Sul sito del ministero dell'Ambiente sono stati pubblicati due documenti sul tema degli stabilimenti Rir (a rischio di incidenti rilevanti):
- "Valutazione sintetica dell’adeguatezza del programma di gestione dell’invecchiamento delle attrezzature negli stabilimenti Seveso";
- "Indirizzi per la sperimentazione dei piani di emergenza esterna degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 105/2015".
Il primo, come si legge nella prefazione, "è stato predisposto dal Gruppo di lavoro istituito nell’ambito del Coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale di cui all’art. 11 del decreto legislativo 26 Giugno 2015, n. 105. Il documento ha l’obiettivo di fornire uno strumento pratico per le commissioni ispettive di cui all’art. 27 che sono tenute a verificare che il gestore degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante abbia predisposto i piani di minitoraggio e controllo dei rischi legati all’invecchiamento, ai sensi dell’Allegato B al suddetto decreto, capitolo 3.4.4. Si tratta di una importante novità del D.lgs. 105, introdotta in attuazione della direttiva 2012/18/UE a fronte di impianti che, in Italia come nella maggior parte dei Paesi europei, hanno sempre più anni di servizio e poche possibilità di essere sostituiti nel breve periodo. Il metodo si basa su alcuni dati di sintesi che il gestore fornirà in merito ai fattori che accelerano o rallentano l’invecchiamento di attrezzature ed impianti. Il nucleo del metodo è un semplice sistema basato sull’attribuzione di penalità e compensazioni, che propone al gestore la scelta tra diverse misure di controllo da adottare in proporzione alla propensione all’invecchiamento risultante. Il metodo è applicabile sia agli stabilimenti di soglia superiore che di soglia inferiore e può essere utilizzato autonomamente dal gestore, in via preventiva prima delle ispezioni, coinvolgendo il responsabile della sicurezza e il responsabile della manutenzione degli impianti".
Il secondo "è stato predisposto dal Gruppo di lavoro, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, istituito nell’ambito del Coordinamento per l’uniforme applicazione sul territorio nazionale di cui all’art. 11 del decreto legislativo 26 Giugno 2015, n. 105.Il documento ha l’obiettivo di fornire un supporto operativo alle Prefetture e agli altri soggetti competenti, per lo svolgimento degli adempimenti riguardanti la sperimentazione del Piano di Emergenza Esterna, previsti dall’art. 21, comma 6, del suddetto decreto legislativo".
In allegato i testi di entrambi i documenti.