sulla base dei fabbisogni e delle proposte delle regioni
interessate e delle province autonome, con il contributo e la
partecipazione dei commissari per l'emergenza, dei commissari
straordinari per il dissesto, e delle autorita' di bacino
distrettuale, fatte salve le diverse e piu' urgenti procedure e
modalita' previste dalla vigente normativa per le emergenze demandate
e gestite dal Dipartimento della protezione civile;
Vista la nota del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare n. 15767 del 2 luglio 2019 con la quale, ai
sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio
dei ministri 20 febbraio 2019, e' stato rappresentato un primo
fabbisogno urgente con relativa proposta di approvazione dell'elenco
degli interventi necessari, e connesso fabbisogno finanziario, per un
ammontare complessivo di 315.119.117,19 euro;
Considerati gli esiti positivi delle conferenze di servizi esperite
dal Ministero dell'ambiente ai sensi dell'art. 2 del citato decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2019, tramite
le quali si e' proceduto all'individuazione degli interventi;
Considerato che la suddetta proposta del Ministro dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare n. 15767 del 2 luglio 2019 e'
stata approvata dalla Cabina di regia strategia Italia nella seduta
dell'11 luglio 2019;
Considerato che con successiva delibera di questo Comitato si
provvedera' sulla proposta della provincia autonoma di Trento
nell'ambito delle risorse individuate nella tabella A allegata alla
presente delibera;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi dell'art. 3
della delibera 28 novembre 2018, n. 82, concernente il regolamento di
questo Comitato;
Vista la nota Prot. DIPE n. 4105 - P del 23 luglio 2019 predisposta
congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a
base della odierna seduta del Comitato;
Ritenuto pertanto di dover approvare la proposta presentata dal
Ministro dell'ambiente;
Delibera:
1. E' approvata la prima fase della pianificazione stralcio 2019,
proposta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare, concernente gli interventi infrastrutturali immediatamente
eseguibili gia' nel 2019 aventi carattere di urgenza ed
indifferibilita', per l'ammontare complessivo di 315.119.117,19 euro
ripartiti tra le regioni e la provincia autonoma di Bolzano secondo
la tabella A allegata alla presente delibera.
2. Con successiva delibera del Comitato si provvedera' sulla
proposta della provincia autonoma di Trento nell'ambito delle risorse
individuate nella tabella A allegata alla presente delibera.
3. L'elenco dei progetti di cui si compone la prima fase del «Piano
stralcio 2019» e' riportato nella tabella B allegata alla presente
delibera, di cui costituisce parte integrante.
4. La copertura finanziaria del Piano stralcio di cui al precedente
punto 1. e' assicurata nell'ambito delle risorse iscritte nell'anno
finanziario 2019, anche in conto residui, sui pertinenti capitoli di
bilancio dello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e
della tutela del territorio e del mare.
Allegato 1
Parte di provvedimento in formato grafico
Allegato 2