Webinar su preposto addestramento e Fit Test: guarda la registrazione completa

Nuovi ruoli e nuove responsabilità con le modifiche al D.Lgs. n. 81/2008 apportate dalla legge n. 215/2021

Webinar su preposto addestramento e Fit Test.

Obiettivo: mettere a fuoco i nuovi ruoli e le nuove responsabilità alla luce delle modifiche apportate al testo unico della sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008).

Intervengono:

Viviana Annoni, responsabile settore sicurezza di Tecnologie d'Impresa
Elia Santambrogio, responsabile del progetto Fit Test di Tecnologie d'Impresa

Conduce:

Massimo Cassani, direttore editoriale di Ambiente&Sicurezza.

Il webinar su preposto addestramento e Fit Test - organizzato da Ambiente&Sicurezza con la collaborazione contenutistica di Tecnologie di Impresa - è diviso in due parti complementari.

Nella prima parte sono analizzate e commentate le principali modifiche al D.Lgs. n. 81/2008 apportate dalla legge n. 215/2021 in particolare per quanto riguarda l'individuazione del preposto e l’addestramento dei lavoratori.

Nella seconda parte dell’incontro sono invece approfonditi i temi della scelta, dell’uso e delle prove di adattabilità e validazione dei Dpi (Fit Test).

 

 

Sul preposto

Una direttrice fondamentale dell'ultima modifica al testo unico della sicurezza riguarda la rimodulazione della disciplina sulla formazione obbligatoria, in particolare della figura del preposto, così da rafforzarne il ruolo prevenzionale.

Infatti, la legge n. 215/2021, nel modificare l’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008, ha inserito il nuovo comma 7-bis in base al quale per assicurare l'adeguatezza e la specificità della formazione nonché l'aggiornamento periodico dei preposti la loro formazione deve essere svolta «(…) interamente con modalità in presenza (…)».

 

Sull'addestramento

Un’altra modifica già immediatamente in vigore, introdotta anche quest’ultima in sede di conversione del D.L. n. 146/2021 da parte della legge n. 215/2021 tocca il versante dell’addestramento. Tuttavia, il legislatore in questo caso è intervenuto solo superficialmente, attraverso una rimodulazione del comma 5 dell’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008, senza apportare però quelle modifiche che erano pur necessarie per conferire all’attività addestrativa un maggior rigore.

Invece, il legislatore nel mantenere ferma la previgente previsione che l’addestramento deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro, da un lato riprendendo la ben nota definizione contenuta nell’art. 2 del D.Lgs. n. 81/2008 ha ulteriormente ribadito che «L'addestramento consiste nella prova pratica, nel caso dell'uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l'addestramento consiste, inoltre, nella esercitazione applicata nel caso delle procedure di lavoro in sicurezza».

Dall’altro, invece, ha previsto che gli interventi di addestramento effettuati dovranno essere tracciati attraverso un apposito registro anche informatizzato. La norma non aggiunge altro, dando così piena autonomia alle aziende.

(Lo stralcio è di un articolo di Mario Gallo, docente di Diritto e lavoro all'università di Cassino e del Lazio meridionale. L'articolo è stato pubblicato su Ambiente&Sicurezza ed è presente nella Banca Dati di Ambiente&Sicurezza)

 

 

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