Sabotaggio di prodotti alimentari: come proteggere i siti di produzione, lavorazione e stoccaggio dei cibi. E' questo il titolo di un convegno che si terrà il 20 ottobre, alle ore 14.30 – presso il Palazzo della Cultura di Tecniche Nuove, Via Eritrea 21, Milano ”, promosso dalla rivista Sicurezza in collaborazione con Axis Communications.
Le alterazioni introdotte intenzionalmente nel processo produttivo dei cibi, col fine di contaminarli, oltre a causare danni fisici e psicologici nei consumatori, operano ricadute negative sull’immagine pubblica dell’azienda colpita. Il sabotaggio di prodotti alimentari, quindi, è un problema da contrastare con tutti i mezzi a disposizione degli operatori.
Sabotaggio di prodotti alimentari
In Italia, il primo atto di tampering di prodotti alimentari risale al 1988 e fu a danno di una partita di pompelmi presenti in alcuni supermercati romani, adulterati con blu di metilene.
Da allora, atti di sabotaggio di prodotti alimentari si sono susseguiti in tutto il mondo, con ripercussioni economiche di rilievo.
Ne consegue che la protezione di stabilimenti e magazzini da atti di sabotaggio di prodotti alimentari – anche nella pericolosa eventualità di attacchi terroristici non convenzionali – diventa un imperativo, una priorità a livello internazionale.
Da qui l’idea di un convegno ad hoc, rivolto a installatori, progettisti, responsabili della sicurezza all’interno di industrie e siti di stoccaggio dei cibi, manager e amministratori delegati di aziende che operano nell’ambito del food.