Sospensione delle attività: come evitarla? Dopo la cosiddetta "mini-riforma" del testo unico sulla sicurezza occorre conoscere nel dettaglio i risvolti della nuova disciplina per operare a norma di legge ed evitare (pesanti) sanzioni.
La riforma del testo unico
Si volta pagina: a tredici anni dall’entrata in vigore del testo unico del D.Lgs. n. 81/2008, il legislatore ha varato la cosiddetta “mini-riforma”. Le nuove misure in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono state ritenute dal governo straordinariamente necessarie e urgenti, a fronte di esigenze fiscali e finanziarie indifferibili, anche a seguito della recrudescenza del fenomeno infortunistico dovuta alla epidemia da Covid-19.
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Il provvedimento di sospensione
La "mini-riforma" ha coinvolto alcuni istituti fondamentali, tra cui spicca la sospensione dell’attività imprenditoriale. In particolare, questo provvedimento, dapprima inserito solo per i cantieri edili e poi esteso alla generalità delle imprese, ha progressivamente acquisto una natura fortemente sanzionatoria in forza delle interpolazioni legislative subite. In particolare, sono previste pene severe per chi non ottempera all’ordine di sospensione, nonché il versamento di somme per poter ottenere la revoca del provvedimento stesso.
L’approfondimento
Nell'esaustivo commento di Marina Zalin e Giulia Cera di B&P Avvocati, sono passati in rassegna:
- l'ambito di applicazione del provvedimento di sospensione;
- i presupposti per l'adozione;
- le nuove condizioni per la revoca;
- i termini per il ricorso amministrativo;
- l'analisi del quadro sanzionatorio;
- il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.
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